Il 4° Congresso territoriale del SICET di Romagna, tenutosi oggi, venerdì 14 febbraio, a Cesena, ha riconfermato Luca Giacobbe alla guida del sindacato inquilini, affiancato in segreteria da Roberta Triossi e Monica Mariotti. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi delegati dalle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre al Segretario Generale CISL Romagna Francesco Marinelli e alla Segretaria Generale SICET CISL Emilia Romagna Eugenia Cella. Al centro del dibattito, la crisi abitativa che colpisce il territorio, con un focus sull’impennata dei canoni di locazione e sulle possibili soluzioni per fronteggiare l’emergenza.
Nel corso del suo intervento, Luca Giacobbe ha sottolineato come la crisi abitativa sia diventata una vera e propria emergenza sociale “La situazione è diventata insostenibile, le famiglie non riescono più a far fronte ai costi degli affitti, i lavoratori che arrivano da fuori non trovano alloggi a prezzi accessibili e gli studenti sono costretti a rinunciare a studiare nelle nostre città. Dobbiamo agire subito per invertire questa tendenza”.
Giacobbe ha poi evidenziato le difficoltà incontrate negli ultimi anni, aggravate dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio, e ha ribadito l’impegno del SICET nel tutelare i diritti degli inquilini e nel promuovere politiche abitative più eque e sostenibili. “Abbiamo assistito a scene di vera disperazione dopo l’alluvione”, ha raccontato Giacobbe. “Molti inquilini si sono trovati senza casa e senza aiuti concreti. Abbiamo fatto il possibile per assisterli, ma è evidente che serve un impegno maggiore da parte del Governo, delle istituzioni e dei proprietari”.
Nel corso del Congresso, è stata presentata un’analisi dettagliata dell’evoluzione dei canoni di locazione nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, elaborata dall’Osservatorio Cisl Romagna sulla base dei dati forniti da Idealista. I risultati evidenziano una crescita generalizzata dei prezzi degli affitti, con un impatto significativo sulle fasce più deboli della popolazione.
Ravenna: i canoni sono raddoppiati in dodici anni, passando da 9,01 €/m² nel 2012 a 20,95 €/m² nel 2024. L’aumento più marcato si è verificato a partire dal 2020, aggravando le difficoltà per lavoratori, pensionati e studenti universitari, i cui redditi non hanno seguito lo stesso ritmo di crescita.
Forlì-Cesena: la crescita è stata più contenuta, ma comunque rilevante, con un aumento da 8,97 €/m² a 11,03 €/m² nello stesso periodo. Sebbene gli affitti in questa provincia siano aumentati in modo meno drastico, il problema dell’accessibilità abitativa rimane rilevante.
Rimini: si registra il balzo più significativo, con un incremento da 11,48 €/m² a 25,64 €/m², trainato dalla forte domanda di affitti brevi e turistici. Il fenomeno degli affitti brevi ha ridotto l’offerta di alloggi disponibili per i residenti, portando a un aumento dei canoni e creando una distorsione del mercato immobiliare. Molti pensionati, che un tempo potevano permettersi un appartamento vicino al centro, stanno ora affrontando il rischio di dover lasciare la propria città per trasferirsi in zone meno costose.
“Questi dati sono allarmanti”, ha commentato Giacobbe. “L’aumento dei canoni di locazione sta mettendo a rischio la qualità della vita di migliaia di famiglie, lavoratori e studenti. È necessario intervenire con urgenza per calmierare i prezzi e garantire il diritto alla casa per tutti”.
Di fronte a questa situazione, il SICET ha avanzato una serie di proposte per arginare la crisi. Tra le richieste principali c’è la regolamentazione degli affitti brevi turistici, che se da un lato rappresentano un’opportunità economica, dall’altro hanno ridotto notevolmente l’offerta di alloggi destinati alla locazione a lungo termine, penalizzando i residenti. Il sindacato chiede anche un piano di investimenti per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, attraverso il recupero degli alloggi sfitti e la costruzione di nuove case popolari, così da offrire soluzioni abitative alle fasce più deboli della popolazione.
Un altro punto su cui il SICET insiste è il sostegno alle famiglie in difficoltà, attraverso misure concrete come contributi diretti, agevolazioni fiscali e politiche di prevenzione della morosità incolpevole, per evitare sfratti e situazioni di emergenza sociale. Il sindacato ha inoltre posto l’attenzione sulla necessità di contrastare l’evasione fiscale nel settore delle locazioni, promuovendo maggiore trasparenza nei contratti e rafforzando i controlli sugli affitti in nero, che spesso sottraggono risorse al sistema e rendono ancora più difficile una gestione equa del mercato abitativo.
Luca Giacobbe ha ribadito l’importanza di coinvolgere tutti gli attori interessati, dalle istituzioni alle associazioni di inquilini e proprietari, per ricercare soluzioni condivise che possano garantire alloggi dignitosi e a prezzi sostenibili. Ha sottolineato come la crisi abitativa non sia una questione di parte, ma una sfida collettiva che deve essere affrontata con misure strutturali e non solo con interventi emergenziali.
“Siamo profondamente preoccupati per l’impatto che questa crisi sta avendo sulla vita delle persone”, ha dichiarato Segretario Generale CISL Romagna Francesco Marinelli. “L’aumento dei costi degli affitti sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie, rendendo sempre più difficile trovare un alloggio adeguato e a prezzi accessibili. Per questo, chiediamo un piano organico e strutturale per la gestione dell’emergenza casa che affronti le cause profonde della crisi, non limitandosi a interventi tampone. È necessario agire su più fronti, a partire dalla regolamentazione degli affitti brevi turistici, che spesso sottraggono alloggi al mercato residenziale e contribuiscono all’aumento dei prezzi. Riteniamo inoltre fondamentale rilanciare l’edilizia residenziale pubblica (ERP), attraverso investimenti mirati per il recupero degli alloggi sfitti e la costruzione di nuove case popolari. È inaccettabile che ci siano alloggi pubblici inutilizzati mentre tante famiglie faticano a trovare un posto dove vivere.”
La CISL Romagna ha ribadito il proprio impegno a sostenere le battaglie per la casa e a promuovere un confronto costruttivo con istituzioni e operatori del settore, nella convinzione che solo attraverso un impegno comune si possano trovare soluzioni efficaci e sostenibili per garantire un futuro abitativo più giusto per tutti.
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