Nei contratti di locazione senza voltura delle utenze chi occupa l’appartamento e paga ha il diritto di esaminare le fatture dei fornitori di energia.
Un lettore ci domanda se l’inquilino può vedere le bollette intestate al proprietario. Vorrebbe esaminarle per verificare i suoi consumi e gli addebiti, ma non gli viene data questa possibilità. Ci spiega che le bollette arrivano per posta, in condominio, ma il portiere e l’amministratore non consegnano a lui le buste, e anzi gli negano espressamente di poterle prendere, per «motivi di privacy».
Premettiamo che nei contratti di locazione le utenze potrebbero rimanere intestate al locatore anziché passare al conduttore che fa le volture a proprio nome: questo è un accorgimento (in realtà poco efficace, come vedremo) che molti proprietari adottano per tutelarsi preventivamente da eventuali morosità dei loro inquilini.
Casa in affitto: a chi vanno intestate le utenze?
Quando un immobile ad uso abitativo viene dato in affitto, le utenze domestiche possono rimanere intestate al proprietario locatore oppure – come più correttamente dovrebbe avvenire, a meno che non si tratti di locazioni brevi – passare a nome dell’inquilino, mediante voltura (o, talvolta, subentro) dei contratti di fornitura acqua luce e gas.
In ogni caso il mantenimento delle utenze attive in capo al proprietario dell’immobile non incide sulla validità del contratto di locazione stipulato con gli inquilini (contratto che, ovviamente, dovrà essere registrato all’Agenzia delle Entrate).
Quando le utenze restano intestate al proprietario
Quando le utenze restano intestate a nome del locatore, l’obbligato al pagamento delle fatture periodiche è il proprietario, mentre nel secondo caso è l’inquilino che assume in proprio, nei confronti delle società fornitrici, tutti gli obblighi (ed anche i diritti) derivanti dai contratti di erogazione di acqua, energia elettrica e gas ad uso domestico.
Se il locatore rimane intestatario, le bollette pervengono a lui, ed egli – dopo averle ricevute – potrà chiedere al conduttore dell’immobile l’importo dovuto (a meno che il contratto di locazione non preveda l’assorbimento dei consumi nel canone stabilito in modo omnicomprensivo e senza specificazioni).
Diritti dell’inquilino sulle bollette intestate al locatore
L’inquilino, se i contratti sono rimasti intestati al proprietario (o anche ad un altro soggetto, come un precedente conduttore dell’immobile), ha il pieno diritto di ottenere la copia delle bollette, o quantomeno la possibilità di visionare ed esaminare gli originali, in modo da poter verificare se l’importo richiestogli dal proprietario per provvedere al pagamento (o per farsi rimborsare di quanto già da lui direttamente pagato) corrisponda effettivamente alla cifra addebitata.
Quindi il proprietario locatore dovrà, nel momento in cui gli chiede il pagamento, mettere a disposizione dell’inquilino questi dati: ad esempio mostrandogli, o dandogli una fotocopia, della bolletta o, se è in formato digitale, inviandogliela in formato pdf tramite e-mail o allegato ad un messaggio WhatsApp.
Certo, il conduttore non potrà – come nel caso prospettato nel quesito iniziale – pretendere di aprire la posta non ad egli intestata, e in tal senso il diniego oppostogli dalla portineria è legittimo (anzi, si verificherebbe un illecito se la corrispondenza venisse consegnata a persona diversa dal destinatario); dovrà, invece, rivolgersi al locatore per pretendere la visione delle fatture, che costituiscono documenti giustificativi di una spesa che viene posta a suo carico.
Le società fornitrici, invece, possono opporre il diniego di comunicazione dei dati relativi ai consumi fatturati a qualsiasi soggetto diverso dall’intestatario dei contratti di fornitura (salvi casi particolari, come gli eredi dell’intestatario defunto), e dunque nei loro confronti l’inquilino non vanta un diritto di esibizione delle bollette, neppure se ha la residenza nell’immobile ove le utenze sono allacciate e se il suo contratto di locazione risulta regolarmente registrato.
L’inquilino può volturare le utenze a proprio nome?
L’inquilino che ha stipulato un regolare contratto di locazione ad uso abitativo può in qualsiasi momento volturare le utenze idriche, elettriche e del gas a proprio nome, ed è consigliabile farlo per evitare problemi e contestazioni da parte del proprietario, o delle società fornitrici: infatti, in caso di bollette non pagate, se è vero che la morosità nei confronti delle società erogatrici ricade sul proprietario in quanto intestatario dei contratti, è altrettanto vero che se nessuno paga è proprio l’attuale inquilino a subire materialmente le conseguenze dell’eventuale sospensione o distacco delle forniture.
Il locatore può staccare le utenze all’inquilino moroso?
Il locatore non può chiedere di sua iniziativa la cessazione dei contratti di fornitura di acqua, luce e gas, con la conseguente chiusura dei contatori e delle erogazioni, in modo da “staccare le utenze” all’inquilino moroso, e così lasciarlo al buio, al freddo e senza acqua: tale comportamento integra gli estremi del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
L’inquilino può essere sfrattato per non aver pagato le bollette?
L’inquilino può essere sfrattato in caso di mancato pagamento delle bollette intestate al proprietario (se invece sono intestate direttamente a lui non sussiste alcun inadempimento nei confronti del locatore) se la morosità supera due mensilità di canone, e sempre che il contratto di affitto sia regolarmente registrato (altrimenti lo sfratto per morosità non è consentito) e preveda espressamente l’imputazione di questi oneri accessori a carico dell’inquilino.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link