Dopo il primo caso di suicidio assistito, in Lombardia, e soprattutto dopo l’approvazione della legge sul fine vita, tre giorni fa, l’11 febbraio 2025, da parte Consiglio regionale della Toscana, arriva un blocco. La coalizione del centrodestra del Consiglio regionale della Toscana ha presentato infatti un ricorso al Collegio di garanzia per verificare eventuali difformità della legge regionale rispetto allo statuto della Regione. Lo hanno annunciato i capigruppo di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Il Collegio di Garanzia ora ha 30 giorni per esprimersi, in questo lasso di tempo la legge non può essere promulgata.
Il comunicato
“Abbiamo presentato tutti insieme, così come avevamo fatto per la pregiudiziale di costituzionalità, un ricorso al Collegio di Garanzia del Consiglio regionale toscano inerente alla legge sul fine vita approvata mercoledì scorso. A questo punto il Collegio dovrà esprimersi sull’accoglimento del ricorso e successivamente verificherà se ci sia corrispondenza tra lo Statuto regionale e la legge. L’effetto immediato che l’iter di promulgazione della norma si blocca finché il Collegio non si esprime” hanno detto oggi in una conferenza stampa a Firenze i capigruppo di centrodestra nel Consiglio regionale toscano: Elena Meini della Lega, Vittorio Fantozzi di Fratelli d’Italia e Marco Stella di Forza Italia.
Le motivazioni: “Si rischia il turismo dellla morte”
“Abbiamo trovato un modo per bloccare il primo step della legge – ha spiegato Marco Stella (Fi) – perché siamo fermamente convinti che sia una materia di esclusiva competenza del Parlamento italiano. Era facoltà del Presidente del Consiglio regionale poter richiedere un parere preventivo del Collegio di Garanzia così come avevo chiesto in Aula, con il nostro ricorso, invece, il Collegio dovrà obbligatoriamente esprimersi. Noi basiamo il nostro ricorso prevalentemente sui primi cinque articoli dello Statuto regionale. Siamo convinti che il Collegio si esprimerà a nostro favore. Ormai lo dico da troppo tempo, se le cose rimanessero così in Toscana si rischia il ‘turismo della morte’ cioé alcune persone potrebbero venire nella nostra Regione non per visitarla, ma per morire” ha concluso.
“Non è una materia di competenza regionale”
“Per noi – ha detto invece Vittorio Fantozzi (FdI)- questa legge ha solo scopi elettorali e per questo il Pd ha voluto calcare la mano costringendo il Consiglio a discutere una materia che non di competenza regionale. La materia di spettanza statale, tocca al Parlamento discuterla nel modo più ampio e sereno perché tutto ciò che concerne la vita e la dignità della persona, che Fdi tutela, non può essere derubricato a merce elettorale“.
La replica: “E’ una legge che vogliono l’80% degli italiani”
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo (Pd), ha replicato con una nota: “Abbiamo seguito l’iter previsto dalla legge nel pieno rispetto del regolamento e dello statuto. Aspettiamo ora con serenità la decisione del Collegio di garanzia statutario e, pur avendo mantenuto sempre una posizione di equilibrio, come il mio ruolo imponeva, adesso che la legge approvata, e anche a larga maggioranza, mi permetterete di evidenziare come la richiesta da parte della destra di ricorrere al Collegio di garanzia sia strumentale e, come ammesso dallo stesso presidente del gruppo di Forza Italia Marco Stella, volta solo a ritardare l’entrata in vigore di una norma che vogliono l’80% degli italiani”.”Vorrei far notare inoltre come la Lega, che ora firma il ricorso dicendo che una Regione non possa decidere autonomamente, sia la stessa forza che porta avanti, a livello nazionale, una riforma dannosa come quella dell’Autonomia differenziata e abbia promosso una analoga legge sul fine vita nel Veneto, tramite il suo governatore Luca Zaia – ha aggiunto Mazzeo – Spiace vedere, ancora una volta, che su un tema cosi delicato e importante, l’unico interesse della destra sia evidentemente la strumentalizzazione politica anziché la dignità e la libertà delle persone”.
Magi: “Destra sadica e ottusa”
“Il ricorso presentato da Forza Italia, Lega e FdI in Consiglio regionale al collegio di garanzia statutaria contro la legge sul fine vita in Toscana è l’ennesima dimostrazione di quanto la destra sia distante dai bisogni dei cittadini, che in ogni modo hanno fatto sapere alla politica che serve una legge che regoli il fine vita” ha risposto in una nota il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
“L’errore che la destra italiana sta commettendo è pensare che sia una questione di colore politico o di credo religioso. Non è così e anche i loro elettori chiedono una legge di civiltà che eviti atroci sofferenze per situazioni irreversibili – aggiunge Magi -. Opporsi a tutto questo non è solo una questione di non cogliere un sentire comune della popolazione italiana, ma di vera e propria sadica e cinica ottusità. La nostra legge è depositata in parlamento: si calendarizzi e si voti. Fdi, Lega e Forza Italia aprano gli occhi e per una volta facciano una cosa buona per il Paese”.
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