Il cancelliere tedesco ha respinto “fermamente” le ingerenze nella campagna elettorale tedesca del vicepresidente Usa. Intervenuto ieri alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, Vance ha attaccato l’Ue dichiarando che “la più grande minaccia all’Europa oggi non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; è la minaccia dall’interno”. La risposta è arrivata anche da Parigi: “Nessuno può imporre il proprio modello all’Europa”
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha respinto “fermamente” le ingerenze nella campagna elettorale tedesca del vicepresidente Usa, JD Vance, che ha invitato gli altri partiti a collaborare con i nazionalisti di Afd. Intervenuto ieri alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, il vicepresidente statunitense ha poi attaccato l’Unione Europa dichiarando che “la più grande minaccia all’Europa oggi non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; è la minaccia dall’interno, l’allontanamento dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America”. JD Vance ha criticato la gestione dell’immigrazione e quella che, secondo lui, è “censura” sui social media.
Scholz: “Non accettiamo l’intervento di estranei”
Nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Scholz ha dichiarato che “non accetteremo che estranei intervengano nella nostra democrazia, nelle nostre elezioni, nella formazione democratica dell’opinione a favore di questo partito”. “Ciò non è appropriato, soprattutto tra amici e alleati, e noi lo respingiamo fermamente”, ha aggiunto il cancelliere tedesco, sottolineando che “siamo noi che decidiamo il futuro della nostra democrazia”.
Parigi: “Nessuno può imporre il proprio modello all’Europa”
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha difeso le politiche europee dopo il duro attacco di ieri di JD Vance. “Oggi a Monaco di Baviera, sto riaffermando 3 principi: 1. La libertà di parola è garantita in Europa. 2. Quando si è sicuri di sé, non ci si sente minacciati dalle critiche. 3. Nessuno è obbligato ad adottare il nostro modello, ma nessuno può imporci il proprio”, ha scritto su X il capo della diplomazia francese, impegnato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Tajani: “Europa forte non deve agitarsi per discorso di Vance”
Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affrontato la questione, dichiarando che Trump ha “un modo di comportarsi diverso, ma questo già si sapeva. Hanno fatto delle scelte di cambio di passo, cambio di linea, ora vedremo come si concretizzerà. Quindi c’è un cambiamento, però bisogna occuparsi, più che preoccuparsi. Agitarsi è un segno di grande debolezza, non è un segno di un’Europa che vuole essere forte se facciamo centomila riunioni preoccupati di quello che sta accadendo per un discorso. Capisco in Germania c’è la campagna elettorale, è ovvio che reagiscano. Per il resto vediamo quali saranno gli atti concreti, quali saranno le posizioni”. Durante un punto stampa alla Conferenza di Monaco, il ministro degli Esteri ha sottolineato anche che “oggi abbiamo due riunioni con Rubio, anche del Quintetto, quello che dice non mi pare così preoccupante. Un conto sono discorsi di principio, io preferisco giudicare gli affari concreti anche se posso non condividere delle frasi e dei giudizi. Bisogna essere determinati e occuparsi più che preoccuparsi. Se vuoi difendere i tuoi interessi, devi agire. Devi essere credibile. Per questo dobbiamo aumentare le spese della difesa”, ha detto Tajani. “Siamo alleati e dobbiamo anche noi farci rispettare”, e “lo scossone che dà Trump all’Europa” può “far dire all’Europa che noi abbiamo la schiena dritta e ci facciamo rispettare perché facciamo. Non sono tanto le dichiarazioni ma la dimostrazione di capacità, di efficienza”.
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Magi: “Orgogliosi che Ue opposta a modello Trump-Vance”
Anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, ha risposto alle accuse avanzate dal vicepresidente statunitense. “Nel suo discorso delirante alla conferenza di Monaco, il Vicepresidente USA Vance, anziché parlare della sicurezza europea, ha detto che è preoccupato dal fatto che l’Europa non condivida i valori degli Stati Uniti di Trump. In effetti è vero e ne dovremmo essere orgogliosi. L’Unione europea nasce dalle macerie lasciate dalla guerra dei nazionalisti, nasce per proteggere le minoranze, per tutelare i diritti, per promuovere la democrazia e la pace tra i popoli”, ha detto Magi ribadendo che è “l’esatto opposto di quella che è l’America di Donald Trump, che spaccia per libertà di parola il linguaggio di odio verso le diversità, per diritto inalienabile possedere un’arma attraverso cui poi vengono commesse le stragi nelle scuole, la difesa dei movimenti più estremisti che l’Europa aveva pensato di aver seppellito quasi un secolo fa”. Il segretario di Più Europa ha poi aggiunto che “sí, i valori europei sono il contrario di quelli di Trump e di Vance e dovremmo rivendicarlo con forza”.
Habeck: “Da Vance errore fondamentale”
Intervenendo nel corso della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha accusato JD Vance di aver “commesso un errore fondamentale” nel suo discorso di ieri. “Ha detto, cito a memoria, che ‘la volontà del popolo decide la democrazia’. Ma le democrazie liberali che abbiamo costruito – e che, tra l’altro, gli americani hanno contribuito a costruire nelle ultime decadi – sono basate su un sistema di regole, su un ordine costituzionale che limita il potere. E oggi, questo sistema è sotto attacco: dall’azione climatica alla guerra in Ucraina, fino alla crescita dei partiti populisti di destra nelle nostre democrazie liberali. Tutti questi fenomeni hanno un tratto comune: vogliono il potere illimitato. Ed è questa la vera storia dietro tutti i problemi che stiamo affrontando”. Habeck ha poi attaccato la crescita dei populismi di destra e il ritorno dell’isolazionismo economico, avvertendo che la risposta europea non deve essere “Germania First o Francia First”, ma un’Europa unita e capace di agire. “Non servono altri campanelli d’allarme, ma azione concreta”, ha insistito, riferendosi agli anni trascorsi dal primo mandato di Trump. “Dobbiamo dimostrare che le democrazie possono risolvere i loro problemi, far crescere l’economia e sviluppare le proprie tecnologie, senza dover sempre dipendere da Elon Musk”.
Medvedev: “Europa perdonerà le parole di Vance, è una persona coraggiosa”
L’Europa “perdonerà e inghiottirà, con disgusto il rimprovero del loro senior partner”, il vice presidente ameriicano JD Vance. A riferirlo è stato Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo che dall’inizio della guerra si fa portavoce delle istanze più oltranziste di Mosca. Vance è “una persona coraggiosa”, ha aggiunto in un post su VKontakte, anche se “come vice presidente manca ancora di esperienza”. “Non ha esitato a sgridare gli europei che hanno completamente perso la strada negli ultimii anni. La vostra democrazia è debole, le vostre elezioni non corrette e le vostre regole in violazione alla morale elementare sono inaccettabile. E non c’è libertà di pensiero. Se non fosse un padrone americano dovrebbe aspettarsi una risposta”, ha aggiunto. “Devo ammettere che Vance ha inaspettatamente acceso l’atmosfera. Tutti si aspettavano la solita minestra diplomatica verso l’Europa e sulla fine del conflitto in Ucraina da parte di Donald Trump”, ha sottolineato Medevedev.
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