Il progetto di Dario D’Ambrosi, partito nel 1992, “non è un saggio di recitazione a fine anno: è una cura psichiatrica fatta di esercizi. Salviamo vite umane”. La teatroterapia come motore di socializzazione ed evoluzione
Dario D’Ambrosi ha annunciato in un’intervista a La Stampa che porterà il metodo del Teatro Patologico alle Nazioni Unite (ONU) per chiedere che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) venga riconosciuto come cura psichiatrica. Quel progetto questa sera calcherà il palcoscenico del teatro Ariston, nel corso della terza serata del Festival di Sanremo 2025, con il suo fondatore, ragazzi autistici gravi, schizofrenici, affetti da disabilità intellettive. Reciteranno, canteranno, si racconteranno. Oltre le paillettes, il gossip, canzoni più che trascurabili e dimenticabili, sarà uno dei momenti più significativi di questa 75esima edizione della kermesse.
Stando ai dati sono più di 13 milioni le persone oggi in Italia che hanno una qualche forma di disabilità (circa il 22 per cento della popolazione), soltanto il 32 per cento di chi è in età lavorativa ha un impiego. Anormalità, disabilità, freak che si esibiscono sono storicamente associati ai fenomeni da baraccone. Dal circo Barnum a The Elephant Man di David Lynch. Spettacoli in voga soprattutto tra ‘800 e ‘900, decimati fino all’estinzione dal lascito della I Guerra Mondiale di mutilati e menomati dal conflitto che resero fuori luogo quegli spettacoli di riflessione e pornografia, voyeurismo e curiosità, come ha scritto Matteo Schianchi nel suo Storia della disabilità (Carocci Editore). Ma questa, quella del Teatro Patologico, è un’altra storia.
L’associazione è stata fondata nel 1992 da Dario D’Ambrosi, 66 anni, di Milano. “Si occupa di un lavoro unico ed universale – si legge sul sito ufficiale – quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici”. Dall’ottobre 2009 l’Associazione ha il suo teatro stabile in via Cassia a Roma. È qui che nasce la Prima Scuola Europea di Formazione Teatrale per persone con diverse abilità, “La magia del Teatro”.
L’associazione ha lanciato e organizzato decine di eventi, spettacoli da Medea a Pinocchio fino ad Upside Down e a Il trip di Don Chisciotte. Con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il MIUR nel 2016 ha aperto il Primo Corso Universitario al Mondo di “Teatro Integrato dell’Emozione”, rivolto a persone con disabilità fisica e psichica. L’obiettivo è sempre l’integrazione, partendo dallo scambio artistico per intraprendere un percorso sociale. Il metodo di D’Ambrosi ha ricevuto attenzioni alla New York University, all’Akron University di Cleveland e alla Hayward University di San Francisco.
“Noi salviamo vite umane. Aiutiamo tanti ragazzi a evitare il suicidio e sosteniamo le famiglie che vivono con persone disabili. Il nostro mezzo è la teatroterapia, che non consiste nel portare in scena 4 malati di mente e fargli fare un saggio di recitazione a fine anno: è una cura psichiatrica fatta di esercizi”, ha dichiarato D’Ambrosi in un’intervista a La Stampa. Ha assicurato di aver sperimentato e protocollato il metodo che presenterà all’Onu a giugno: per teatroterapia si intende una serie di attività di laboratori di teatro per educare alla socialità, all’empatia, alla percezione del mondo intorno e del proprio ruolo, al rapporto con sé stessi e a esprimere il proprio potenziale artistico e umano.
D’Ambrosi considera che gli individui coinvolti dal disagio psichico, tra malati e persone vicine, arrivano a due terzi del Paese più o meno. “Penso a Zanni, un personaggio della commedia dell’arte che nel suo paesino era considerato lo scemo del villaggio e quello era il suo ruolo, il suo posto nel mondo – ha aggiunto nell’intervista a Simonetta Sciandivasci – Se Zanni lo porti a Milano, a Torino, a Roma, per lui non c’è spazio, né tempo: la città si sbarazza di lui perché non sa come servirsene. I ritmi delle società avanzate non possono includere lo scemo del Paese”. Il fondatore si augura che Sanremo aiuti l’Associazione a farsi conoscere anche per trovare nuovi sostegni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link