Il video esclusivo svela cos’è la maxi struttura nella Villa dei Papi. E ci sono due grossi problemi – Il Caffe

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Nella Villa dei Papi dei Castelli Romani, tra Albano e Castel Gandolfo, continua la costruzione di una enorme struttura da 4mila metri quadri a forma di Piazza San Pietro e si parla già di 2 grossi problemi collegati alla sua apertura.

Quello che sta per essere ultimato nella Villa dei Papi di Castel Gandolfo è un vero e proprio Borgo agricolo, con tanto di serra, ampio quasi 4mila metri quadrati.

La sua forma ricorda volutamente gli edifici di Piazza San Pietro a Roma, con la prospiciente via della Conciliazione.

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L’opera è stata pensata in onore del Giubileo 2025 e dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì“.

L’intenzione iniziale era di inaugurare la struttura entro febbraio, ma visto lo stato dei lavori, c’è la possibilità che la data possa slittare.

Il video esclusivo della struttura quasi completata

L’enorme Borgo agricolo sorgerà al posto di una precedente vigna, quindi su area che presumiamo agricola, accanto al precedente eliporto della Villa stessa, a circa 150 metri in linea d’aria da piazza Pia, centro storico di Albano Laziale, e a due passi anche da Castel Gandolfo.

Dal seguente video, che è una esclusiva de Il Caffè, si può apprezzare la sua forma, come anche la sua vicinanza al Albano e Castel Gandolfo.

(Se non riesci a far partire il video: CLICCA QUI)

Si tratta del cuore pulsante del ‘Borgo Laudato Sì’, che verrà gestito dall’Associazione Laudato Sì Castelli Romani.

Dopo le varie indiscrezioni seguite ai tre articoli sulla nuova struttura da noi pubblicati, siamo riusciti ad avere qualche notizia in più sulla estesa struttura.

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Nella Villa dei Papi, quindi, non sorgerà un nuovo store commerciale in senso stretto, come era stato ventilato da più parti e come era stato da noi ricostruito, con l’aiuto di fonti istituzionali.


Leggi anche: Altro che Esselunga! Nella Villa dei Papi compare una mega struttura a forma di Piazza San Pietro


Dovrebbe invece sorgere un Borgo agricolo ‘sostenibile’ dedicato alla vendita di prodotti biologici che verranno realizzati, da quanto possiamo immaginare, all’interno di questa serra, ma non escludiamo nemmeno fuori di essa.

Dalla costruzione in atto si nota anche l’installazione di numerosi pannelli fotovoltaici, che probabilmente forniranno il fabbisogno energetico all’intera struttura.

Si è ventilata anche l’ipotesi (che al momento è solo una speranza) che l’apertura di questa nuova struttura possa comportare assunzione di personale.

Villa dei Papi, serra agricola da 4mila metri quadri

In ogni caso, il cuore del nuovo Borgo Laudato Sì è rappresentato proprio dalla serra, che è anche orientata (geograficamente parlando) verso il Vaticano. Serra che dovrebbe ospitare esclusivamente agricoltura biodinamica.

“Nella Città del Vaticano – spiega difatti sui propri profili social l’azienda di Bressanone che la sta costruendo – il 2025 segnerà la celebrazione dell’Anno Santo. Un giubileo speciale che si verifica solo ogni 25 anni, attirando a Roma pellegrini da tutto il mondo.  Quest’anno sarà ancora più magico, in quanto i giardini della residenza estiva del Papa saranno aperti ai visitatori.

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Tutti potranno dare un’occhiata dietro le quinte e avere una visione unica del centro per l’educazione ecologica e l’agricoltura sostenibile.

Nella nostra serra, i pellegrini non solo potranno godere della bellezza della natura, ma avranno anche l’opportunità di acquistare piante e prodotti freschi.

È un’esperienza che apre i cuori alle pratiche sostenibili e all’apprezzamento per il creato! Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti”.

Nella Villa dei Papi, tra Albano e Castel Gandolfo, una serra da 4mila metriquadri con tre problemi, particolare della strutturaNella Villa dei Papi, tra Albano e Castel Gandolfo, una serra da 4mila metriquadri con tre problemi, particolare della struttura
Nella Villa dei Papi, tra Albano e Castel Gandolfo, una serra da 4mila metri quadri con due grossi problemi (foto esclusiva Il Caffè)

La serra agricola e i problemi: il primo è l’acqua

Due grossi problemi però investono il nuovo Borgo Laudato Sì, ancora prima che venga inaugurato.

Prima di tutto i consumi idrici.

Una serra di quella portata, per funzionare, ha bisogno di una enorme quantità di acqua. E ai Castelli Romani il problema dell’acqua non può più essere negato da nessuno, nemmeno dal Vaticano, con tutto il rispetto del caso. Un problema idrico confermato da due prove inoppugnabili.

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La prima prova: piove sempre meno.

I dati pluviometrici dell’Aeronautica Militare dei due aeroporti di Ciampino e Pratica di mare attestano la diminuzione drastica delle piogge degli ultimi 25 anni. Piove sempre meno e in modo sempre più irregolare. Anche la stazione meteo regionale di Lanuvio, conferma lo stesso identico trend.

Seconda prova: la falda idrica è in sofferenza

La falda idrica dei Castelli Romani è in drammatica sofferenza, come attestato dai campi pozzi Acea di zona, che vengono scavati sempre più in profondità.

Un problema drammatico che risulta piuttosto evidente anche semplicemente guardando il livello delle acque dei due laghi Albano di Castel Gandolfo e Nemi, in calo che appare irreversibile.

E proprio dalle acque del lago Albano attingono in via diretta sia Acea (che rifornisce così acqua in 10 comuni dei Castelli) che il Vaticano, per innaffiare i grandi giardini che costituiscono il cuore verde della Villa dei Papi. La serra aumenterà tali consumi, già elevati?

Altro problema: la vendita dei prodotti agricoli  senza IVA

Il Vaticano conferma che nel Borgo agricolo si potranno comprare ortaggi, frutta e piante: questi prodotti sicuramente non saranno ivati, quindi risulteranno in pratica ‘scontati’ del 22% rispetto a quelli italiani a cui si applicano la tassa di Imposta sul Valore Aggiunto. Il vantaggio economico dei prodotti della nuova mega serra vaticana è evidente.

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Vi sarà almeno un tetto massimo ai prodotti che si potranno comprare (senza IVA) e portare in Italia?

È inutile negarlo. Ai Castelli Romani, ma non solo, il settore ‘bio’ costituisce una fetta di mercato sempre più ampia e la possibilità di acquisto di ortofrutticoli a prezzo più basso potrebbe creare uno squilibrio del mercato.

Ad esempio, tutti i sabati e le domeniche, proprio in piazza Pia, ad Albano, si svolge un noto mercato contadino.

Struttura nella Villa dei Papi: ci vuole trasparenza

L’iniziativa che sta sorgendo ai Castelli Romani, in territorio Vaticano, è senz’altro lodevole. Ma sarebbe il caso di affiancarla a una dovuta comunicazione. Altrimenti, si sa, le “voci” girano e si possono creare fraintendimenti.

Come ad esempio la voce che lì dentro stesse per nascere un ipermercato dell’Esselunga. Una voce che Il Caffè ha voluto a suo tempo approfondire e che non è stata confermata dalle società ed Enti coinvolti.



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