Donald Trump si è detto convinto che Vladimir Putin voglia “la pace” nella guerra con l’Ucraina. Il presidente Usa ha poi espresso l’auspicio che la Russia torni a fare parte del G7. “Sarebbe utile”, ha detto ai giornalisti nello Studio Ovale. L’Occidente deve inviare in Ucraina centomila militari come garanzia di sicurezza: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dalla rete televisiva My-Ukraine.
Le capita mai, presidente Donald Trump, di sentirsi imbarazzato per questo con Vladimir Putin? Donald Trump si è detto convinto che Vladimir Putin voglia “la pace” nella guerra con l’Ucraina. Il presidente Usa ha poi espresso l’auspicio che la Russia torni a fare parte del G7. “Sarebbe utile”, ha detto ai giornalisti nello Studio Ovale. L’Occidente deve inviare in Ucraina centomila militari come garanzia di sicurezza: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dalla rete televisiva My-Ukraine.”E quali sono le garanzie di sicurezza? NATO, armi, missili, armi nucleari… O la costruiremo come ho suggerito, o allora costruiremo la NATO in Ucraina. La NATO è qui allora. In questo caso, le armi sono a vostro carico, e il contingente è a carico degli europei e degli americani. Il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha dichiarato che si aspetta di raggiungere un accordo con l’Ucraina sulle sue terre rare per compensare Washington per i finanziamenti destinati alle armi che Kiev ha utilizzato per difendersi dall’invasione di Mosca. Rubio e il vicepresidente Vance incontreranno Zelensky oggi a margine del Consiglio di sicurezza di Monaco. “Speriamo di avere presto qualche novità in merito: la possibilità di collaborare con l’Ucraina – una joint venture o qualcosa del genere – per i loro diritti minerari, tutte le risorse naturali che hanno”, ha affermato il Segretario di Stato americano. “Parte di quel denaro tornerà per ripagare i contribuenti americani per i miliardi di dollari spesi li’”, ha aggiunto Rubio. “Parte verrà reinvestita in Ucraina per ricostruire tutta la distruzione che e’ accaduta li’” “Il conflitto in Ucraina, ci sono tanti spiragli. Speriamo si concretizzino. Si deve arrivare ad una pace solida, duratura e giusta. Che tenga conto di tutti gli attori in campo e dei principi del diritto internazionale. Non sembra si vada verso questa direzione? Questo è l’auspicio”. Lo dice il segretario di Stato Varicano, cardinale Pietro Parolin al termine della cerimonia per l’anniversario dei Patti Lateranensi nella sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede. Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull’Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi della Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri” e “gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto” al tavolo delle trattative, ha affermato Peskov in un’intervista alla televisione di Stato ripresa dall’agenzia Tass. L’Ucraina ha ammesso di detenere un terzo del territorio nella regione occidentale russa di Kursk che aveva inizialmente catturato durante un’offensiva scattata lo scorso agosto. “Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza sul territorio della Federazione Russa, lungo il confine con l’Ucraina, che detiene circa 500 chilometri quadrati”, ha scritto sui social media il comandante in capo dell’Ucraina Oleksandr Syrsky. In precedenza gli ucraini avevano rivendicato di controllare fino a 1.400 chilometri quadrati di territorio. “Gli incontri tra Ucraina e America sono la priorità per noi. E solo dopo questi incontri,dopo aver sviluppato un piano per fermare Putin, penso che sarà giusto parlare con i russi”, ha detto Zelensky durante una visita alla centrale nucleare di Khmelnytsky nell’Ucraina occidentale. Zelensky che questa settimana parteciperà con isuoi collaboratori ad una serie di incontri con funzionari dell’amministrazione Donald Trump, si è anche rammaricato che il presidente americano abbia parlato per primo con Putin. Zelensky ha anche affermato che gli europei devono avere un posto al “tavolo dei negoziati”, facendo eco a un appello simile di diversi leader dell’Ue. “Siamo parte dell’Europa e saremo sicuramente membri dell’Unione europea. Per noi è importante. Ci hanno aiutato molto”, ha dichiarato. L’Ucraina teme, come gli europei, di essere tenuta fuori dai futuri negoziati tra Vladimir Putin e Donald Trump, che si terranno nel prossimo futuro. Per tre anni gli Stati Uniti hanno rappresentato il principale sostegno militare e finanziario di Kiev di fronte all’invasione russa. “Ho avuto un’ottima telefonata con il segretario di Stato americano Mark Rubio sui modi per far progredire il partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti con reciproco vantaggio. Ho ringraziato Rubio per aver ribadito che gli Stati Uniti restano impegnati a sostenere l’Ucraina. Il raggiungimento di una pace globale, giusta e duratura è un nostro interesse comune”. Lo scrive il ministro degli Esteri dell’Ucriana, Andrii Sybiha, su X. Ministro Andrii, lei si vede come una specie di attore si successo disarmato e pronto a menar botte per onesti ideali. Solitario, coraggioso…
Giuseppe Basilico
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