Si diplomeranno venerdì 14 febbraio “sentinelle di civiltà e felicità” tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Moscufo.
Prima a lezione di felicità, empatia, disabilità e diritti con Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate e l’avvocato Mariangela Cilli, gli studenti si sono poi cimentati nella passeggiata empatica in carrozzina per le strade di Moscufo, scoprendosi impossibilitati a svolgere tante delle azioni quotidiane che normalmente affrontano senza difficoltà.
Il progetto è stato realizzato grazie alla volontà e sinergia di tutta l’amministrazione comunale, con l’interessamento fattivo del vicesindaco Enrico Di Pasquale sostenuto dal sindaco Pietro Di Pietro e dagli assessori Veronica Ferri, Benedetta Tranquilli e Cristian D’Aloisio.
«Come amministrazione, accogliere queste iniziative è un privilegio e un onore. È nostro compito sensibilizzare la cittadinanza a partire dai più piccoli, che saranno i cittadini del futuro, sulle concezioni errate di una società basata sulla differenziazione e sull’esclusione. L’obiettivo, insieme a Ferrante, che ringrazio fortemente e sentitamente, è stato quello di portare nella vita quotidiana quella sensazione di inclusività, di amore e rispetto per il prossimo, di gioia. Come primo cittadino, è stata un’emozione grandissima leggere negli occhi dei nostri studenti quel sentimento di partecipazione, sperando che sia la prima di tante manifestazioni di questo genere», dice il sindaco Di Pietro.
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«Ringrazio tutta l’amministrazione comunale, i tecnici comunali, la Bcc di Cappelle per aver offerto un contributo e il dirigente scolastico Tommaso D’Aloisio, per aver tutti contribuito nell’organizzazione e realizzazione di questo percorso pedagogico che da tempo volevo portare nella mia città», aggiunge il vicesindaco Di Pasquale, «per la prima volta a Moscufo, grazie alla nostra amministrazione, affrontiamo temi che finora non erano mai stati trattati, portando nelle scuole un progetto innovativo sulla disabilità e l’inclusione. Vogliamo sensibilizzare i più giovani sulle barriere architettoniche, sui comportamenti da correggere per evitare ostacoli temporanei, come l’occupazione abusiva dei parcheggi per disabili, e sull’importanza del rispetto delle diversità. Questo percorso ha fatto emergere anche un altro aspetto fondamentale: il peso delle parole. Un abbraccio, una parola gentile, un piccolo gesto possono fare la differenza, eppure spesso si ha difficoltà a esprimere ciò che si sente. Imparare a usare le parole in modo consapevole non solo aiuta gli altri, ma anche noi stessi. È un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto, perché crediamo che il cambiamento culturale debba partire proprio dai bambini e dai ragazzi, gli adulti di domani».
«Questa esperienza mi ha fatto riflettere molto soprattutto quando ho provato a salire sulla carrozzina e ho capito tutte le difficoltà che affrontano le persone con disabilita. Difficoltà che hanno per colpa nostra perché non rendiamo i luoghi accessibili a tutti. Questa è una discriminazione, una violazione dei diritti umani. Dobbiamo lottare, perché tutti gli ambienti siano accessibili e tutte le persone possano avere gli stessi diritti! Ho anche ben compreso il significato di alcune parole legate alla disabilità che non avevo idea che potessero essere tanto offensive. Adesso che ho capito sarò più attenta e aiuterò anche le persone che non ne conoscono il significato a non farlo!“ questo è quanto affermato con energia da Sofia della Classe 3 E e le fa eco la compagna Vittoria “Sono stati due giorni bellissimi, commoventi, mi hanno fatto pensare a com’è difficile essere bloccati su una carrozzina. Tutte le parole dette in aula si sono ben incise nel mio cuore, per poi essere trasmesse anche nella mia testa. L’unico modo per cambiare questo mondo siamo noi, perchè insieme, tutti uniti si può fare la differenza”. Grande soddisfazione anche con gli studenti di Moscufo, attenti e partecipativi. Siamo certi che il seme che abbiamo cercato di lasciare dentro di loro germoglierà», dice Ferrante che ringrazia per il costante sostegno la ortopedia Artes di Montesilvano per la fornitura delle carrozzine.
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