“Come impugnare i bandi per le concessioni balneari del Campidoglio”


Concessioni balneari immagine di repertorio

I nuovi bandi per le concessioni balneari degli stabilimenti di Ostia Lido potrebbero essere presto sommersi da una valanga di ricorsi. Almeno stando a quanto annuncia, offrendo la propria consulenza in materia, lo studio legale Tristano dando ampio spazio ai profili passibili di impugnazione e conseguente annullamento degli atti da parte degli interessati.

Gli avvocati affilano le armi e si propongono come consulenti per impugnare i bandi per le concessioni balneari

Le concessioni che dovranno essere messe a gara dal Campidoglio sono 46 e saranno suddivise in tra distinti lotti sulla base di bandi di gara caratterizzati da una serie di criteri innovativi tra cui il riconoscimento ai titolari di royalties e cioè percentuali di guadagno commisurate al fatturato delle singole strutture anche a beneficio di una più significativa valorizzazione delle risorse pubbliche rappresentate dalle porzioni di terreno demaniale oggetto delle relative concessioni.

Il piano di rilancio degli stabilimenti passa attraverso la messa in gara delle gestioni attraverso gare di evidenza pubblica. Non di tutte le 67 concessioni demaniali, però: dal progetto restano fuori lidi una volta iconici e oggi distrutti dall’incuria oppure ancora in mano all’amministrazione giudiziaria.

Tuttavia, diversi operatori hanno manifestato preoccupazioni in merito alle modalità di assegnazione, alla tutela degli investimenti pregressi e alla conformità delle procedure con il quadro normativo vigente, in particolare con la Direttiva Bolkestein che prevede la liberalizzazione dei servizi pubblici e le recenti sentenze della giustizia amministrativa.

I bandi e la tempistica delle procedure di gara

I bandi riguardano l’affidamento di concessioni demaniali marittime per finalità turistiche e ricreative sul litorale del Municipio X di Roma Capitale. Le concessioni sono suddivise in due lotti pubblicati e un terzo lotto di prossima pubblicazione:

  • Primo Lotto: 25 stabilimenti balneari (pubblicato il 14 febbraio 2024)
  • Secondo Lotto: 4 esercizi di ristorazione e 11 spiagge libere (pubblicato il 14 febbraio 2024)
  • Terzo Lotto: 6 beni confiscati e 9 strutture aggiuntive (bando non ancora pubblicato, con data di pubblicazione da definirsi)

Le concessioni del primo e del secondo lotto avranno una durata annuale, rinnovabile per altri due anni. Il termine per la presentazione delle offerte per questi lotti è stato fissato al prossimo 15 marzo alle ore 12.00, mentre le richieste di chiarimento devono essere inviate dagli interessati entro il 9 marzo 2025 alle ore 12.00.

Per quanto riguarda il terzo lotto, non essendo ancora stato pubblicato il relativo bando, le scadenze per la presentazione delle offerte saranno comunicate successivamente dalle autorità competenti.

Secondo gli specialisti i motivi di impugnazione potrebbero essere vari e attengono, sinteticamente, agli aspetti qui di seguito sintetizzati:

  1. Violazione del principio di tutela dell’affidamento: gli attuali concessionari potrebbero sostenere che i nuovi bandi non tengano adeguatamente conto degli investimenti effettuati nel tempo e delle aspettative legittime maturate.
  2. Discrezionalità amministrativa eccessiva: alcuni criteri di valutazione potrebbero essere considerati eccessivamente discrezionali o non oggettivamente misurabili, con il rischio di favorire alcuni operatori rispetto ad altri.
  3. Conflitto con il quadro normativo europeo: la Direttiva Bolkestein impone la liberalizzazione delle concessioni demaniali, ma l’applicazione concreta della normativa in Italia è stata oggetto di interpretazioni controverse e di recenti interventi giurisprudenziali che potrebbero mettere in discussione la validità dei bandi.
  4. Difetti di motivazione e trasparenza: se le ragioni alla base dei criteri di assegnazione non sono adeguatamente motivate, vi potrebbe essere spazio per un ricorso basato sulla carenza di istruttoria e trasparenza.

I rimedi attivabili

La legge prevede, tuttavia, diversi strumenti attraverso cui è possibile far valere e proprie ragioni attivando le seguenti procedure:

  • Istanza di accesso agli atti: per verificare la documentazione relativa ai bandi per individuare eventuali irregolarità.
  • Istanza di annullamento in autotutela: per richiedere alla stessa amministrazione di riesaminare la procedura e, se del caso, annullare il bando in presenza di vizi di legittimità o di opportunità.
  • Ricorso al TAR: per impugnare i bandi davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere la sospensione o l’annullamento della procedura.
  • Richiesta di misure cautelari: qualora vi siano i presupposti, si può richiedere la sospensione dell’assegnazione in attesa della decisione del TAR.

 Le nuove concessioni demaniali balneari di Ostia rappresentano un passaggio cruciale per il futuro del litorale, ma anche una sfida giuridica per gli operatori del settore che possono attivare una serie di misure processuali per tutelare i propri interessi.

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