Ast-Arvedi, Donatella Tesei: “Cinque anni di impegno e lavoro sul dossier delle Acciaierie”

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“Ha dell’incredibile l’uscita dell’assessore della Regione Umbria Francesco De Rebotti che, dopo non essersi mai occupato di Arvedi AST Acciai Speciali Terni, dichiara ai giornali che il governo regionale precedente sul tema si sarebbe reso protagonista di ‘3 anni di nulla’. Giova ricordare a De Rebotti che AST è uno di quei dossier che ho gestito personalmente giorno dopo giorno, a differenza della nuova presidente Proietti che ha già disertato due riunioni”.

È quanto afferma, in una nota il consigliere regionale della Lega Umbria, Donatella Tesei. “Ho ereditato una Ast che – continua -, in costanza delle gestioni regionali di sinistra, non ha visto investimenti se non marginali di pura manutenzione, in cui si parlava solo di riduzioni ed in cui la proprietà tedesca non credeva più da molto tempo, al punto di metterla sul mercato al miglior offerente, con il rischio che arrivasse un gruppo cinese o del sud est asiatico a chiudere o delocalizzare tutto, ed il caso Jindal dovrebbe dire qualcosa a De Rebotti”.

“Insieme al Governo di allora – aggiunge Tesei – e nonostante il covid, ho gestito la complessa fase della vendita di Ast, assicurata al porto sicuro dell’italiana Arvedi. Con Arvedi, cui basterebbe chiedere quanto abbiamo percorso insieme per informarsi, ho lavorato ed interloquito quotidianamente, in parallelo con il prezioso, fermo e responsabile lavoro delle forze sindacali e dei lavoratori di Ast. Con Arvedi e con il Governo ho discusso tre anni fa un ambizioso piano industriale e ambientale di investimento, rilancio, risanamento aziendale, decarbonizzazione e incremento dell’occupazione. Insieme ad Arvedi e al Governo ho negoziato un piano da 1 miliardo di investimenti, 700 milioni per parte privata e 300 milioni per parte pubblica, a sostegno integrale del piano industriale. Ho collaborato con due diversi Sindaci di Terni per risolvere, come anche questo previsto, il decennale tema della discarica”.

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“Con il Governo e con Arvedi – spiega Tesei – abbiamo approntato un accordo di programma, circolato anche tra gli attuali direttori e la mia giunta, che impegnasse i 120 milioni previsti dal governo italiano e i 200 milioni comunitari del fondo ‘hard to abate’, di cui con sorpresa e nell’ilarità generale i compagni di strada di De Rebotti conobbero l’esistenza da me, ed investisse 700 milioni di Arvedi di cui quasi 300 già spesi proprio nei miei anni di presidenza. Un accordo di programma, quello a cui abbiamo lavorato, che aveva come temi collaterali anche le infrastrutture locali, per cui avevamo già approntato finanziamento per la bretella Staino-Prisciano e le agevolazioni sul costo dell’energia su cui, grazie al lavoro di questi anni, se volesse la presidente Stefania Proietti potrebbe prendere subito misure concrete, come negoziare con Enel, deliberare la riserva di quota energia del 30 per cento a favore delle aziende umbre energivore dalla centrale di Galleto e deliberare subito l’inizio dell’iter di costituzione della società mista pubblico privata per gestire l’energia prodotta dalla cascata delle Marmore”.

“Invece – osserva Tesei -, più di due mesi di nulla, da parte del nuovo governo regionale cui ricordo che tutto quello che si è fatto nei precedenti 5 anni è stato in costanza di pandemia globale, guerra in Europa, ritorno dell’inflazione dopo 30 anni. Ora è il momento di finalizzare il lavoro svolto per 5 anni con la firma dell’accordo e il prosieguo di almeno 700 milioni di investimenti nella fabbrica, nel risanamento ambientale, nell’occupazione. Gli umbri hanno votato a sinistra ed ora tocca alla presidente Proietti raggiungere questi obiettivi perché urge evitare situazioni di inutile contrasto che rischiano di far precipitare AST in una crisi irreversibile con un danno incalcolabile per l’intera comunità regionale”.

“Chiedo alla presidente Proietti – conclude Tesei – di riprendere in mano la delega al dossier Ast in prima persona, con lo stesso impegno e la stessa determinazione che mi ha animato in questi anni. Preannuncio un’interrogazione per approfondire tutto quello che in questi più di 2 mesi la sinistra non ha fatto, almeno avranno l’occasione di studiare finalmente il dossier Ast”.



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