Acqua, alti consumi in Italia, finanza sostenibile e Pfas: le news

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Ogni italiano consuma 6.300 litri d’acqua al giorno, dato che colloca il nostro Paese al settimo posto fra i Paesi UE. Lo rilevano i dati dello studio condotto da Teha e presentato il 14 febbraio alla VI riunione della community Valore Acqua per l’Italia. La ricerca evidenzia come ogni italiano utilizzi, in media, 215 litri d’acqua per le necessità quotidiane (tra i Paesi UE solo Grecia, 324 litri, e Irlanda, 252 litri, fanno peggio). Ma è considerando i consumi diretti e indiretti per abitante che si ottiene l’impatto totale sulla risorsa idrica di ben 29 volte superiore, e cioè 6.300 litri d’acqua al giorno.

Foto di Andres Siimon su Unsplash.

Il Paese più virtuoso è il Regno Unito, dove ogni cittadino consuma quotidianamente 3.400 litri d’acqua al giorno, seguita dalla Germania con 3.900 litri e dalla Francia con 4.900 litri (1.400 in meno rispetto all’Italia). Tuttavia, se consideriamo l’impronta idrica annuale dell’Italia, che comprende tutti gli utilizzi dell’acqua, la situazione è ancora più critica: consumiamo in totale 130 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, il valore più alto in Europa. Seguono Germania (120 miliardi), Francia (110 miliardi) e Spagna (100 miliardi).

Gli strumenti di finanza sostenibile di Acea

Acea ha pubblicato il suo Green & blue financing framework, “a conferma dell’impegno della nell’utilizzo di strumenti di finanza sostenibile per l’attuazione dei propri investimenti”, a partire dal servizio idrico integrato. Si tratta del primo nel genere in Italia e tra i primi al mondo realizzato da emittenti corporate. Il documento aggiorna le attività di finanza sostenibile dell’operatore, già presenti nella precedente edizione e oggetto dei green bond emessi per 1,6 miliardi di euro. Tra le novità, il focus specifico sulle iniziative in ambito blue economy legate a progetti nel settore idrico.

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Acea ha così definito un elenco di categorie di progetti eleggibili per essere finanziati sulla base di precisi criteri ambientali e di sostenibilità. Per ciascuna attività è stato individuato un set di indicatori per monitorare i benefici associati alle singole iniziative. In particolare, le categorie di investimento sono: water supply; wastewater treatment & collection; circular economy; energy efficiency; renewable energy.

Ad ognuna di queste categorie sono associati specifici obiettivi ambientali anche in linea con gli SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Parte integrante del piano industriale Green diligent growth dell’operatore, declinato nel Piano di sostenibilità 2024-2028, prevede circa 5,5 miliardi di euro di investimenti per la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica, per l’economia circolare e la creazione di valore condiviso per cittadini e i territori.

Pfas, campagna di biomonitoraggio a Spinetta Marengo: i risultati

Dal biomonitoraggio effettuato su alcuni volontari residenti entro 500 metri dal polo chimico di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, per valutarne l’eventuale concentrazione di Pfas, sono emersi valori soglia di circa 11%. La percentuale sui prelievi effettuati tra novembre e dicembre (su 135 soggetti maggiorenni) è risultata inferire rispetto a quella registrati ad inizio 2024 (su 29 soggetti) quando era di circa il 20%, maggiori di 20 ng/ml. I risultati sono stati presentati pubblicamente, il 13 febbraio, all’Auditorium del Marengo Museum.

Dall’ultima campagna di analisi, emerge che circa l’83% delle persone riporta concentrazioni di Pfas per i quali sono stati definiti valori soglia (somma di Pfas storici di cui sono noti gli effetti sulla salute) compresa tra 2 e 20 ng/ml (microgrammi per litro): L’11% del campione ha una concentrazione di Pfas normati superiore alla soglia di 20 ng/ml, e il 5% hanno una concentrazione di Pfas normati inferiore alla soglia di 2 ng/ml. Per quanto riguarda i Pfas per cui non sono stati ancora definiti valori soglia, l’Adv ha un valore mediano riscontrato sui 135 partecipanti pari a 2,6 ng/ml, mentre il cC6O4 è stato riscontrato in 5 soggetti con un valore maggiore di 0.05 ng/ml (limite di quantificazione).

Leggi anche Pfas, Greenpeace: “Acqua contaminata nelle case degli italiani”

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