Le mappe del trasporto pubblico, soprattutto quelle della metropolitana, sono spesso autentiche opere di design, che vanno ben oltre la funzione di orientare chi ogni giorno si sposta nelle città. Trento, pur non avendo una metropolitana, dispone di una rete di trasporti pubblici articolata, con 26 linee e un servizio notturno a chiamata. Un lavoro realizzato da tre studenti del Dipartimento di Matematica ha riunito per la prima volta tutte le linee in un’unica rappresentazione chiara, moderna e di immediata lettura. Gli ideatori di questo progetto sono Leonardo Di Noia, Enea Menabue e Davide Santoni.
«Un lampo di genio comune». Così Enea, Davide e Leonardo raccontano l’intuizione che li ha portati a realizzare una mappa del trasporto pubblico urbano di Trento. Studenti del corso di laurea in Matematica, frequentatori abituali degli autobus e appassionati di mobilità, i tre giovani hanno individuato un tassello mancante nel sistema del trasporto pubblico locale. «Ci siamo accorti che a Trento non esisteva una mappa che riunisse in un’unica rappresentazione chiara e semplice tutte le linee di autobus presenti sul territorio» spiega Leonardo. Da qui l’idea: «Un po’ per gioco e un po’ per sfida, ci siamo chiesti: perché non provare a crearne una? Quanto ci vorrà?». La risposta arriva da Davide: «Ci vuole tanto!». Prima di arrivare alla versione definitiva, il trio ha realizzato infatti due versioni intermedie e il lavoro è durato circa un anno. Prosegue Davide: «Il primo passo è stato l’utilizzo di GeoGebra, un software per lo studio della geometria e dell’analisi matematica. Poi Leonardo ha disegnato una bozza a mano sul tablet, che è stata infine trasformata in una versione digitale con un software di grafica vettoriale, Inkscape».
Essenziale, intuitiva e visivamente accattivante, la mappa del trasporto pubblico realizzata dai tre studenti adotta un design ispirato ai modelli internazionali, che privilegia la chiarezza e la pulizia visiva rispetto alla precisione geografica. Ogni linea della rete è identificata da un colore distintivo, mentre elementi secondari, come il fiume Adige, i torrenti e le aree verdi, sono riprodotti in modo discreto per non distogliere l’attenzione dalle informazioni principali. Nonostante le semplificazioni, la forma della città è riconoscibile, così come la posizione delle diverse frazioni del capoluogo. «Nel disegnare la mappa abbiamo adottato due criteri di precisione spaziale», spiega Davide. «Nelle zone periferiche, dove le linee e le fermate sono meno numerose, abbiamo mantenuto una maggiore fedeltà alla geografia del luogo. In altri punti della città, come piazza Dante, la densità di linee e fermate è troppo elevata per permettere alla grafica di avere una corrispondenza con la realtà, quindi abbiamo deciso di adottare un approccio più schematico».
La mappa è stata progettata per semplificare l’esperienza di chiunque utilizzi il trasporto pubblico a Trento: dai cittadini agli studenti, fino ai turisti e ai visitatori occasionali. I principali punti di interesse sono facilmente riconoscibili grazie a icone dedicate – sedi universitarie e istituzionali, presidi sanitari, biblioteche, scuole, parcheggi – oppure attraverso stilizzazioni dei monumenti più iconici della città, realizzate da Enea. Il progetto, inoltre, presta particolare attenzione all’inclusività, perché segnala con precisione tutte le fermate abilitate all’accesso in sedia a rotelle e la posizione delle varie Residenze sanitario-assistenziali presenti sul territorio comunale. «In Italia sono poche le città che possiedono una metropolitana, ma tutte hanno un trasporto pubblico urbano basato su autobus e tram», sottolinea Enea. «Ma le linee degli autobus sono spesso complesse e mancano nel nostro paese esempi di mappe ben fatte e facili da usare». Un’ispirazione, però, i tre studenti l’hanno trovata all’estero. «Per il nostro progetto ci siamo ispirati alla mappa della metropolitana di Berlino, una città che conosciamo tutti abbastanza bene» spiega Davide. «È un modello chiaro e intuitivo, che integra in un unico strumento diversi mezzi di trasporto come metropolitana, autobus e treni di superficie».
Grazie al Consiglio studentesco, la mappa del trasporto pubblico realizzata dai tre matematici è arrivata all’attenzione dell’Ufficio Mobilità sostenibile del Comune di Trento, guidato dall’ingegnera Valentina Benoni. «Abbiamo molto apprezzato il lavoro degli studenti», spiega Benoni, «e abbiamo deciso di valorizzarlo all’interno di una mostra dedicata alla mobilità sostenibile che illustra, attraverso undici pannelli, le azioni messe in campo dal Comune in questi anni
Quali sviluppi futuri per un progetto nato dalla passione e dall’iniziativa di tre giovani studenti? La risposta non è semplice. A differenza di una mappa della metropolitana, quella del trasporto su gomma non può essere statica: il sistema cambia a seconda del giorno della settimana, del periodo dell’anno e persino dell’orario. «Le corse serali sono diverse da quelle diurne», spiega Leonardo. «Per rappresentare al meglio la rete e tutte le sue variabili, servirebbero almeno quattro mappe differenti».
Anche se il progetto dovesse fermarsi qui, per Enea, Davide e Leonardo è stato molto più di un esercizio grafico: un’esperienza di crescita, un vero e proprio viaggio. «Mi è piaciuto molto come abbiamo portato avanti il progetto», racconta Enea. «Fin dall’inizio sapevamo cosa volevamo realizzare e come farlo. Ogni passaggio è stato guidato dagli obiettivi che ci eravamo dati». Parole che rivelano un metodo di lavoro rigoroso. Sarà forse merito della matematica? La risposta, unanime, non lascia dubbi: «Sì, perché il metodo matematico ti insegna a impostare delle regole di partenza». Un approccio scientifico che ha saputo sconfinare con successo nella creatività.
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