Il 14 e 15 febbraio, a Roma, si terrà un incontro che potrebbe segnare un nuovo attore nel panorama politico italiano: il primo incontro della “Rete di Trieste“, un network di amministratori locali cristiani nato a margine della Settimana Sociale dei cattolici italiani dello scorso luglio. L’obiettivo di questa rete non è quello di fondare un nuovo partito, ma di promuovere un’azione politica che parta dai territori, che superi le divisioni ideologiche e che metta al centro la partecipazione, il dialogo e i bisogni reali delle persone. Il meeting romano vedrà la partecipazione di oltre 300 amministratori locali, tra cui sindaci, consiglieri e assessori, che si confronteranno su temi cruciali come il welfare, il disagio giovanile, lo spopolamento delle aree interne e le sfide ambientali.
Come spiegano i principali animatori della rete, Francesco Russo (consigliere della regione Friuli-Venezia Giulia) ed Elena Granata (Urbanista), l’intento è quello di promuovere un impegno politico che non si limiti alla mera battaglia elettorale, ma che cerchi di costruire una politica basata sulla solidarietà, sul confronto costruttivo e sul servizio alla comunità. “Non è solo questione di fare politica, ma di farla in modo diverso, ascoltando le persone, affrontando le difficoltà quotidiane e trovando soluzioni condivise”, affermano.
Il programma dell’incontro prevede numerosi interventi di figure di spicco del panorama politico, sociale ed ecclesiale, tra cui Marco Damilano, Paola Binetti, Paolo Ciani, Ernesto Maria Ruffini e molti altri. Ogni momento sarà un’opportunità per confrontarsi su come affrontare le sfide del presente e rilanciare una politica capace di rispondere alle necessità delle persone, senza scivolare nelle dinamiche di partito o nelle polemiche che caratterizzano la politica nazionale. Nata in modo spontaneo, quasi come una “sorpresa dello spirito”, la Rete conta oggi oltre 400 membri provenienti da tutta Italia e ha già avviato iniziative a Roma, Napoli, Milano e in altre città.
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