Una brutta, tragica e scandalosa storia, che ripropone la situazione dell’igienicità e dei controlli di mense e centri di cottura: c’è l’ipotesi intossicazione alimentare per individuare il perché della morte di un uomo di 88 anni e di una donna di 89 anni, entrambi ospiti della Rsa “Villa Desiderio” di Settignano, sulle colline intorno a Firenze. I fatti, come racconta questa mattina il quotidiano “La Nazione”, risalgono a lunedì 10 febbraio. Gli anziani, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero accusato dei malori poco dopo aver finito di mangiare il pasto della mensa.
Nella Rsa sono intervenuti i Nas dei carabinieri, il personale dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana Centro e i mezzi del 118 chiamati dagli operatori della struttura. Portati all’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, dove sono arrivati in condizioni gravissime, ai due ospiti della casa di riposo è stata diagnosticata una grave sindrome gastro intestinale che dopo qualche ora, malgrado i tentativi di cura, li ha condotti alla morte.
Oltre alle vittime, riporta “La Nazione”, altri due ospiti della Rsa di Settignano sono stati ricoverati in gravi condizioni nell’ospedale fiorentino di Careggi e altri ospiti avrebbero accusano malori, ma senza necessità di cure. L’intossicazione alimentare avrebbe coinvolto anche ospiti di altre tre case di riposo, sempre nel Fiorentino, tutte di proprietà del Gruppo Sereni Orizzonti, a cui appartiene anche la Rsa di Settignano. Una holding, quella proprietaria, che ha sede ad Udine e che gestisce 91 Rsa in Italia e Spagna accogliendo 6mila anziani.
Il pubblico ministero di turno ha disposto l’autopsia per i due anziani, mentre le indagini si allargano, ora sul caso indagano anche gli ispettori dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana Centro, chiamati probabilmente a verificare la situazione in tutte le mense della holding.
Il lotto di pasti che potrebbe aver causato l’intossicazione, stando a quanto spiegato a “La Nazione” dal Gruppo Sereni Orizzonti, sarebbe partito dal centro cottura della casa di riposo di Monsavano, a Pelago in provincia di Firenze. La cucina della struttura è stata momentaneamente chiusa per accertamenti, ha fatto sapere la proprietà, che a “La Nazione” ha assicurato che “la sicurezza dei nostri ospiti è ciò che più ci interessa”.
AGGIORNAMENTO
La Procura ha aperto un fascicolo di indagine e ha disposto l’autopsia sulle prime due vittime, mentre le indagini vertono sulle mense che servono le Rsa. Intanto, è salito a tre il numero degli anziani ospiti di case di riposo del Gruppo Sereni Orizzonti in provincia di Firenze morti con gravi sintomi gastro intestinali dovuti probabilmente a un’intossicazione alimentare. Un uomo di 88 anni e una donna di 89 anni, entrambi ospiti della Rsa “Villa Desiderio” di Settignano, sulle colline intorno di Firenze, sono deceduti all’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, dopo che si erano sentiti male lunedì scorso dopo aver consumato il pasto della mensa. Oggi è stato registrato il decesso di un’altra persona che era ospitata in una delle residenze del Gruppo Sereni Orizzonti: è morta all’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. Negli ospedali fiorentini sono state ricoverate altre cinque persone, ma le loro condizioni non desterebbero preoccupazione. In tutto sarebbero oltre 100 le persone che hanno accusato disturbi a seguito del pasto dell’altro giorno, senza però aver necessità di cure particolari.
Gli ispettori dell’ufficio d’Igiene dell’Asl Toscana Centro stanno svolgendo accertamenti sul centro cottura della Rsa Monsavano di Pelago, dove è stato preparato il pasto distribuito nelle residenze in cui si sono verificati i malori tra gli anziani, e stanno effettuando verifiche su campioni di cibo. Una delle mense che gestisce la holding udinese.
La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul caso e ha disposto l’esame autoptico per le prime due vittime. Sempre oggi si è diffusa la notizia della morte di un quarto anziano ospite di una delle strutture coinvolte nella vicenda, ma il decesso non sarebbe riferibile all’intossicazione alimentare.
La Asl fa sapere che da una prima analisi risultano 114 casi di gastroenterite (diarrea e vomito) su 173 ospiti di quattro Rsa di Firenze e provincia e le loro condizioni non desterebbero preoccupazione. L’esordio della sintomatologia è avvenuto nella serata di domenica 9 febbraio, con successivi ricoveri per circa otto ospiti nei presidi ospedalieri dell’area fiorentina, cinque dei quali sono stati già dimessi mentre tre sono deceduti.
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