L’Università di Pavia è spesso protagonista di articoli sulla stampa e servizi radiofonici e televisivi che ogni giorno sono disponibili nella rassegna stampa dell’Ateneo.
Ecco alcuni degli highlight che hanno vista coinvolta l’Università di Pavia nella rassegna stampa, radio e tv di questa settimana.
- «Corriere della Sera, Università» – 04/02/2025 L’uomo di scienza che sognava in grande
L’articolo ricorda Luigi Mangiagalli, ginecologo e chirurgo, fondatore del primo nucleo dell’Ateneo di Milano e visionario, costruì un grande progetto scientifico di sostegno alle donne in gravidanza. A quel tempo, le donne che hanno un minimo di disponibilità partoriscono in casa, in «ospedale» vanno solo le ragazze disperate, poverissime, quelle senza una famiglia che possa chiamare un’ostetrica o le «reiette», madri di figli illegittimi, vittime di violenza e le infezioni sono un flagello. Il suo ideale democratico di cultura nella società contemporanea è quello di ritenere che il livello di progresso e civiltà non si misuri dal numero dei geni, ma «dal livello medio intellettuale della comunità». L’Università degli studi di Milano è una sua creazione. Mangiagalli aveva lavorato negli atenei di Sassari, Catania e Pavia.
- «Il Pediatra», N. 1 – febbraio 2025 – 03/02/2025 Le allergie respiratorie
Due sono le forme più diffuse di allergie respiratorie: la rinite allergica (RA) e l’asma, di cui negli ultimi vent’anni è stato registrato un progressivo aumento di incidenza in età pediatrica. Le ragioni sono molteplici, ma un ruolo determinante è attribuibile all’aumento dell’esposizione a inquinanti e allergeni. L’articolo, in considerazione della vastità e complessità della tematica, si avvale del contributo di cinque esperti, tra i quali Amelia Licari, docente di Pediatria presso l’Università di Pavia.
- «Il Secolo XIX», ed. Genova – 05/02/2025 Croce-Salvago Raggi
Al centro del carteggio inedito tra la figlia del filosofo Benedetto Croce, Elena e la scrittrice genovese Camilla Salvago Raggi, si collocano temi di cultura e società; tra le questioni affrontate in più di 200 lettere, quelle della tutela del territorio e della lotta all’inquinamento.
Due vere e proprie attiviste, pioniere a difesa dell’ambiente, come testimoniato dal carteggio, oltre 200 lettere scambiate in 25 anni: gli originali delle missive di Elena Croce sono conservate nel Fondo Salvago Raggi del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, mentre quelle di Camilla sono alla Fondazione Croce di Napoli.
- «L’Indice dei libri del mese», N. 2 – febbraio 2025 – 04/02/2025 Un dibattito che prosegue
Giuliano Guzzone, docente a contratto di Storia della filosofia all’Università di Pavia, recensisce il volume di Riccardo Bellofiore “La passione della ragione. Scienza economica e teoria critica in Claudio Napoleoni”.
- «Corriere della Sera» 06/02/2025 «Mind, modello di innovazione da replicare nel resto d’Italia»
Igor De Biasio, ceo di Arexpo, società controllata da Mef, Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Fiera Milano, proprietaria dell’area, ricorda che i progetti si sviluppano anche a Pavia, Torino, Ancona e Bari. A dieci anni da Expo 2015, il progetto Mind (Milano Innovation District), realizzato nell’area che aveva ospitato l’evento nel capoluogo lombardo, non rappresenta solo uno dei maggiori casi di rigenerazione urbana italiani, bensì un modello di innovazione e sviluppo, tra i più importanti in Europa, replicabile su scala nazionale secondo De Biasio. A Pavia l’investimento è di quasi 80 milioni e persegue l’obiettivo di creare un ecosistema dedicato a microelettronica, food e medicale, che fa perno sull’Università cittadina e si collega ai tre ospedali IRCCS e al centro di ricerca CNAO.
- «Avvenire» 06/02/2025 suppl. Agorà Su Sky Arte I pazzi celebri raccontati da Carlo Lucarelli
Molti grandi della storia sono stati considerati eccentrici, pericolosi, pazzi; forse erano soltanto diversi o troppo moderni per il loro tempo. Da queste considerazioni prendono il via gli episodi intitolati: “La nave dei folli”, serie tv in onda il lunedì sera su Sky Arte con il sottotitolo “Oltre la ragione” condotta da Carlo Lucarelli. I protagonisti sono personaggi come l’imperatore Nerone, la scultrice Camille Claudel, il compositore Robert Schumann e la femminista Madeleine Pelletier (che in questi tre ultimi casi hanno conosciuto anche il manicomio). Attraverso ricostruzioni storiche, supportate da illustrazioni animate, viene esplorata la dimensione umana di uomini e donne che hanno incarnato una complessità che trascende le etichette. In passato, chi non si conformava alle rigide norme sociali rischiava di essere condannato all’esilio, fisico e simbolico: la pratica antica di relegare i «diversi» a bordo di navi senza approdo rifletteva il rifiuto della società a qualsiasi confronto. Ad arricchire l’indagine contribuiscono esperti e studiosi: lo psicoterapeuta Michele Mezzanotte, l’avvocata Cathy La Torre, lo storico della medicina Paolo Mazzarello, la psicologa Francesca Cavallini e lo psichiatra Gaspare Palmieri, intervistati in modo simbolico all’interno dell’abbandonato ex ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia.
- «Donna Moderna» 06/02/2025 N. 7 – 6 febbraio 2025 Impariamo l’italiano prima del latino
L’introduzione dello studio del latino alle scuole medie inferiori, più grammatica, la Bibbia e la mitologia. Questo è il cuore della riforma scolastica annunciata da Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del merito, che sta facendo discutere. Ecco cosa ne pensa Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e autore del recente saggio “Il mago delle parole”.
- «Il Giornale», ed. Nazionale – 07/02/2025 «La grammatica è un’arte e con le parole fa magie»
Intervista a Giuseppe Antonelli, docente di Storia della Lingua italiana presso l’Università di Pavia, autore del libro: “Il mago delle parole”, in cui lo studioso racconta la bellezza dell’italiano in un romanzo nel quale è protagonista un prof. incantatore che, un giorno, entra in una classe di adolescenti romani annoiati e li spiazza: «La grammatica è glamour: è una magia che ammalia, è l’arte di incantare con le parole».
- «Corriere della Sera – 7», N. 6 – 7 febbraio 2025 Ritornello o meglio ancora tormentone Quanti in arrivo da Sanremo?
Giuseppe Antonelli, linguista docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, fa un excursus a proposito dei termini “ritornello” e “tormentone”, ispirato anche dall’imminente appuntamento annuale col Festival della musica italiana di Sanremo. Sovente i ritornelli più insistenti e persistenti ritornano in mente, belli o brutti, anche se non lo si desidera. «È piuttosto comune», scriveva Edgar Allan Poe in un racconto del 1845, «che ci si senta disturbati dall’echeggiare nelle orecchie o più precisamente nella memoria del motivo di una canzonetta o di qualche brano d’opera abbastanza banale». È ciò che gli scienziati definiscono il baco dell’orecchio e che, almeno dagli anni Sessanta del secolo scorso, i giornalisti chiamano tormentone. Ne usciranno di nuovi dal prossimo Festival di Sanremo. Ritornello deriva da ritornare: come stornello da stornare, che originariamente aveva il significato di girare. Fin dal Medioevo, la parola indica una parte che ricorre – ritorna – invariata o quasi in una composizione poetica o musicale.
- «Corriere della Sera», ed. Milano – 8/02/2025 Scuole Palatine La borghesia tra i mercanti
L’articolo, rievocando gli studi di retorica, eloquenza, greco e diritto ai quali si dedicavano, intorno al 1769, i figli della nobiltà e dell’alta borghesia milanese, sottolinea come tale impegno fosse prodromico all’accesso all’Università di Pavia.
- «Io Donna», N. 6 – 8 febbraio 2025 “Ho fatto la Tac alla Dama del Pollaiolo”
Isabella Castiglioni, docente di Fisica applicata alla Medicina, Biologia, Ambiente e Beni Culturali all’Università di Milano Bicocca, ha coordinato il restauro del celebre dipinto, simbolo del Museo Poldi Pezzoli di Milano, con una tecnologia innovativa, che applica all’arte gli strumenti di diagnostica per immagini della Medicina. La professoressa è esperta «di tecniche fisiche applicate alle immagini che provengono da materia biologica, quindi sia corpo umano, sia manufatti naturali come i beni culturali: quadri, sculture con legno, colle, pigmenti,lacche». La sua ricerca di base è nel settore della diagnostica per immagini in Medicina; è anche imprenditrice: ha fondato DeepTrace Technologies, spin off dell’Università di Pavia.
- «Corriere della Sera – La Lettura», N. 6 – 9 febbraio 2025 Diseguaglianze e biologia: sempre peggio
Guido Bosticco, docente di Professioni dell’editoria all’Università di Pavia, prende spunto da quanto evidenziato da Manuela Monti, docente di Istologia ed Embriologia all’Università di Pavia e da Carlo Alberto Redi, biologo, già docente dell’Università di Pavia, accademico dei Lincei e Presidente del Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi. Insieme hanno firmato molti libri e moltissimi articoli, a cavallo fra scienze della vita e impegno civile. Dopo sette anni dalla prima edizione, hanno voluto aggiornare e integrare il loro volume: “Genomica sociale”, per testimoniare che le verità della scienza non sono mai definitive ed eterne, si evolvono sempre, costruendo nuova conoscenza a partire dalle proprie certezze. Semplificando, il concetto scientifico fondamentale espresso dal libro è molto chiaro, per quanto controintuitivo: l’ambiente esterno e tutti gli stimoli a cui siamo sottoposti, dall’alimentazione alle emozioni, all’accesso alle cure, ecc. hanno un impatto sui nostri processi biologici e causano modificazioni epigenetiche del Dna, alterandone l’espressione, che sarà trasmessa alla prole. La cosiddetta «eredità epigenetica transgenerazionale» è influenzata dalle condizioni socioeconomiche. Come sintetizzano gli autori: «il sociale si fa biologico», quindi si tratta di un problema politico, prima ancora che scientifico.
- «Corriere della Sera – La Lettura», N. 6 – 9 febbraio 2025 Le parole curano la democrazia
Il Planet Word Museum di Washington, il museo della parola, è nato nell’autunno del 2020 mentre veniva eletto Joe Biden. In questi quattro anni ha riscosso un particolare interesse da parte di turisti e visitatori italiani, si tratta di un museo al quale si può «parlare» in modo giocoso, che risponde usando tecnologia di riconoscimento vocale, sensori di movimento, tecniche di proiezione, suoni, animazione e design. Negli ultimi ventiquattro mesi ha avuto 160 mila visitatori all’anno. E’ l’unico museo sulle parole e la Lingua in America, a partire dal 2015 c’è stato un focus sulle parole stesse, le parole sono diventate la notizia, non semplicemente ciò che viene usato per raccontare la notizia. La Direttrice, Friedman, a fine febbraio farà un intervento da remoto al seminario di Adi (l’Associazione docenti e dirigenti italiani) a Bologna e ha scritto un intervento qualche anno fa per il progetto Multi, il Museo multimediale della lingua italiana dell’Università di Pavia. Il museo è gratuito, perché la Lingua appartiene a tutti.
- «Il Manifesto, Nazionale, Alias» – 09/02/2025 Fare e pubblicare poesia: ieri (Raboni, Frabotta), oggi (Rupi Kaur, Andrea Cati)
Si parla della poesia, letta e comprata da una manciata di pochi eletti ma praticata da milioni di persone (soltanto in Italia), spesso assottigliata dalla ricorsività di un linguaggio piano, di sensazione e da una metrica in dissolvenza se non nella scelta dell’accapo. La poesia è l’esercizio intellettuale più presente e al contempo meno incisivo, a livello politico, di questo primo quarto di secolo; la si trova ovunque: sui giornali, nel web e nei social media (la cosiddetta instant poetry ), sui muri delle città, in centinaia di premi e convegni. Un volume come “Editoria in versi Fare e pubblicare poesia”, Edizioni Santa Caterina, Pavia, che fa parte della collana “Libri di libri. Quaderni del Master di Editoria (quello attivato presso il Collegio Universitario Santa Caterina di Pavia) è proprio per il tentativo, ordinato, di fare il punto della situazione dal versante dello stampatore: il testo in questione cerca di dare una definizione dei libri di poesia, di come sono fatti e dei lavori che contengono.
- «Domani» – 10/02/2025 Se essere plusdotati è uno svantaggio L’Italia non sa valorizzare i suoi talenti
Nell’estate 2010 Piero Angela telefonò a Maria Assunta Zanetti, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Pavia, co-fondatrice del LabTalento (Laboratorio di ricerca e intervento sul talento e sulla plusdotazione) con il professor Eliano Pessa. Le chiese di poter visitare la “sua scuola”, avendo intuito l’importanza dell’iniziativa, che metteva in evidenza un aspetto difficile da cogliere: l’apparente vantaggio di chi possiede un elevato quoziente intellettivo che, se non adeguatamente accompagnato, può diventare fattore di isolamento, disagio e disaffezione alla scuola. Però non c’era alcuna scuola da visitare, la puntata di “Super Quark” sui plusdotati, anche detti gifted, ebbe grande impatto sul pubblico, tanti genitori e insegnanti riconobbero in quelle descrizioni i propri figli e alunni.
Quindici anni dopo, sebbene alcune scuole si siano attrezzate, non è stata fatta molta strada sul piano legislativo, nonostante il tema riguardi circa il 5% degli studenti le leggi mancano. Colpa anche della cronica instabilità politica del nostro Paese. La professoressa Zanetti spiega che qualche scuola si è formata e si è dotata di figure come il referente per l’inclusione degli studenti plusdotati, ma si tratta di casi isolati. Dopo che, nel 2019, era stato sollecitata l’adozione di un Piano didattico personalizzato (Pdp) per alunni certificati come plusdotati, qualcuno ha addirittura adottato le strategie di inclusione indicate per gli studenti Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento), come se si trattasse della stessa cosa. Il disagio riguarda anche i docenti che, sovente, vive da competitor la coesistenza con questi studenti, così alcuni di loro si disaffezionano alla scuola. Se non viene valorizzato, il talento si può perdere, perché il potenziale è dinamico. Parlare di questi temi non serve a promuovere la cultura del fenomeno, ma a offrire a questi ragazzi l’opportunità di esprimere le proprie capacità.
- «Il Piccolo di Trieste», ed. Trieste – 10/02/2025 Gli italiani del confine orientale e il contributo al Paese
Come tutte le grandi Storie, anche quella degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, non è riassumibile in poche battute, richiederebbe un denso elenco di riferimenti a persone e fatti. Per ricordare alcuni fra i protagonisti della vita civile e politica, basti citare: Tommaseo, Seismit-Doda, i fratelli Bandiera; nello sport: Andretti, Sirola, Pamich, Straulino e prima ancora i calciatori Volk e Loik. Nell’universo della cultura e dell’arte: Tartini, Ughi ed Endrigo; in quello del cinema e della moda Ida Valli e Ottavio Missoni. Traccia importante nel pensiero scientifico moderno è stata lasciata da figure di studiosi di importanza continentale come Ruggero Boscovich, nato a Ragusa, professore di Matematica all’Università di Pavia, membro della Royal Society, tra i fondatori dell’Osservatorio astronomico di Brera.
- Rai3 – Trasmissione: Geo (04/02/2025)
Un secolo di paesaggi italiani in pittura. La curatrice della mostra “Paesaggi”, Elisabetta Chiodini, afferma che la pianta di acacia, tipica del Nord America, viene coltivata all’Orto Botanico dell’Università di Pavia dalla metà degli anni 80 del ‘700 (minuto 03:32).
- Rai Radio2 – Trasmissione: GR2 (05/02/2025)
- RTL 102.5 – Trasmissione: News (05/02/2025)
- Canale5 – Trasmissione: TG5 (06/02/2025)
Piacenza, il caso della 13enne, Aurora, precipitata da un balcone lo scorso mese di ottobre: Giovanni Cecchetto, medico legale dell’Università di Pavia, nella relazione finale post autopsia, ha scritto che le lesioni sul corpo non sono compatibili con un gesto volontario, pertanto non si tratterebbe di un suicidio.
- Rai3 – Trasmissione: Splendida cornice (06/02/2025)
Ospite fisso della trasmissione Giuseppe Antonelli, docente di Storia della Lingua italiana presso l’Università di Pavia (interventi/inquadrature ai minuti 3:35, dal minuto 1:55:35 al 2:01:55 e al minuto 2:10:22.). Il professore, partendo dalla versione autarchica imposta durante il Ventennio di una parola – “guidoslitta”, “farsetto”, “scapoliera”, per citarne alcune – individua il corrispettivo straniero di uso comune: “bob”, “pullover”, “garconniere”.
- Rai Radio1 – Trasmissione: Radio anch’io (07/02/2025)
Il conflitto russo-ucraino: cosa sta succedendo, quale mediazione è possibile attuare per porre fine alla guerra e come saranno ridefiniti i confini dei due Stati.
Intervento di Gastone Breccia, storico militare, docente di Storia bizantina e di Storia militare antica presso il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia con sede a Cremona.
- Radio Onda d’Urto – Trasmissione: Analisi critica dei fatti economici della settimana (07/02/2025)
I principali argomenti affrontati da Andrea Fumagalli, docente di Economia politica presso l’Università di Pavia. Nel corso della puntata l’attenzione è incentrata sui seguenti temi: le politiche statunitensi e le ricadute internazionali dei dazi imposti da Donald Trump; l’intenzione del Tycoon di fare di Gaza la “riviera del Medio Oriente”: gli interessi non dichiarati riguardano il gas naturale presente nei territori palestinesi; le banche: il risiko in corso nel settore e le operazioni di compra-vendita tra Mps, Mediobanca, Bper e Banca Popolare di Sondrio.
- Radio Popolare Milano – Trasmissione: Considera l’armadillo (07/02/2025)
La figura di Charles Darwin. Ospite Paolo Mazzarello, docente di Storia della medicina all’Università di Pavia e Direttore di Kosmos, il Museo di Storia naturale dell’Ateneo di Pavia. Il prof. Mazzarello, oltre a parlare del suo libro “Il darwinista infedele. Lombroso e l’evoluzione”, si sofferma sul Darwin day che si celebrerà al Museo Kosmos il 12 febbraio prossimo.
- Radio Lombardia – Trasmissione: Vederci chiaro (08/02/2025)
Al Museo per la Storia dell’Università di Pavia, oggi pomeriggio alle 15:30, si terrà uno spettacolo per bambini.
- MilanoPaviaTv – Trasmissione: MilanoPavia news (07/02/2025)
Tasse universitarie, l’Università Statale di Milano risulta essere la più cara. Secondo le statistiche stilate sul costo delle tasse universitarie, Pavia si colloca al secondo posto tra quelle esaminate.
- TgCom24 – Trasmissione: Intelligenze artificiali (08/02/2025)
I dati e i miti che si celano dietro l’intelligenza artificiale. Le esagerazioni raccontate in tema di intelligenza artificiale. Il programma è condotto da Matteo Flora, docente a contratto di Corporate Reputation and Storytelling presso l’Università di Pavia, in collegamento Walter Quattrociocchi, docente di Informatica all’Università La Sapienza di Roma.
- TV2000 – Trasmissione: I santi (09/02/2025)
La storia della santa Gianna Beretta che, nel 1949, si laurea alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Pavia.
- TV2000 – Trasmissione: Soul (09/02/2025)
Ospite Giuseppe Antonelli, storico della Lingua italiana, docente all’Università di Pavia. Il professor Antonelli racconta la sua esperienza di avvicinamento allo studio della Lingua, come nel tempo siano mutate le sue passioni e si sia incanalato il suo impegno verso questa disciplina anche grazie all’incontro con il suo mentore, il professor Serianni, che seppe catturare il suo interesse verso la materia. Si sofferma anche su alcune considerazioni che implicano i modi più adeguati per sollecitare il coinvolgimento delle giovani menti e tratta, in parte, anche il contenuto del suo ultimo libro: “Il mago delle parole”.
- MilanoPaviaTv (08/02/2025)
L’Università Statale di Milano è l’ateneo con le tasse universitarie più alte d’Italia; in passato, per anni, Pavia aveva occupato il primo posto in questa classifica.
Tutti gli articoli e i servizi tv sono reperibili sulla rassegna stampa di Ateneo accessibile da parte del personale UniPv tramite le credenziali di Ateneo.
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