ANCONA – Il Consiglio regionale delle Marche ha celebrato in seduta aperta la ricorrenza che rende omaggio alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata dal confine orientale. Nella seduta è stato proiettato il cortometraggio dal titolo “Memento”, che mostra le immagini dell’esodo fino all’approdo nelle Marche, un video dei ragazzi e delle ragazze della classe terza G Turistico dell’Istituto di Istruzione Superiore Polo 3 di Fano, vincitori del Concorso ministeriale “10 Febbraio”, ricevuti ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che hanno rappresentato le Marche al Quirinale nell’importante appuntamento. Agli studenti, presenti in aula, l’apprezzamento e l’applauso di tutti i presenti.
Nella seduta l’intervento introduttivo del Presidente dell’Assemblea, Dino Latini, che ha parlato della tragedia delle foibe come di “una delle pagine più tragiche e dolorose della nostra storia”. “Abbiamo il dovere di ricordare e di trasmettere la memoria di queste tragedie – ha affermato – al fine di costruire una società migliore che si fondi sulla consapevolezza, sul dialogo e sulla comprensione reciproca”. “Il Giorno del Ricordo – ha concluso – è anche occasione per riaffermare i principi di pace, solidarietà e rispetto per i diritti umani”.
Le conclusioni della prima parte di seduta consiliare dedicata al Giorno del Ricordo, sono state affidate al presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli che ha parlato di una “memoria che va preservata, perché per troppo tempo ha conosciuto mistificazione e oblio”. “Solo dalla memoria può nascere un futuro migliore”, ha sottolineato il presidente che ha apprezzato la ricostruzione e il lavoro realizzato dagli studenti. Acquaroli ha parlato della necessità di una “memoria condivisa, patrimonio della nazione, lontana delle ideologie”. Per molto tempo la memoria di questi fatti è stata “minimizzata e negata e solo recentemente si è rotto il silenzio che aveva avvolto tanti volti e tante storie”. Invece, la “memoria delle vittime deve essere preservata”. Il presidente ha ribadito l’impegno comune perché racconto delle violenze alimenti una consapevolezza forte di libertà e giustizia” perché “tragedie e violenze non devono più ripetersi”. C’è stato un tempo in cui “le guerre sembravano un fatto lontano” mentre oggi i conflitti alle porte dell’Europa “richiamano a un impegno morale a respingere ogni violenza e sopruso” da “combattere con la democrazia, la pace, nel rispetto di ogni singola persona”.
Nel corso della seduta sono intervenuti i rappresentanti di varie istituzioni. “La scuola marchigiana – ha detto la professoressa Rita Forlini, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale – mostra il valore dei suoi progetti didattici favorendo percorsi di conoscenza fondati su una visione oggettiva della storia”.
Poi Franco Rismondo, presidente Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Comitato provinciale di Ancona, che ha ammonito: “alle parole devono seguire i fatti. Chi fa veramente qualcosa per tramandare la memoria storica sono le scuole – ha ricordato – e le scuole devono avere il giusto sostegno per proseguire in questa opera”.
Per Orazio Zanetti Monterubbianesi, presidente Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Marche sud, occorre puntare su dialogo e confronto: “il dialogo ha un valore sacro, rappresenta un fatto che plasma il nostro vivere e che necessita di imporsi in un tempo purtroppo rivolto alla violenza”.
Emanuele Piloni, coordinatore regionale per le Marche dell’Unione degli istriani, ha voluto ricordare la nascita della legge istitutiva del Giorno del Ricordo (n.92 del 30 marzo 2004) come un “capolavoro politico”. “Il lavoro di riappropriazione e consapevolezza di questa pagina storica è ben lontano dall’essere completato – ha affermato Piloni richiamando i recenti episodi di vilipendio a monumenti e targhe a foibe e esodo – per questo bisogna lottare ogni giorno per difendere la memoria dei nostri morti e della nostra storia”.
La seduta è stata arricchita dagli intermezzi musicali del Maestro violinista Marco Santini che si è esibito in alcuni brani tra cui “Io che amo solo te”di Sergio Endrigo, nel Và pensiero del Nabucco di Verdi e “Con te partirò”, portata al successo da Andrea Bocelli.
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