Annuario statistico Ssn, Emilia Romagna al primo posto nel 2023 per case di comunità

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Roma, 11 febbraio – Il ministero della Salute ha reso disponibile l’ultima edizione dell’Annuario statistico del Servizio sanitario nazionaleAnno 2023, realizzato dall’Ufficio di Statistica del ministero della Salute, preziosa e particolareggiata “fotografia” del nostro sistema di salute pubblica. La pubblicazione presenta infatti i  dati statistici sulle strutture della rete di offerta sanitaria e sui servizi connessi, sulle caratteristiche organizzative, sui fattori produttivi e i dati sull’attività di assistenza territoriale e ospedaliera e – dal 2022 – è arricchita da uno specifico focus sulla riforma dell’assistenza territoriale ex DM 77, che contiene importanti informazioni circa la distribuzione regionale della Case della comunità, delle Centrali operative territoriali e degli Ospedali di comunità.

Il primo dato che emerge è la crescita continua nel 2023 del numero di medici generici con anzianità di laurea nella fascia 0-6 anni, con un incremento percentuale del 35,8% rispetto al 2022 e con un aumento ancor più significativo considerando il biennio 2021-2023 (+154,6%).

Le strutture di ricovero pubbliche e private accreditate mostrano un trend lineare nel corso degli anni 2016-2023 e sono così ripartite:  996 strutture dedicate ad assistenza ospedaliera; 9.121 strutture che erogano assistenza specialistica ambulatoriale (+0.4 % rispetto al 2022);  11.306 strutture che erogano assistenza territoriale residenziale o semi-residenziale (+1,2% rispetto al 2022); 6.760 strutture che erogano altra assistenza territoriale; 1.203 istituti dedicati ad assistenza riabilitativa (+1,9% rispetto al 2022).

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Per quanto riguarda le strutture sanitarie territoriali, nel 2023 sono state censite 8.114 strutture residenziali, 3.192 strutture di tipo semi-residenziale, 6.760 strutture di altro tipo (come centri di salute mentale, consultori, stabilimenti idrotermali). Con riferimento alle strutture residenziali e semi-residenziali sono stati censiti 326.575 posti, pari a 554 per 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto al 2022. Di questi il 70,1% sono stati dedicati all’assistenza agli anziani, l’11,2% all’assistenza psichiatrica, il 16,8% all’assistenza ai disabili psichici e fisici, 1,1% ai pazienti terminali e 0.7% all’assistenza di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.

Sempre nel 2023 sono state rilevate 1.203 strutture riabilitative con 14.470 posti per l’attività di tipo residenziale e 13.239 per l’attività di tipo semi-residenziale. Nel complesso in Italia sono presenti 47 posti in strutture riabilitative ogni 100.000 abitanti.

Il Servizio sanitario nazionale dispone di 194.408 posti letto per degenza ordinaria, di cui il 21,1% nelle strutture private accreditate, 11.700 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,3%) e di 8.174 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (77,2 %).

A livello nazionale sono disponibili 3.6 posti letto ogni 1.000 abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 3,1 ogni 1.000 abitanti. Particolare interesse ha rivestito di recente l’area dell’emergenza: il 55,6 % degli ospedali pubblici risulta dotato nel 2023 di un dipartimento di emergenza e una quota sempre maggiore di strutture di ricovero pubbliche (69,5 %) è dotata di un centro di rianimazione.

Nel complesso, nel 2023 sono state effettuate nelle strutture pubbliche e private accreditate poco più di 48 milioni di giornate di degenza e un ammontare totale di ricoveri per acuti in regime ordinario di circa 5.443.848 giornate.

Dagli indicatori emerge un assestamento della degenza media (pari nei reparti pubblici a 7,6 giorni) e del tasso di utilizzo (pari al 79,9% valore medio nazionale), sia nei reparti per acuti che in quelli dedicati all’attività di riabilitazione e lungodegenza, osservando la stessa tendenza tra istituti pubblici e istituti privati accreditati.

Il già ricordato focus sulla riforma dell’assistenza territoriale riassume, sempre per l’anno 2023, la distribuzione regionale relativa alla numerosità di Case della comunità (CdcC), Centrali operative territoriali (CotT) e Ospedali di comunità (Odc). I dati, seppur non popolati da tutte le Regioni, sono affiancati a un confronto con gli stessi dati relativi all’anno 2024. I risultati di questo focus preliminare possono essere racchiusi nei seguenti highlights:

  • nell’anno 2023 tre Regioni hanno valorizzato la modalità Casa della comunità all’interno del quadro G del modello STS11 per un totale di 127 Case della Comunità. L’Emilia Romagna è la Regione con il numero più elevato di strutture (121 nel 2023 e 123 nel 2024);
  • le Centrali operative territoriali contano nel 2024 una numerosità pari a 590, non evidenziando particolari trend spaziali. In particolare, si segnala un aumento notevole nelle Regioni Veneto (+55), Lazio (+49) ed Emilia Romagna (+35) rispetto al 2023;
  • nel biennio 2023-2024 la numerosità assoluta degli Ospedali di comunità è più che raddoppiata, passando da 57 nel 2023 a 120 nel 2024 L’ampiezza degli Odc denota una certa disomogeneità regionale.



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