San Valentino a Bologna tra concerti, musical, laboratori e teatro. I modi per trascorrere in coppia una serata speciale sono tanti e ognuno può scegliere il suo. Qualche idea ve la diamo noi…
Love… amori, disastri e altre cazzate!
Il 14 febbraio allo SpazioLoft54 (via Calvart 54) “Love… amori, disastri e altre cazzate!”. Uno spettacolo che mescola tutti i generi e gli stili gettando uno sguardo tragicomico sulle situazioni tipiche della vita di coppia e della relazione tra i sessi interpretate da attori che cambiano continuamente ruolo. Un ventaglio di situazioni “amorose” recitate, cantate e suonate in una divertente successione di sketch sorseggiando un buon calice di vino. Durata dello spettacolo: 60 minuti. Evento a pagamento: 10 euro – prenotazione via Whatsapp 3715408578. Ore 20.00.
My foolish heart – San Valentino in jazz
Al Teatro Mazzacorati 1763 il 14 febbraio (ore 21.00) “My foolish heart – San Valentino in jazz”. Una serata indimenticabile, dedicata all’amore e alla musica, un’occasione per vivere un San Valentino diverso, tra musica, jazz, emozioni e la magia del Teatro Mazzacorati. Protagonisti sul palco saranno Francesco Milone al sax e Marco Bovi alla chitarra, due straordinari musicisti che, con il loro talento e la loro sintonia, daranno vita a un viaggio musicale unico e ricco di emozioni. Un repertorio raffinato, che spazia tra brani romantici e atmosfere coinvolgenti, perfetto per celebrare la festa degli innamorati.Ingresso gratuito con donazione facoltativa, prenotazione obbligatoria.
Miamio: il laboratorio sulle relazioni affettive e le differenze di genere
Relazioni affettive e differenze di genere: laboratorio con Valentina Greco, Daniela Micioni e Margherita Molinazzi (La Baracca – Testoni Ragazzi). Cosa ci fa sentire bene e cosa no nelle relazioni affettive, siano esse di amicizia o d’amore?
Sono sentimenti che riusciamo a esprimere o che ci teniamo dentro?
Ci sono cose che ci sembra di poter dire o non dire, fare o non fare solo perché “da maschi” o “da femmine”?
MiAmiO… partendo da queste domande vuole essere uno spazio aperto di espressione e riflessione sulle relazioni affettive.
Partendo da noi e dalle nostre esperienze -attraverso giochi teatrali, letture, esercizi pratici- proveremo a immedesimarci le une negli altri e viceversa per vedere cosa si prova a smettere i nostri panni e a vestire quelli di qualcun’altra/o e ragionare insieme sugli stereotipi di genere, il possesso, l’ascolto reciproco.
Brillantina a San Valentino
Il 14 febbraio (e poi si va avanti fino al 16 febbraio 2025) il musical Grease della Compagnia della Rancia al Teatro Celebrazioni di Bologna. Con 2.000.000 spettatori dal suo primo debutto e una collezione di “tutto esaurito”, Grease si conferma il musical più amato di sempre. Lo spettacolo di Jim Jacobs e Warren Casey è una festa travolgente che ha dato il via alla musical-mania, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”, e la versione firmata Compagnia della Rancia ogni stagione si rinnova, divenendo sempre più attuale e apprezzata anche dalle nuove generazioni che si immedesimano in una storia d’amore e di amicizia senza tempo.In scena un affiatatissimo gruppo di 18 giovani e talentuosi performer che danno nuova luce a personaggi diventati vere e proprie icone generazionali: Sandy, Danny, Pink Ladies, T-Birds, gli studenti della Rydell High School e un particolarissimo angelo rock.Il musical ha debuttato a Broadway nel 1971 e nel 1978 ha seguito la versione cinematografica campione di incassi, che consacrò John Travolta e Olivia Newton-John nei ruoli dei due protagonisti. E ancora, dopo più di cinquant’anni, l’energia elettrizzante di Grease continua a vivere sui palchi di tutto il mondo.
Giulietta e Romeo
Bisogna andare a Imola a San Valentino per vedere il balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare.
Torna in scena (al Teatro Ebe Stignani) Giulietta e Romeo, un classico firmato dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. Opera che debuttò al Carlo Felice di Genova nel 1989 per il Balletto di Toscana e ripresa dal Balletto di Roma nel 2002. Portata in scena negli ultimi vent’anni, “Giulietta e Romeo” oggi viene riallestita per festeggiare questo anniversario, confermandosi nel tempo uno dei titoli di maggior successo del repertorio della compagnia romana con un record di recite effettuate e pubblico al botteghino. Con 350 recite e 200.000 spettatori è oggi lo spettacolo di danza italiano più applaudito di sempre. La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare diventa, nella versione monteverdiana, un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito mantiene il ricordo di un conflitto mondiale che ha azzerato morale e sentimento, e – risuonando quanto mai attuale – annuncia, oltre le macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta. Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista e autonoma nell’introspezione dei personaggi, l’opera di Fabrizio Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, così vicino al suo stesso impeto coreografico. Ne nasce una narrazione essenziale ma appassionata, lirica e crudele, che come il cerchio della vita continuamente risorge dal proprio finale all’alba di un nuovo sentimento d’amore. Un’audace manipolazione dell’opera originale che insiste sui sentimenti e sulle idee universali che ancora oggi fanno breccia nei lettori di Shakespeare e che risuonano ancora più forti nella loro traduzione in danza attraverso lo stile energico e travolgente del coreografo Fabrizio Monteverde.
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