Bufera sul Rendiconto, atti finiscono in Procura

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Ancora nubi all’orizzonte sul panorama politico di Valguarnera. Il consigliere PD Giuseppe Speranza solleva dubbi dell’esame in aula del rendiconto di gestione 2023, avvenuto lo scorso 16 gennaio, invitando la segretaria generale Maria Cristina Pecoraro ad inviare gli atti alla Procura della Repubblica di Enna.

La nota della segretaria generale

Adempimento già avvenuto nei giorni scorsi. Questa la comunicazione di Pecoraro inviata al presidente del consiglio Scozzarella e ai consiglieri comunali “Come richiesto dal consigliere PD Giuseppe
Speranza, il verbale relativo all’approvazione del rendiconto di gestione 2023, è stato inviato alla Procura della Repubblica di Enna. La presente segnalazione- scrive Pecoraro- è stata effettuata a seguito di gravi accuse di falso proferite da Speranza, nei confronti dell’operato del collegio dei revisori dei conti e degli uffici comunali”.

Le accuse di Speranza

Cos’è successo durante la seduta. Oltre che di rendiconto gestionale si sarebbe dovuto parlare pure
di ripiano del disavanzo, senza che quest’ultimo documento venisse poi esitato. Speranza nel corso del suo intervento, riportato a verbale, ha rilevato che il collegio dei revisori ha ricevuto la proposta elaborata
dall’Ente in data 27 dicembre 2024 con protocollo 18129, mentre ha espresso parere con verbale n.26 del 24 dicembre, ovverossia 3 giorni prima del ricevimento. Denuncia pure che detto verbale non risulta
firmato in forma digitale. “E’ evidente -dichiara- che si tratta di un falso, in quanto il collegio non poteva esaminare una proposta trasmessa in data successiva alla riunione. Afferma pure che il protocollo risulta
volutamente alterato e che ciò costituisce un fatto grave, un reato”.

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La relazione

A riprova di ciò il consigliere ha esibito una fotocopia con il presunto protocollo alterato che certifica- a suo dire- la credibilità che hanno amministratori e funzionari. La risposta della dottoressa Pecoraro, nella
qualità di garante della trasparenza, non si fa attendere e presenta una dettagliata relazione istruttoria sui fatti, inviata alla Procura ed all’attenzione del presidente del consiglio e dei consiglieri tutti, rilevando
che “la discordanza tra le date di ricezione della proposta di deliberazione del consiglio (27/12)2024) e del verbale delle operazioni (24/12/2024) è solo apparente, come era stato già stato oggetto di chiarimento da parte dell’organo di revisione che ha espresso il parere favorevole, firmato digitalmente con verbale del 27/ 12 e acquisito al protocollo il 30/12.

Il Collegio dei revisori

A fare chiarezza sull’accaduto è anche il collegio dei revisori con nota del 13 gennaio che precisa che l’attività di competenza è stata svolta in data 24 dicembre sulla base della documentazione trasmessa dagli uffici finanziari, non corredata però per errore di invio, dei prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile da parte degli uffici finanziari. Pareri che venivano comunque inoltrati in data 27 a mezzo pec. Il collegio sottolinea inoltre, che sul verbale risultano due date diverse per evidenziare il collegamento tra le operazioni di verifica effettuate il 24 e la data di sottoscrizione del verbale avvenuta il 27 dicembre. Il collegio evidenzia pure che il verbale è stato regolarmente firmato digitalmente dai tre componenti. Per quanto riguarda invece la presunta alterazione del protocollo la segretaria generale Pecoraro la giustifica così: “che si è trattato di una sovrapposizione, determinata dal fatto che il responsabile del settore finanziario nel trasmettere al presidente del consiglio la proposta del ripiano del disavanzo, ha riutilizzato lo stesso protocollo il 18129, uguale a quello utilizzato per l’invio al collegio dei revisori,sottol ineando però che si trattava di documentazione distinte e separate, senza quindi alcuna alterazione degli stessi”. Se si tratta di semplice errore o malinteso o di falso come sostenuto da Speranza, sarà adesso la
Procura della Repubblica ad occuparsene, certo è che il consiglio comunale di Valguarnera è diventato veramente ingovernabile.



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