La Camera di Commercio di Venezia e Rovigo ha pubblicato la consueta analisi dedicata all’economia dei due territori, con riferimento all’andamento degli ultimi 3 mesi dell’anno. Al 31 dicembre 2024, le province di Venezia e di Rovigo contano complessivamente 118.307 localizzazioni attive, di cui 88.840 sedi di impresa e 29.467 unità locali.
Su base annuale si segnala una lieve flessione, -0,2%, con 283 localizzazioni attive in meno rispetto al 4° trimestre del 2023 (+0,2% per Venezia, -1,5% per Rovigo), influenzata da una contrazione delle sedi d’impresa dello 0,8% (-708 unità), non compensata dall’aumento delle unità locali dell’1,5% (+425 unità). Rispetto al trimestre precedente, si osserva una contrazione dello 0,4%, corrispondente a – 528 unità.
Tra le sedi di impresa prosegue la contrazione delle società di persone (-2,8%) e delle imprese individuali (-1,8%), mentre le società di capitali crescono del 3,5% nel confronto annuale (+3,5% per Venezia e +3,3% per Rovigo). All’interno di questa categoria le SRL (in cui sono confluite anche le SRL unipersonali) registrano un aumento tendenziale di 520 unità (+2,9%), le SRLS di 236 unità (+6,8%) e le SPA (in cui sono confluite anche le SPA unipersonali) diminuiscono di 1unità (-0,3%).
Con riferimento alla dimensione, le microimprese (imprese che hanno tra 0 e 9 addetti), che costituiscono il 92,9% delle sedi d’impresa attive, sono in diminuzione dell’1% (-0,5% per Venezia e -2,3% per Rovigo), mentre si segnala gli incrementi dell’1,6% per le imprese tra 10 e 49 addetti, del 4% per le imprese tra 50 e 99 addetti e del 3% delle imprese con più di 100 addetti (+2,7% per Venezia e +4,2% per Rovigo). A tal proposito si segnala l’aumento dell’1,1% degli addetti alle localizzazioni1 presenti nei due territori (+1,4% per Venezia e stabile per Rovigo), che si traduce in un incremento di 4.422 occupati in valori assoluti.
Le imprese nella città metropolitana di Venezia
Nel Veneziano si contano, alla fine del mese di dicembre 2024, 90.641 localizzazioni di impresa attive, dato in lieve crescita dello 0,2% rispetto al 2023 (+147 unità), con +1,7% di unità locali e -0,4% per quanto riguarda le sedi di impresa. Posando lo sguardo sui principali settori di attività, nel confronto su base annuale sono positivi i dati per i comparti delle attività di alloggio e ristorazione, che crescono del 2% (+232 unità) e delle attività immobiliari che registrano un incremento tendenziale del 2% delle localizzazioni attive (+110 unità).
Aumentano di 99 unità (+2,6%) gli insediamenti nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche. Le imprese operanti nel noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese crescono del 2,3%, corrispondente a +80 unità. A seguire, gli incrementi tendenziali in termini assoluti riguardano
anche i seguenti settori: costruzioni (+0,4%), altre attività di servizi (+1,2%), sanità e assistenza sociale (+4,8%), trasporto e magazzinaggio (+0,7%), attività finanziarie e assicurative (+0,7%), istruzione (+3,2%) e attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,2%). In rosso rispetto all’annualità 2023, invece, i settori del commercio (-1,5%, corrispondente ad una perdita di 357 unità), dell’agricoltura (-2,7%, -195 unità) e dell’industria (-0,7%, -59 unità). Rispetto al 31 dicembre 2023, le sedi di impresa diminuiscono complessivamente dello 0,4%, ma aumentano del 3,5% le società di capitali e del 2,7% quelle con più di 100 addetti.
Tra le sedi di impresa, le aziende a conduzione straniera contano 369 localizzazioni attive in più (+4%) e ben 3.080 se si allarga il confronto con il 2014 (+47,9%), e risultano operanti principalmente nei settori delle costruzioni (28,7%), del commercio (26,6%) e dell’alloggio e ristorazione (17,1%). Le imprese femminili decrescono dello 0,1% con 16 unità in meno; su base decennale si registra invece una crescita di 441 unità, pari ad un aumento percentuale del 3,3% e sono attive in prevalenza nei comparti del commercio(25,7%) e dell’alloggio e ristorazione (13,9%). Dati positivi anche per le imprese giovanili, che risultano in crescita dello 0,7% rispetto all’annualità precedente, con 38 unità in più, ma con 428 aziende in meno rispetto al 2014 (-7,6%) e svolgono la loro attività soprattutto nel commercio (24,2%) e nelle costruzioni (16,4%) Le imprese artigiane, infine, segnano un +0,1% tendenziale, corrispondente a +15 unità, ma risultano in flessione di 919 insediamenti produttivi rispetto a dieci anni fa (-4,7%).
Passando all’analisi della nati-mortalità imprenditoriale, tra gennaio e dicembre 2024, nella città metropolitana di Venezia si osserva una flessione nel numero delle iscrizioni di nuove imprese rispetto al medesimo periodo del 2023. Se ne contano 4.245, l’1,5% in meno rispetto all’annualità precedente.
Contemporaneamente crescono invece le cessazioni non d’ufficio (+10,2% rispetto al 2023), ma, nonostante questo, il saldo tra i due dati è positivo anche per il 2024 e si attesta a quota +127.
Le imprese nella provincia di Rovigo
Nella provincia di Rovigo si conferma il trend di contrazione delle localizzazioni. A fine del mese di dicembre 2024 si contano 27.666 localizzazioni di impresa attive, con 430 unità in meno (-1,5%) rispetto all’annualità 2023, con il lieve aumento dello 0,5% delle unità locali che non compensa la perdita del 2% che coinvolge le sedi d’impresa.
Analizzando i principali macro settori di attività, il confronto su base annuale è negativo per i seguenti comparti: agricoltura con 366 unità in meno (-5,3%); commercio, dove si conta una perdita di 109 unità (-1,8%), industria (-1,6%, – 45 unità), costruzioni (-0,8%, -27 unità), servizi di informazione e comunicazione (-2,3%, -10 unità) e trasporto e magazzinaggio (-0,9%, -8 unità). Per alcuni comparti notiamo invece una crescita, seppur lieve. Il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche cresce del 3,5% con 34 unità in più, seguito da attività finanziarie e assicurative (+2,5%, +16 unità), altre attività di servizi (+1,2%, +14 unità), istruzione (+7,9%, +12 unità), sanità e assistenza sociale (+4,1%, +10 unità), attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+2,1%, +8 unità), attività immobiliari (+0,6%, +8 unità) e attività di alloggio e ristorazione (+0,3%, +6 unità).
Nonostante la diminuzione tendenziale delle sedi d’impresa del 2%, rispetto a dicembre 2023, si segnala l’aumento delle società di capitali con sede legale nel rodigino che crescono del 3,3% su base annuale e delle imprese con più di 100 addetti che registrano un incremento del 4,2%.
Guardando ai dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, rispetto al 2023, nell’area polesana registrano segni positivi le imprese a conduzione straniera, che crescono del 3,5% con 80 sedi attive in più e che sono attive in prevalenza nei settori commercio (24,3%) e costruzioni (22,5%) Allargando il confronto al decennio, la crescita ammonta a +206 imprese straniere, pari a +9,6%. Per le imprese giovanili la variazione sull’annualità precedente risulta invece negativa del 5,4%, con una perdita di 88 unità e i giovani imprenditori operano in maggioranza nei comparti agricoltura (27,1%) e commercio (20,2%); allargando il confronto al 2014 il calo in valori assoluti ammonta a – 971 unità (-38,5%).
Anche le imprese femminili perdono 237 unità rispetto all’anno precedente, corrispondente a -4,3% (-912 in confronto al 2014, pari a -14,8%) e risultano operanti prevalentemente nei settori dell’agricoltura (28,7%) e del commercio (20,5%). Continua il trend negativo per le imprese artigiane che calano dell’1,2%, perdendo 67 unità nel confronto annuale (-1.455 sul 2014, pari ad un calo del 21%). Focalizzando ora l’analisi sulle registrazioni di nuove imprese, nel corso del 2024 si contano nel Rodigino 1.162 iscrizioni di nuove imprese, dato in diminuzione del 4,8% rispetto al 2023. Le cancellazioni non d’ufficio, che ammontano a 1.512, sono in crescita del 20% su base annuale e contribuiscono ad un saldo negativo di 350 sedi d’impresa.
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