L’Unione europea prevede di intervenire contro i prodotti illegali e pericolosi venduti sui marketplace online come Temu, Shein e Amazon Marketplace.
Nuove riforme richiederebbero a questi marketplace online, che servono milioni di consumatori in Europa, di divulgare più informazioni riguardo i pacchi destinati all’Unione europea in modo da poterli controllare e ispezionare meglio, ha riportato domenica il Financial Times, citando una bozza della proposta.
Secondo il documento, il numero di pacchi di basso valore importati dall’Ue sarebbe quadruplicato, raggiungendo i 4,6 miliardi di euro, la stragrande maggioranza dei quali proverrebbero dalla Cina.
Si legge nella proposta: “L’aumento del volume di prodotti non sicuri, contraffatti o comunque non conformi comporta gravi rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori, ha un impatto insostenibile sull’ambiente e alimenta la concorrenza sleale per le imprese in regola, con un impatto significativo sulla competitività in diversi settori”.
Temu e Shein sono stati oggetto di attenzione da parte dell’Ue nell’ambito del Digital services act (Dsa), che frena la vendita di prodotti illegali e dannosi. Anche Amazon, ai sensi di questa legge, è catalogata come “piattaforma online di grandi dimensioni”.
Lo scorso giugno, la Commissione europea ha chiesto dettagli su ciò che le due piattaforme di origine cinese stanno facendo per affrontare il problema. Entrambe le aziende hanno dichiarato di stare collaborando con l’Ue.
Il blocco sta anche valutando la possibilità di chiudere la scappatoia fiscale che avvantaggia i rivenditori di fast fashion a basso costo come Shein e Temu, consentendo loro di spedire i pacchi senza i dazi d’importazione che si applicano ai pacchi di valore superiore (oltre 150 euro). Questi cambiamenti arrivano in un momento di maggior attenzione sull’industria multimiliardaria dei prodotti contraffatti.
Finora i marketplace online sono stati esentati da ogni responsabilità riguardo i prodotti venduti sulle loro piattaforme da venditori terzi, a meno che ciò non avvenga deliberatamente o senza che siano prontamente individuati.
La nuova proposta richiederebbe che le spedizioni vengano sottoposte a controlli doganali e a un’eventuale tassa di gestione per ogni pacco, cosa che potrebbe cambiare significativamente il modello di business di questi marketplace online, che hanno fatto affidamento sulla facilità del commercio per far scendere i prezzi.
Secondo il Ft, i dati doganali delle 27 autorità nazionali saranno messi in comune per creare una nuova autorità doganale centrale europea, l’Euca.
I marketplace si scontrano con le regole dell’Ue
Mentre Shein, con sede a Singapore, esiste da quasi vent’anni, Temu è un’azienda relativamente nuova che è salita rapidamente alla ribalta (anche grazie al Super Bowl di due anni fa).
La piattaforma, di proprietà di PDD Holdings, è cresciuta grazie ai suoi prezzi ultra-economici su vestiti, mobili, cancelleria e altro ancora. Il suo cofondatore Chen Lei ha ammesso di dover affrontare una forte concorrenza, nonostante la raccolta di sostenitori e l’allontanamento da siti noti come eBay e Amazon.
A ottobre, l’Unione europea ha avviato un’indagine su Temu perché temeva che la piattaforma non fosse abbastanza sicura per i suoi oltre 90 milioni di utenti mensili attivi. Temu, lanciata in Europa solo lo scorso aprile, elimina spesso i prodotti illegali, che però ricompaiono, rendendo difficile arginare il problema.
Inoltre, secondo l’indagine, il design della piattaforma potrebbe creare “potenziale dipendenza” e danneggiare il benessere degli utenti.
“C’è il reale sospetto che non si faccia abbastanza – non in modo efficace – per prevenire realmente la diffusione di prodotti illegali”, ha dichiarato un funzionario della Commissione europea, secondo quanto riportato da Wired.
Un rapporto della Toy Industries of Europe (TIE) ha rivelato che l’80% dei giocattoli acquistati da 10 diversi marketplace, tra cui Amazon, Shein e Temu, non rispettava gli standard di sicurezza dell’Ue. La TIE ha proposto all’Ue di riconoscere i marketplace come operatori economici, in modo che possano essere ritenuti legalmente responsabili.
Amazon e l’Ue hanno rifiutato di commentare la bozza di proposta e i rappresentanti di Shein e Temu non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento da parte di Fortune.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com
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