Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
I trasporti e la loro matrice sociale, economica e politica sono stati oggetto del convegno “Sistemi infrastrutturali e territorio”, organizzato dall’associazione “ReggioCresce”, presso il Dipartimento di Ingegneria (DICEAM) dell’Università Mediterranea. Un approfondimento tematico a cui hanno preso parte docenti, esperti, rappresentanti di Ordini Professionali, politici del territorio, moderato dal giornalista Piero Gaeta.
Rosy Perrone, presidente dell’associazione, nel salutare gli ospiti, ha evidenziato la necessità di mettere a sistema uno sforzo comune, in grado di coinvolgere le migliori competenza della città, per accettare e vincere la sfida della qualificazione delle infrastrutture e di una mobilità sostenibile e funzionale dal punto di vita economico. Aeroporto, porti, con particolare riguardo al porto di Gioia Tauro, Statale 106, Alta Velocità, e Alta Capacità, la vocazione dell’area metropolitana di connettersi all’Area dello Stretto, secondo la presidente Perrone, sono gli obiettivi che richiedono un impegno comune della società civile e della politica, per dare nuovi risultati e slancio alla città. “Esigenze, criticità, progettualità dei sistemi infrastrutturali e del territorio”, sono stati i temi affrontati negli interventi dei relatori.
Tutti gli interventi
I lavori sono stati introdotti da Herbert Catalano, presidente della Cassa Edile di Reggio Calabria, che ha sottolineato che “un territorio a forte vocazione turistica come il nostro, sconta anche problemi quali l’isolamento geografico e la corruzione”. Eppure di risorse non ne mancano, “visto che la mobilità sostenibile può attingere a parecchi fondi europei”.
Il Prof. Giuseppe Barbaro, direttore del DICEAM, dopo aver portato i saluti del Rettore Giuseppe Zimbalatti, ha relazionato in materia di porti – presenti con 26 strutture in Calabria, una ogni 30 km – molti dei quali andrebbero attrezzati dal punto di vita turistico, sottolineato la criticità del porto di Saline Joniche, peraltro distante ben 100 km da quello di Roccella, e l’importanza strategica del porto di Gioia Tauro che necessità di infrastrutture.
Il direttore ha ribadito che “un’attenzione particolare va rivolta all’Area dello Stretto, che sviluppa una mobilità addirittura potenzialmente superiore a quella del Monte Bianco, grazie alla compresenza nel bacino di strutture quali Villa San Giovanni, Messina e Tremestieri”. Ancora sul tema della mobilità è stato l’intervento del prof. Corrado Rindone, soffermatosi sulla data del raddoppio ferroviario della tratta Battipaglia-Reggio, risalente “all’anno di grazia 1961”. “Sarebbe opportuno agire per dotare l’Area dello Stretto dei servizi necessari, senza per questo attendere le Grandi Opere e le loro tempistiche”: è l’auspicio del prof. Antonino Vitetta. Il prof. Michele Buonsanti si è invece soffermato sulle criticità del Tito Minniti: “L’aeroporto reggino non ha radar; la pista 15/33 è penalizzata dalla presenza di manufatti; quella 11/29 è chiusa da anni; il raggio di avvicinamento allo scalo avviene con modalità visiva anziché strumentale”.
Dall’ing. Francesco Foti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, è poi emerso tutto quello che “non si dovrebbe fare e che invece si è fatto a Saline, dove il porto non ha goduto di alcuna pianificazione né tantomeno di alcuna visione in termini di strategia territoriale o di cambiamenti sociali“. L’ing. Domenica Catalfamo, dirigente del Settore Tutela Territorio e Ambiente della Città Metropolitana, trattando dell’iter di realizzazione delle Grandi Opere – tra le quali anche le dighe – ha messo in risalto l’impatto della Gallico-Gambarie, il prossimo adeguamento ferroviario della linea jonica, nonché quello della Statale106 fra Reggio e Locri e del progetto relativo alla trasversale Bovalino-Bagnara.
“Progetti dei quali il territorio ha bisogno anche per diminuire il divario nord/sud del Paese”, come ha affermato l’arch. Michele Laganà, presidente dell’Ance reggino. “Se la classe dirigente darà dimostrazione di amare il territorio, allora ogni ostacolo potrà essere superato più facilmente”, è l’augurio espresso dall’ing. Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio nel suo intervento. I temi trattati dagli esperti, dal punto di vista tecnico e scientifico, sono stati in seguito oggetto di dibattito tra i rappresentanti istituzionali e politici intervenuti al convegno. Visioni diverse con una riflessione unitaria: si può e si deve fare di più.
L’assessore comunale Paolo Malara ha portato i saluti del sindaco Falcomatà, assente per motivi istituzionali. Malara ha reso note le attività programmate dal Comune in tema di mobilità per rendere la città più vivibile e accogliente, e comunicato l’approvazione del Masterplan per rilanciare la città di Reggio nel Mediterraneo.
Molto determinato l’on. Francesco Cannizzaro nel ribadire i tanti risultati finora ottenuti: “Occasioni come queste, offrono lo spunto per parlare in modo qualificato e con le professionalità migliori della città di temi indissolubilmente legati alla crescita del nostro territorio. Su infrastrutture viarie, di trasporto e intermodali si è fatto e si sta facendo tanto, e mi riferisco alla grande infrastruttura del Ponte sullo Stretto, che cambierà il volto e penso l’economia dell’intera aerea metropolitana; all’aeroporto dello Stretto, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti; alla Gallico-Gambarie, un’opera attesa dalla comunità da decenni; degli interventi per il Porto di Gioia Tauro e quelli previsti per il Porto di Reggio Calabria. Anche sull’Alta Velocità, con la deputazione reggina, ci sarà la massima sinergia istituzionale per cercare di portare a casa un risultato che possa soddisfare l’esclusivo interesse dei nostri concittadini”.
Il senatore Tilde Minasi ha rivendicato i tanti impegni assunti dal Governo: “Sul capitolo infrastrutture penso che nessun Governo abbia fatto tanto quanto quello attuale. In merito all’Alta Velocità su Reggio, non mancano le somme sulla tratta che dovrebbe concludersi in riva allo Stretto. Tema che ha già registrato l’impegno formale di Rfi per quanto riguarda la sua definizione da qui a breve”.
Un monito arriva dal Senatore Nicola Irto, che invita a non abbassare la guardia su infrastrutture e Zes: “Da 25 anni si parla di Alta Velocità. Sono pronto a firmare congiuntamente alla senatrice Minasi – cosicché resti traccia parlamentare delle nostre posizioni su quelle che sono le battaglie storiche del nostro territorio – una mozione che impegni il Governo a pensare e realizzare l’Alta Velocità e l’Alta Capacità che tengano conto di un territorio che già sta soffrendo di scelte penalizzanti per l’intero comparto economico. Mi riferisco alla ZES che, con un colpo di mano, e stata trasformata in ZES unica, deteriorando di fatto i vantaggi in termini di decontribuzione e di crediti d’imposta che riguardavano l’area portuale di Gioia Tauro, in favore di una distribuzione delle misure previste, disorganicamente all’intero Sud, a discapito di un’infrastruttura strategica non solo per l’Italia ma per l’Europa, quale è il Porto di Gioia Tauro”.
Il Vicesindaco della Metrocity, Carmelo Versace, richiama alle responsabilità Regione e Governo: “Sul tema dell’alta velocità ferroviaria serve avviare subito tutti gli atti necessari per finanziare, progettare e realizzare l’intera tratta”.
Dalila Nesci, già Sottosegretario di Stato per il Sud, non è d’accordo su un approccio compensativo, per cui la realizzazione del Ponte sarà la soluzione di tutti i problemi delle infrastrutture calabresi: “Il metodo di ReggioCresce – ha affermato – è vincente: studio, dialogo e dibattito costante fra esperti, cittadini e politici. Dall’approfondimento sulle infrastrutture calabresi è emerso con chiarezza la necessità di una maggiore coralità di azione da parte dei politici del territorio. Io non sono contraria alla grande opera del Ponte, ma questo progetto non può finanziarsi a danno di altre infrastrutture per la mobilità stradale e ferroviaria di cui la nostra regione ha bisogno”.
Giovanna Cusumano, Segretario O.RE.CO.L. Calabria, ha centrato il suo intervento sui provvedimenti destinati al Sud da parte del Governo centrale: “Con il Pnrr e gli accordi di coesione si prefigura una nuova stagione di investimenti per l’incremento quantitativo e qualitativo del capitale infrastrutturale del nostro paese. Più infrastrutture uguale più sviluppo. E’ certo che ogni infrastruttura non ha un valore solo in sé ma soprattutto per come impatta la sua presenza con la crescita del territorio in quanto risponde ad una concreta strategia di sviluppo. Oggi, con l’accordo di coesione il ‘Governo Meloni’ ha messo a disposizione di questo territorio quasi tre miliardi di euro e la priorità che viene finanziata è proprio lo sviluppo delle infrastrutture a cui questo accordo dedica complessivamente oltre un miliardo di euro”.
L’esponente di Fratelli d’Italia ha sottolineato l’importanza di un altro strumento attivato dall’Esecutivo: il “Decreto sud” che riorganizza i fondi di coesione con alcune particolarità. La prima è che i progetti che vengono finanziati con gli accordi di coesione sono proposti dalla regione e condivisi dal governo nazionale, che monitora che le risorse vengano spalmate nel migliore dei modi.
Anche in questa occasione “ReggioCresce” conferma gli obiettivi che si era prefissata al momento della sua fondazione: creare momenti di confronto e approfondimento che possano contribuire al dibattito culturale, sociale e politico della città, che ha sempre più bisogno di sinergia tra i vari attori protagonisti per raggiungere risultati ambiziosi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link