Lettera di compliance in caso di mancate comunicazioni di variazione catastale in seguito a lavori di Superbonus e accertamento diretto con sanzioni a carico per tutti coloro che hanno riqualificato gli immobili senza presentare la variazione dopo interventi di Sismabonus ed Ecobonus effettuati a partire dal 2019.
Questo il programma messo nero su bianco nell’”Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2025-2027” pubblicato dal MEF, un programma nel quale le verifiche sugli immobili hanno un posto di rilievo.
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Rendite catastali e bonus edilizi: come mettersi in regola
Affrontare le rendite catastali e i relativi obblighi non è mai stato così semplice. Questo eBook, scritto con chiarezza e competenza da Antonella Donati, fornisce un quadro completo e aggiornato delle normative catastali legate agli interventi edilizi, con un focus particolare sui bonus edilizi come il Superbonus.
Il volume è uno strumento essenziale sia per i tecnici del settore (geometri, architetti, ingegneri e amministratori immobiliari) sia per i proprietari di casa che vogliono comprendere meglio come gestire le rendite catastali e garantire la conformità normativa. Dalla determinazione della rendita fino alla gestione delle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate, questa guida offre soluzioni pratiche e casi concreti per ogni esigenza.
All’interno dell’eBook troverai:- Spiegazioni pratiche delle procedure di aggiornamento catastale, incluse quelle legate al Superbonus.- Approfondimenti sulle sanzioni e sugli strumenti di regolarizzazione per evitare costi inutili.- Un linguaggio chiaro e accessibile, adatto sia a esperti che a chi si avvicina per la prima volta al tema.- Analisi di casi pratici e modelli di documenti utili.Antonella Donati è giornalista professionista e autrice di numerosi volumi e saggi in materia fiscale, contributiva e previdenziale. Con anni di esperienza nel giornalismo parlamentare, si è specializzata nell’analisi delle normative finanziarie e di bilancio, offrendo contenuti affidabili e pratici per professionisti e cittadini.
Antonella Donati | Maggioli Editore 2024
Le lettere per il Superbonus
Nella sezione ad hoc titolata “Rafforzare l’efficacia dei controlli nel settore catastale”, il MEF annuncia dunque che continueranno le azioni di presidio del territorio, anche attraverso l’adozione di metodologie innovative di controllo, “al fine di far emergere gli immobili non aggiornati in catasto e favorire la dichiarazione catastale da parte dei soggetti inadempienti”.
In questo ambito saranno attuati i precetti stabiliti dalla legge di bilancio 2024, in ordine alle verifiche sulla presentazione della dichiarazione di variazione in catasto per le unità immobiliari soggette a interventi di lavori agevolati dalle detrazioni fiscali di cui all’articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito mediante l’invio di comunicazioni volte a favorire la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente.
Fin qui nulla di nuovo.
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I controlli diretti per gli altri interventi edilizi
È invece nel capitolo che detta le regole per il “Controllo delle dichiarazioni fiscali e contrasto all’evasione” che arriva l’annuncio dell’ampliamento della platea degli immobili che entrano da ora in poi nel mirino del Fisco. In chiave di contrasto all’evasione – si legge infatti nel testo – saranno potenziati i controlli catastali anche “attraverso la mappatura delle proprietà che non risultano aggiornate in catasto e l’aggiornamento dei valori catastali per gli immobili sottoposti a interventi di efficienza energetica e/o di miglioramento strutturale, finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici dal 2019”.
L’efficacia dei controlli, si legge ancora, sarà rafforzata attraverso un affinamento delle tecniche di analisi del rischio e una migliore selezione delle posizioni da sottoporre ad accertamento da effettuarsi sfruttando l’interoperabilità tra le diverse banche dati e analizzando strategicamente i dati a disposizione. Velocizzati anche i controlli sulle dichiarazioni fiscali. Dunque l’attività di verifica in ambito catastale non riguarderà solo chi ha riqualificato con interventi di Superbonus ma anche tutti coloro che hanno usufruito di soldi pubblici in forma di detrazioni dimenticando poi di presentare la variazione catastale, dovuta entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
I termini di accertamento
Ma perché l’Agenzia delle Entrate ha messo nel mirino le riqualificazioni effettuate dal 2019 in poi? Il perché è presto detto. L’articolo 20 del D.lgs n. 472/1997 “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”, stabilisce che l’atto di contestazione o l’atto di irrogazione della sanzione, devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è avvenuta la violazione.
Quindi entro il 31 dicembre 2025 possono essere accertate tutte le violazioni emesse dal 2019 in poi. C’è però anche da considerare che, come previsto dalle stesse norme, quando l’obbligo grava su più soggetti obbligati in solido, vale a dire in caso di più proprietari, se l’Agenzia ha eseguito tempestivamente la notifica dell’atto di contestazione, nei confronti di uno solo di loro, il termine viene prorogato di un altro anno nei confronti degli altri soggetti.
Gli interventi da considerare
D’altro canto l’obbligo di comunicare le variazioni catastali in tutti i casi in cui gli interventi di riqualificazioni hanno comportato variazioni in grado di incidere sul classamento dell’immobile è un obbligo che viene da lontano, per l’esattezza dalla legge che ha introdotto il Catasto, il Regio Decreto 652/1939. Per quel che riguarda le regole specifiche e la lista degli interventi da considerare ai fini della comunicazione di variazione è stata codificata dall’Agenzia del Territorio vent’anni: è infatti del 16 febbraio 2005 il provvedimento direttoriale dell’allora Agenzia del Territorio relativo alle modalità per l’accertamento di variazioni nello stato di fatto degli immobili non dichiarate in catasto, mentre la circolare circolare 10/T del 4 agosto 2005 detta punto per punto la lista degli interventi da considerare.
Ulteriori chiarimenti anche nella successiva circolare 1/T/del 3 gennaio 2006, che precisa in particolare quando singoli interventi di rilievo limitato, combinati tra loro, possono invece dare origine all’obbligo in questione. Di fatto tutti gli interventi di sismabonus rientrano tra quelli che rendono obbligatoria la variazione catastale. Nel caso di ecobonus, invece, molto dipende dalla tipologia dei lavori. In linea di principio per quelli per i quali è stato possibile accedere al 65% la variazione è sempre dovuta.
Come mettersi in regola
Chi ha omesso la dichiarazione ha la possibilità di mettersi in regola fintanto che non arriva l’accertamento, usufruendo del ravvedimento operoso. La procedura DOCFA calcola in automatico le sanzioni dovute in base alla data di presentazione tardiva della dichiarazione.
Consigliamo la lettura
Topografia per Catasto e Riconfinazioni
Quest’opera si propone come una guida completa, sia concettuale che operativa, per lo sviluppo di lavori topografici in ambito catastale e di ricostruzione di confini divenuti incerti o contesi.
Le due componenti sono intrecciate tra loro con l’obiettivo di permettere al lettore, una volta colmati gli aspetti concettuali che ancora non conosce, di procedere poi alla parte pratica potendo così portare a termine con successo i propri lavori.
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La prima parte del libro è infatti interamente dedicata agli esempi di lavori svolti nei quali vengono richiamati i contenuti, sia concettuali che operativi, presenti nella seconda parte.
Questo approccio permette al lettore di concentrarsi sul lavoro da compiere (individuando l’esempio appropriato) per ricorrere al dettaglio delle singole operazioni solo per i punti che non gli sono ancora noti o che desidera approfondire.
Nella parte che tratta i rilievi TS-GPS e l’utilizzo di Pregeo, sono esposte una serie di problematiche che, se non padroneggiate compiutamente, possono portare ad errori anche gravi senza che il tecnico se ne avveda.
In materia di riconfinazioni quest’opera riassume i contenuti del libro “Tecniche di riconfinazioni” (2017, dello stesso autore) integrandoli con le nuove procedure congegnate successivamente alla sua pubblicazione, prima fra tutte il calcolo combinatorio della rototraslazione ai minimi quadrati.
Il volume riporta l’indicazione a tutti i corsi online del sito www.corsigeometri.it che trattano gli stessi temi, a beneficio del lettore che desiderasse un ulteriore livello formativo.
Gianni Rossi
Geometra, ha seguito corsi universitari in analisi matematica e teoria degli algoritmi presso la facoltà di Informatica dell’Università di Venezia. Ha tenuto oltre 180 seminari in materia di riconfinazioni presso i Collegi dei Geometri di tutta Italia e, su incarico del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, 4 seminari internazionali in lingua Inglese sul tema “Geo-referencing of Cadastral Maps”. Attualmente tiene corsi online sugli stessi temi per conto del Collegio Geometri e G. L. di Padova. È coautore del libro “La teoria e la pratica nelle riconfinazioni” e autore del volume “Tecniche di riconfinazione” (Maggioli Editore) e degli algoritmi delle georeferenziazioni Parametrica e Trilaterale oltre che delle varianti Orientata e Vincolata della rototraslazione ai minimi quadrati.
Gianni Rossi | Maggioli Editore 2022
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