“A casa i responsabili del dissesto. Elezioni anticipate!” –

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L’ex primo cittadino auspica una vera alternatica a Palazo San Domenico

( di Concetto Scivoletto) – Vorrei partire dalla riflessione molto stimolante proposta su Il Domani Ibleo da Mariacarmela Torchi, per esprimere la mia opinione su alcune questioni che a me sembrano rilevanti.

Il primo punto riguarda la qualità degli eletti e la responsabilità degli elettori.
Secondo me, all’origine dei fenomeni ben descritti dalla giornalista, c’è la sostanziale scomparsa dei partiti così come definiti dall’articolo 49 della nostra Costituzione.

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La scomparsa dei partiti

La mancanza dei partiti ha soppresso nei fatti non solo la formazione delle nuove classi dirigenti, ma anche la crescita democratica e civica degli elettori.
Il partito si identifica sempre più con una persona (consigliere comunale, sindaco, parlamentare regionale, nazionale, europeo etc).
Sono praticamente scomparsi i luoghi di partecipazione, di confronto, di crescita e di formazione sia dell’elettorato passivo e cioè gli eletti, sia dell’elettorato attivo e cioè gli elettori.
Al progetto e al programma politico come valori comuni si è sostituita prevalentemente la “dittatura del presente senza futuro”; la soluzione del micro problema quotidiano come fonte di consenso e il consenso basato molto spesso sullo scambio voto/favore.

Scompaiono dal radar i grandi problemi della crescita sostenibile e della programmazione.
Agli organismi democratici dei partiti si sono sostituite le filiere di appartenenza a un gruppo ristretto basate sulla fedeltà al capo.
Sull’interesse generale, infine, prevalgono nettamente le carriere personali.

Questo è quello che è successo a Modica e i Modicani hanno il diritto di sapere ma anche il dovere di capire, finalmente, come stanno veramente le cose.

Matrimonio d’interessi Ignazio Abbate-Maria Monisteri

In buona sostanza si è celebrato nella nostra Città un “matrimonio di interessi” foraggiato dal saccheggio delle risorse finanziarie sino al dissesto del bilancio comunale e finalizzato a due interconnesse carriere politiche: Ignazio Abbate a Palazzo dei Normanni, Maria Monisteri a Palazzo S. Domenico.

La situazione disastrosa in cui si trova la nostra Città, non solo sul terreno finanziario (oggi certamente il fatto più eclatante) ma anche sul terreno dei diritti, dei servizi, della legalità e delle libertà è la conseguenza di questi fenomeni degenerativi, alimentati in associazione dal deputato regionale Abbate (sul quale rinvio ai 15 articoli-inchieste del nostro concittadino Angelo Di Natale, giornalista coraggioso, preparato e professionalmente corretto) e anche dal sindaco pro-tempore Maria Monisteri.

Solo chi non capisce o è in malafede può raccontare ancora la favola della Bella addormentata nel bosco!
Un altro punto -condividendo la riflessione di Mariacarmela Torchi, di Piergiorgio Barone, di Piero Gugliotta e altri ancora- riguarda la richiesta di elezioni anticipate.

Le responsabilità del dissesto al Comune di Modica

Sono convinto che le responsabilità del dissesto finanziario del Comune di Modica sono principalmente di Abbate, per ben per 9 anni, ma anche della Monisteri, per circa 6 anni. La difesa costante e a volte arrogante della politica di bilancio di Abbate da parte dell’attuale sindaco (prima come assessore, poi come candidata a sindaco nella campagna elettorale del 2023, condotta con particolare veemenza contro la candidata del PD e del centrosinistra Ivana Castello) e l’approvazione in giunta del consuntivo 2021 come nuovo sindaco -nonostante il parere contrario dei revisori dei conti- sono gesti politici inequivocabili.
Chiare e pesanti appaiono dunque le responsabilità della Monisteri per aver contribuito ad avallare e prolungare scelte di bilancio che hanno portato alla dichiarazione del dissesto finanziario attuale.

Sono, pertanto, fortemente fondate le ragioni di chi chiede le sue dimissioni e nuove elezioni, anticipate.
Nessuna nuova fase politica e amministrativa può essere aperta con questo personale incapace e inaffidabile che ha portato Modica, per la prima volta nella storia, a un fallimento così clamoroso e pesante che ricadrà per molti anni sulle spalle di tutti i Cittadini e in particolare dei lavoratori e dei creditori.

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Ricorrere alle elezioni anticipate

Chi è contrario alle elezioni anticipate perché teme che il Commissario regionale nominato dalla Regione possa essere facilmente manovrabile da Abbate, non sa o fa finta di non sapere che la Commissione straordinaria nominata dal Ministro dell’Interno (che ha poteri esclusivi in materia di riequilibrio del bilancio) può essere manovrata, seguendo la stessa logica, dall’on. Nino Minardo.

A meno che non si sia lavorato negli ultimi tempi per mettere in campo una nuova maggioranza, studiata a tavolino all’insaputa dei Modicani; maggioranza consociativa e ribaltonista, in sostanza un’ammucchiata che dovrebbe includere PD (ma mi auguro sinceramente di no), minardiani, più qualche consigliere comunale in cerca di fortuna, questa volta a seguito del deputato nazionale.

In questo caso, quello fatto dalla Monisteri non sarebbe altro che un semplice calcolo di potere per mantenere la sindacatura nonostante il fallimento; un passaggio dal sistema di protezione Abbate al sistema di protezione Minardo.
Altro che grande gesto di coraggio, di riscatto e di dignità con cui ripartire per costruire un nuovo rinascimento di Modica verso un futuro radioso!

Mi permetto di suggerire ai tifosi, dentro e fuori dal consiglio comunale (troppo ingenui o troppo furbi) di avere il senso della misura e della realtà, oltre che del ridicolo.
Per quanto riguarda, poi, il giudizio espresso dal sindaco sul comportamento dei cosiddetti consiglieri comunali abbatiani, sento di esprimere una posizione diversa da quella di Mariacarmela Torchi.

Chi mi conosce e chi mi segue su fb sa benissimo che dal 2013 sono fra i pochissimi che a Modica hanno sempre combattuto e combatte, a viso aperto, il malgoverno autoritario, spregiudicato, indifferente al rispetto delle leggi e dannoso per tutta la Città dell’ex sindaco.

Astensione e uscita dall’aula sono comportamenti legittimi

Ciò premesso, voglio dire, per onestà intellettuale, che l’astensione o l’uscita dall’Aula sono comportamenti legittimi e frequenti, non solo nei consigli comunali, ma anche al Parlamento nazionale, aldilà del sacrosanto giudizio politico, anche estremamente negativo, che può essere espresso. A volte le stesse maggioranze fanno mancare il numero legale perché non sono pronte o sono divise su un problema da affrontare o non vogliono trattare un punto proposto dall’opposizione
Cosa hanno fatto gli abbatiani? Hanno obbedito, come sempre, alle direttive del loro capo, anziché guardare agli interessi supremi della Città. Su questo non ci sono dubbi.
Ma si rende conto il sindaco che parlare di viltà è non solo un’accusa verso gli altri, ma anche un’accusa molto pesante contro se stessa, avendo “obbedito” fedelmente a che lei per tanti anni?

Modica sta rischiando grosso. Sono in corso processi allarmanti di dequalificazione, di perdita di punti di eccellenza e di crisi profonda, a partire dal centro storico, come documentato da giornalisti liberi come Gianni Contino, direttore de Il Domani Ibleo, da Paolo Oddo, direttore di Dialogo, da Marco Sammito.
Chi ha sbagliato deve pagare e andarsene a casa.
Abbate se la vedrà con la giustizia contabile e forse anche con quella penale.
La Monisteri non è stata e non è all’altezza di guidare una Città importante, difficile e complessa, come Modica: fare la dama di compagnia, bene educata, prima di Abbate e ora di Minardo non basta per scrivere una nuova pagina della storia di Modica.

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Una vera alternativa

Solo una vera alternativa di metodi e di contenuti guidata da una nuova classe dirigente che sia orientata verso il bene comune può ricostruire e rilanciare la Città.

Voglio fare un appello all’On. Ignazio Abbate e al Sindaco Maria Monisteri Caschetto: chiedete perdono a tutti i Cittadini per il male loro arrecato in questi anni e per aver portato Modica a un fallimento che sarà pagato duramente e per un lungo periodo dall’intera Città.

Concetto Scivoletto



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