Tutti e sei i presidi degli agricoltori in Campania allo sciopero lumaca ed all’assemblea del 3/1 fra Capua e Napoli –

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Tutti e sei i presidi degli agricoltori in Campania allo sciopero lumaca ed allassemblea del 3/1 fra Capua e Napoli

Il programma del Corteo in autostrada.

Alle ore 8.30 si inizia con un incontro (senza i mezzi industriali e di lavoro) nei pressi del Presidio dinanzi allo Stadio di Casal di Principe (vedi https://maps.app.goo.gl/B9iUQMAFFjman5y19) organizzato dal Coordinamento Salviamole Bufale e dove verranno divulgate , all’altezza della targa dedicata a Don Diana, sia la lettera al Presidente della Repubblica ed al Governo sia la lettera con la richiesta di incontro alla Regione Campania che viene inviata al Presidente De Luca, al Presidente del Consiglio Gennaro Oliviero ed all’Assessore Nicola Caputo.

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Il concentramento dei mezzi di lavoro (camion, pickup, furgoni con 4 grossi trattori sui mezzi che sfileranno in testa e in coda ) accompagnati da autovetture è previsto entro le ore 10 nel piazzale all’altezza del “Ristorante Russo Center” (vedi https://maps.app.goo.gl/1tGGm8hzXnxFk99B8) nei pressi del Casello Autostradale di Capua.

Alle ore 10.30 circa i mezzi muoveranno verso il Casello passando davanti al Presidio organizzato dagli agricoltori che fanno riferimento alla Associazione Terramia C’È.

Entrati in autostrada si disporranno in modo che il corteo di mezzi impegnerà le due corsie di centro e di destra per lasciare libera la corsia esterna di sorpasso e, una volta compattato, procederà lentamente alla marcia.

Il percorso prevede la marcia verso Napoli. All’altezza della barriera di Napoli invertirà la marcia per dirigersi in direzione Roma passando Caserta Sud, Caserta Nord fino all’uscita di Santa Maria Capua Vetere dove uscirà (intorno alle 14) per raggiungere un’area a ridosso della Rotonda antistante il Casello autostradale e dove si posizioneranno i mezzi; nell’Area è installato dal 28 gennaio un Presidio organizzato dall’Associazione Coltiviamo Futuro.

L’Assemblea al termine dello Sciopero Lumaca

L’Assemblea prevede la partecipazione dei delegati dei diversi presidi della Campania e di delegati dei presidi di altre Regioni. Alcuni parteciperanno in presenza ed altri in collegamento remoto.

Durante l’assemblea verrà dato conto dell’apertura della nuova fase della mobilitazione e dell’agenda delle iniziative che verranno sviluppate fino alla manifestazione a Roma del 5 marzo.

I PARTECIPANTI

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La giornata è organizzata dai tre presidi Casertani (quello di Casal di Principe, quello presso il presidio di Capua e quello organizzato a Santa Maria Capua Vetere) insieme ai due Presidi della Provincia di Avellino (quello organizzato dall’Associazione UNIAGRI a Flumeri e quello del Comitato Agricoltori Avellinesi ad Avellino) ed al presidio di Salerno organizzato dal Comitato Agricoltori della Piana del Sele.

Adriano Noviello, allevatore e presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento della Bufala Mediterranea, sottolinea i motivi e le ragioni della partecipazione degli allevatori nella mobilitazione nazionale che chiede lo Stato di crisi per l’agricoltura produttiva italiana: “Noi siamo in mobilitazione da anni per difendere il comparto , le aziende e i nostri animali. Sappiamo bene che la crisi è talmente grande che non si salvano gli allevatori di bufale se non si salvano le piccole e medie aziende produttive dell’agricoltura. dell’allevamento e della pesca. Per quanto abbiamo già ottenuto con la mobilitazione alcuni importanti risultati sappiamo bene che occorre l’unità di tutti e che il camino è lungo. Già la prossima settimana faremo sentire la nostra voce, ancora una volta, sui temi del prezzo del latte e della tracciabilità della filiera”

Luigi Iovine, agricoltore e presidente dell’Associazione Coltiviamo Futuro, sottolinea i motivi per cui gli agricoltori casertani costituiti in associazione autonoma sono in mobilitazione da oltre un anno e sono in presidio anche quest’anno: “siamo invasi da prodotti senza sicurezza e qualità realizzati senza il rispetto dei diritti del lavoro che da noi sono invece la regola e che ci mandano fuori mercato. L’aumento dei costi produttivi di tutta l’ortofrutta insieme alla pretesa dei commercianti e della grande distribuzione di pagarci sottocosto ci costringe alla chiusura. Per questo abbiamo scelto la via di organizzarci con il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani e per questo chiediamo al Governo atti straordinari, per salvarci dalla chiusura”

Giuseppe Di Niola, anch’egli frutticoltore della zona di Capua e referente dell’Associazione Terra Mia C’È ricorda i rischi per il Casertano di perdere una delle sue eccellenze che hanno fatto grande il territorio: l’ortofrutta e l’agricoltura “In realtà stiamo producendo debiti e, se non cambiano le cose, del nostro grande patrimonio di lavoro rimarrà ben poco. La prima delle misure straordinarie che ci serve è una ristrutturazione e abbattimento della debitoria e una forte iniziativa di rilancio del settore”.

Antonello Nudo, dell’Associazione UNIAGRI di Flumeri che insieme al Comitato degli Agricoltori Avellinesi sta animando le iniziative in Irpinia, sostiene: “Per le comunità delle Aree interne del Paese montane e collinari (dove si è perso il 75% dell’oltre milione di aziende che hanno chiuso in venti anni) l’agricoltura è la vita. Per questo siamo in mobilitazione per garantirci il diritto a continuare a vivere nelle nostre terre. Quella del 3 febbraio non sarà una semplice manifestazione, ma un’azione coordinata che vedrà la partecipazione convinta di tutti noi, uniti nella richiesta del riconoscimento dello stato di crisi per il settore agricolo e della pesca. La giornata inizierà con il raduno alle 8:00 al presidio di Valle Ufita, da dove partiranno i mezzi diretti verso il punto di incontro con le altre delegazioni.”

Roberto Lauro, del Comitato Agricoltori Avellinesi della Media Valle del Sabato, anche lui insieme al suo gruppo in mobilitazione fin dall’anno scorso, annunciando la partecipazione alla mobilitazione del 3 febbraio con una delegazione di agricoltori dal suo territorio, sottolinea “Ci stiamo battendo per i nostri figli e per il nostro futuro. La politica non giri la testa dall’altra parte ed ascolti il nostro grido e le nostre richieste”

Michele Conte, coordinatore del Presidio del Salernitano e portavoce del Comitato Agricoltori della Piana del Sele, annunciando la partecipazione dal presidio, chiama tutte e tutti al coinvolgimento: “Lo dobbiamo alle nostre famiglie ed al futuro dell’agricoltura. Non possiamo assistere al degrado economico e sociale di un territorio dall’agricoltura e dell’allevamento come è stato per secoli la Piana del Sele in cui, oggi, le imprese sono a rischio crescente di non farcela”

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

In un anno di lavoro comune gli agricoltori e gli allevatori Campani stanno imparando il valore della partecipazione e dell’autonomia, per questo si ritroveranno insieme anche in questa mobilitazione.





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