si muove anche l’ex Banca d’Italia

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MACERATA Palazzo Ugolini, Palazzo Ciccolini, il nuovo Cus in viale Indipendenza. E poi via Crescimbeni 20 e il maxi intervento per il restyling del Dipartimento di Giurisprudenza. Unimc si rinnova e guarda al 2025 con fiducia, convinta di poter restituire presto ai suoi studenti altri spazi belli e moderni, sismicamente sicuri ed energicamente al passo con i tempo, come recentemente ha fatto con la sede in Piazza Strambi e la loggia del Grano. Importante l’investimento da parte dell’ateneo, sostenuto anche dall’Ufficio speciale per la ricostruzione e dal Miur. Non solo: il 2025 sarà anche l’anno delle prime aperture nella sede dell’ex Banca d’Italia, nel cuore del centro storico.

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Gli interventi

A entrare nei dettagli degli interventi è il rettore John McCourt: «Per quello che riguarda la Banca d’Italia, si tratta di un complesso costituito da tre edifici (palazzo Rotelli, palazzo Silvestri e palazzo Mozzi o dei Diamanti, ndr), i quali formano un intero isolato del centro antico della città per un totale quasi novemila metri. Servono dei lavori di adeguamento, ovviamente. Una parte verrà trasformata in residence per gli studenti. Parliamo di circa 50 nuovi posti letto che potrebbero essere pronti per il 2026. Entro quest’anno invece, riusciremo a trasformare quello che era lo sportello della banca nella segreteria unica degli studenti. Per il terzo palazzo, i tempi saranno un po’ più lunghi, ma cercheremo di aprire il prima possibile. C’è tutto l’interesse ad accelerare».

Le sedi

Oltre al capitolo ex Bankitalia, per Unimc ci sono altri quattro grossi cantieri in ballo. «Sono in corso i lavori a palazzo Ugolini, palazzo Ciccolini e in via Crescimbeni 20.

Sono tutte strutture interessate dai lavori di sistemazione post sisma – spiega il rettore -, ma per le quali l’ateneo ha voluto guardare ancora di più al futuro, senza fermarsi ai finanziamenti della ricostruzione. Ai lavori di adeguamento e restauro sismico, si aggiungono anche quelli relativi agli impianti utili a rendere le strutture più efficienti dal punto di vista energetico e quindi sostenibili dal punto di vista ambientale. Abbiamo reperito i fondi dal Miur e, in parte, anche dalle casse dell’Università, per unire gli interventi».

Una volta completati i lavori, gli edifici torneranno a funzioni simili a quelle che avevano prima dei danni del sisma, come è già successo per la Loggia del Grano e Piazza Strambi. «A palazzo Ciccolini (un milione finanziato con fondi del sisma e un milione e 200mila euro dal Miur, ndr) i lavori sono partiti da poco. È chiaro che quando c’è un cantiere si possono creare anche dei disagi. Ma l’obiettivo è ottimizzare il lavoro e restituire complessi rinnovati. Abbiamo preso in affitto alcuni locali in centro, come l’ex Mestica e altri in via Gramsci: strutture temporanee, ma che garantiscono la continuità amministrativa e didattica. Chiediamo un po’ di pazienza e uno sforzo a tutta la nostra comunità. Abbiamo dovuto chiudere anche Palazzo de Vico, di proprietà dell’Erdis, e abbiamo traslocato la Scuola Leopardi e Archeologia».

Al Dipartimento di Giurisprudenza i lavori partiranno entro quest’anno (oltre ai 4,8 milioni del sisma, sono disponibili altri 2 milioni già acquisiti dal Miur e uno stanziato dall’ateneo) mentre procedono a spron battuto i lavori al Centro universitario sportivo di viale Indipendenza. «Entro quest’anno termineranno. Sarà una struttura nuova, molto bella che fungerà anche da aula per grandi eventi».

Partiti i lavori pure a palazzo Ugolini (a disposizione 3,4 milioni della ricostruzione e tre milioni e 800mila euro di ulteriori finanziamenti) che diventerà la biblioteca principale del Dipartimento di studi umanistici. L’obiettivo è quello di incrementare gli spazi di lettura e avere libri consultabili dagli studenti in orari più ampi rispetto a quelli attuali. Inoltre, sono previsti spazi di svago per far stare insieme gli studenti senza uscire dall’Università: nel progetto c’è un caffè letterario pensato come luogo anche per piccoli eventi che si trova al piano terra e si affaccia su piazza Garibaldi.

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