Micheal O’Leary di Ryanair taglia i voli per la Spagna e si scontra col governo Sanchez

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Attesi per quest’estate tagli agli aeroporti minori in Spagna. Da alcuni scali, la compagnia low cost irlandese si ritirerà definitivamente

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Il colosso europeo del low-cost Ryanair ha tagliato centinaia di voli in partenza dalla Spagna programmati per il 2025.

In sette aeroporti il vettore irlandese rimodulerà i suoi servizi. In alcuni casi saranno tagliati “solo” il cinque percento dei biglietti, in altri la compagnia se ne andrà.

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Ryanair ha tagliato 800mila posti dal mercato spagnolo, pari al 18 percento di quelli disponibili. Dodici rotte saranno del tutto soppresse.

La compagnia aerea afferma che ciò è dovuto alle tariffe imposte dall’ente aeroportuale statale Aena, che considera “eccessive”. Tuttavia, Aena ha accusato il vettore aereo irlandese di “ricatto” e ha suggerito che Ryanair stia cercando di non pagare più tasse per i suoi servizi.

“Purtroppo questo è il modus operandi di Ryanair”, afferma Maurici Lucena, presidente di Aena. “In molti Paesi europei lo vediamo da anni: minacce, mezze verità, bugie. Nel caso della Spagna, credo che oggi abbiano passato il Rubicone del rispetto, della buona fede e della più elementare cortesia istituzionale”.

Il botta e risposta fra Micheal O’Leary e la Spagna

Mercoledì scorso, l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary ha scatenato un’altra polemica, l’ultima di una lunga serie.

Nel novembre 2024, il governo spagnolo ha multato cinque compagnie aeree per “pratiche scorrette”. Fra le azioni sanzionate ci sono i sovrapprezzi sui bagaglio a mano. Ryanair è stata colpita dalla multa più alta, pari a 107,8 milioni di euro.

Così, in conferenza stampa a Bruxelles, O’Leary ha insultato il ministro spagnolo per i diritti dei consumatori Pablo Bustinduy. Lo ha definito “comunista pazzo”, che penalizza le compagnie aeree che “sono così costrette a limitare i bagagli a mano”.

Bustinduy ha risposto al sito di notizie The Local che “nessuna pressione, nessun ricatto e nessun insulto” impedirà a lui di “difendere i consumatori del Paese al di sopra delle multinazionali e dei super ricchi, per quanto potenti possano essere”.

Quali aeroporti lascerà Ryanair ?

Sono soprattutto gli scali regionali spagnoli a perdere parte o tutti i voli provvisti da Ryanair.

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I più colpiti sono Jerez e Valladolid, che la compagnia aerea economica abbandonerà completamente.

Secondo Aena, a Valladolid rimarrà un solo vettore commerciale dopo l’uscita di Ryanair: Binter Canarias, con un volo bisettimanale per Gran Canaria.

A Jerez andrà meglio, con le compagnie Binter, Air Nostrum e Vueling che lo collegheranno a Madrid, Barcellona, Maiorca, Tenerife e Gran Canaria.

Ridimensionamento enorme per Vigo, che vedrà un calo del traffico aereo del 61 percento.

A Santiago, Ryanair rimuoverà un aeromobile dalla sua base con un calo della capacità del 28 percento. Anche gli scali di Saragozza, Asturie e Santander perderanno alcuni voli Ryanair.

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“Le tasse aeroportuali eccessive di Aena e la mancanza di incentivi alla crescita continuano a penalizzare gli scali regionali spagnoli “, afferma Eddie Wilson, Ceo di Ryanair.

“Il rifiuto di Aena di incentivare le compagnie aeree negli aeroporti minori ha costretto Ryanair a riallocare mezzi e servizi verso mercati più competitivi“, aggiunge Wilson.

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Per quali tasse Ryanair non è soddisfatta?

Aena respinge l’accusa secondo cui non sta incentivando le compagnie aeree a utilizzare gli aeroporti regionali. Alla fine di ottobre 2024, l’ente ha approvato iniziative per la crescita dei suoi 17 scali più piccoli.

Ha inoltre proposto un calo notevole sulle tariffe aeroportuali per i voli che riescono a ottenere buoni risultati negli scali meno frequentati.

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Aena afferma che il prezzo medio pagato dalle compagnie aeree per i servizi aeroportuali nel 2025 resterà stabile a 10,35 euro per passeggero, la stessa del 2024.

“Aena invita cordialmente Ryanair ad abbandonare la sua strategia commerciale e di comunicazione aggressiva e minacciosa, nota da tempo”, afferma il gestore del traffico aereo. Che poi aggiunge: “è molto difficile non interpretare questo gesto come un tentativo di ricatto nei confronti di Aena, della regione e del pubblico spagnolo“.

L’Aena ostacola la crescita?

Aena afferma che le sue tariffe sono tra le più basse d’Europa, anche se Ryanair sostiene che non è vero.

L’inflazione ha reso tutto più costoso, e l’aviazione non fa eccezione. Dal carburante al personale, dalle forniture ai servizi, tutto è più caro rispetto al passato e le compagnie aeree lo hanno subito scaricato sui passeggeri.

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L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (Iata) afferma che i costi per un volo aumenteranno del 16 percento nel 2024 rispetto al 2019. Ma l’Airports Council International (Aci) ipotizza uno scenario anche peggiore, con una crescita del 38 percento.

Le tasse aeroportuali invece sono cresciute, ma non così tanto: secondo l’aci, quelle in Europa sono aumentate “solo” del 13,6 percento nel 2024, molto al di sotto delle nuove spese che gli scali stanno affrontando.

Molti aeroporti non hanno ancora adeguato le tasse all’inflazione“, afferma Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe. “Le autorità di regolamentazione non tengono conto dell’aumento dei costi e di come l’accumulo di debito dopo il Covid abbia danneggiato le loro capacità di investimento”.

Le accuse di Ryanair all’ente del trasporto aereo spagnolo

Ryanair però ha puntato il dito contro l’Aena per aver aumentato le tasse del 4,09 percento nel 2024, nonostante l’impegno preso dal Governo nel 2021 di non aumentare fino al 2026 le tariffe aeroportuali.

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Nel 2023 la Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (Cnmc) ha approvato l’aumento, ovvero il 0,40 euro in più per passeggero. L’Aena ha nuovamente proposto un aumento per il 2025, che avrebbe aumentato di altri cinque centesimi il costo per le compagnie aeree, ma la Cnmc si è rifiutata di procedere.

Ryanair afferma che la troppa pressione fiscale da parte della Spagna lo abbia portato alle ultime mosse, ma la spiegazione sembra poco plausibile.

I risultati di Ryanair in Spagna

Durante il 2024, Ryanair ha aumentato la sua attività negli aeroporti spagnoli dell’8,7 percento. Per il 2025, nonostante i tagli previsti dalla compagnia, il numero di voli dal Paese iberico aumenterà del cinque percento.

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“Sono sorpreso che O’Leary metta in dubbio la redditività di queste rotte“, afferma Lucena. E spiega che i voli di Ryanair dagli aeroporti regionali sono stati pieni, persino più di quelli delle grandi città.

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Ryanair continua a crescere negli aeroporti spagnoli più grandi e più turistici. Che però sono proprio quelli che non beneficiano degli sgravi che hanno gli scali più piccoli.

“In realtà, ciò che Ryanair ha annunciato è che ritirerà una percentuale molto piccola, in termini relativi, dei suoi servizi totali”, afferma Lucena. “Gli 800mila posti annunciati sono solo l’1,2 percento dei passeggeri del 2024“.

Lucena si spinge addirittura a dire che, secondo la legge spagnola, le mosse di Ryanair potrebbero essere considerate illegali. “Insomma, è tutto piuttosto spiacevole”, conclude.



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