Il tema della rottamazione delle cartelle esattoriali continua a dividere il dibattito pubblico e politico. Secondo un recente sondaggio, il 97% dei contribuenti ritiene che una nuova definizione agevolata sarebbe una soluzione efficace per alleggerire il peso fiscale e garantire nuove entrate allo Stato.
Nel Decreto Milleproroghe 2025, la tanto attesa rottamazione quinquies è stata esclusa, mentre resta aperta la possibilità di una riapertura della rottamazione quater per chi non ha rispettato le scadenze di pagamento precedenti. Se approvata, questa misura potrebbe entrare in vigore già dall’estate.
Vediamo cosa cambia, chi può beneficiarne e quali sono le prospettive future.
Rottamazione quinquies: perché è stata esclusa dal Milleproroghe?
Negli ultimi mesi, si è parlato molto di una possibile rottamazione quinquies, che avrebbe permesso ai contribuenti di rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali fino a 120 rate (dilazionate su 10 anni).
Questa proposta, avanzata dall’onorevole Alberto Gusmeroli lo scorso novembre, aveva l’obiettivo di:
- Garantire un pagamento più sostenibile per i contribuenti in difficoltà economica
- Incrementare le entrate dello Stato, riducendo i contenziosi fiscali
- Consentire un recupero graduale dei debiti pregressi, evitando blocchi e sanzioni immediate
Tuttavia, la misura non è stata ammessa all’interno del DL Milleproroghe 2025, lasciando molti contribuenti senza una nuova opportunità di regolarizzazione fiscale.
C’è ancora speranza: riapertura della rottamazione quater
Sebbene la rottamazione quinquies sia stata accantonata, una nuova opportunità potrebbe arrivare con la riapertura della rottamazione quater, introdotta nella precedente tregua fiscale del 2023.
Chi potrà accedere alla riapertura?
La riapertura della rottamazione quater potrebbe interessare:
✅ Chi non ha rispettato le rate del precedente piano di definizione agevolata
✅ Chi non ha potuto aderire alla rottamazione 2023 e ora cerca una nuova possibilità di regolarizzazione
✅ Chi ha debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione e desidera mettersi in regola senza sanzioni e interessi
Se approvata, questa misura permetterà di regolarizzare le pendenze fiscali a partire dall’estate 2025.
Perché una nuova sanatoria fiscale è così richiesta?
Secondo il 97% dei contribuenti che hanno partecipato al sondaggio, una nuova definizione agevolata delle cartelle sarebbe un’opzione necessaria per diversi motivi:
- Difficoltà economiche diffuse, aggravate dal periodo post-pandemia
- Impossibilità di saldare le rate precedenti, con il rischio di perdere l’agevolazione già ottenuta
- Necessità di dare respiro alle famiglie e alle imprese, colpite dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita
Nonostante il forte consenso popolare, il Governo sembra intenzionato a procedere solo con la riapertura della rottamazione quater, escludendo nuove forme di condono o di definizione agevolata.
Quando potrebbe entrare in vigore la riapertura della rottamazione quater?
Se approvata, la misura potrebbe entrare in vigore a partire dall’estate 2025, permettendo ai contribuenti di:
- Rientrare nel piano di rateizzazione senza perdere i benefici
- Mettersi in regola senza incorrere in sanzioni e interessi aggiuntivi
- Saldare i debiti in maniera più agevole, evitando azioni esecutive dell’Agenzia delle Entrate
Il calendario esatto dipenderà dall’iter di conversione del Milleproroghe, che dovrà passare al voto del Senato l’11 febbraio, per poi arrivare alla Camera ed essere approvato entro la fine del mese.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi per la rottamazione
L’attesa per una nuova rottamazione quinquies sembra ormai sfumata, ma la riapertura della rottamazione quater potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per migliaia di contribuenti.
Chi ha cartelle esattoriali non saldate dovrebbe tenere d’occhio i prossimi sviluppi normativi e valutare le opzioni disponibili per mettersi in regola. Nel frattempo, il dibattito politico sul tema resta aperto, con la possibilità che in futuro vengano introdotte ulteriori misure di agevolazione fiscale.
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