01 Febbraio 2025
Nella prima giornata dei Tricolori U20 e U23 lo sprinter si migliora e vince i 60, Bertello scende a 7.36. La marciatrice Gabriele avvicina il record della Sidoti nei 3000, Disabato sfiora quello dei 5000
Lo sprint di Bandaogo, la marcia di Gabriele e Disabato, i giovani che scalpitano per diventare grandi. Al PalaCasali di Ancona è una prima giornata divertente ai Campionati Italiani Juniores e Promesse. L’acuto nella velocità è quello di Yassin Bandaogo che conquista la finale dei 60 metri U23 con il primato personale di 6.63, a tre centesimi dallo standard per gli Europei indoor di Apeldoorn (Olanda, 6-9 marzo) e a cinque centesimi dalla migliore prestazione italiana U23 di Filippo Tortu. Tra le donne cresce Gaya Bertello, al successo con 7.36, mentre tra le U20 la vittoria è per Alice Pagliarini in 7.40 e al maschile per Daniele Orlando in 6.77. Day-1 molto favorevole per i marciatori: in evidenza soprattutto la promessa Giulia Gabriele (12:27.95 nei 3000 di marcia), a un paio di secondi dal primato U23 dell’indimenticabile Anna Rita Sidoti datato 1991 (12:25.54), e lo junior Giuseppe Disabato che con 19:26.70 nei 5000 sfiora il record U20 di Giorgio Rubino (19:26.51) del 2005. Nei salti, 4,40 per l’astista Great Nnachi, 2,20 per Matteo Sioli nell’alto. Domenica la seconda giornata con altri 30 titoli in palio.
SPRINT – È la quarta stagione consecutiva con il trionfo di Yassin Bandaogo (Fiamme Oro) nei 60 metri: due volte da junior, due volte da promessa. Però così veloce, il 21enne vicentino, non aveva mai corso. Toglie due centesimi al recente 6.65 del Memorial Giovannini e timbra il risultato del giorno, in una gara che, in corso d’opera, aveva perso due dei protagonisti più attesi: Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino), regolarmente confermato alla vigilia ma assente dai blocchi in batteria, e Eduardo Longobardi (Fiamme Gialle) frenato da un problema fisico dopo il primo round concluso con il miglior tempo di 6.74. In ogni caso Bandaogo legittima la vittoria con un tempo di valore e si lascia alle spalle Junior Tardioli (Studentesca Milardi Rieti, 6.70) e Andrea Bernardi (Atl. Riccardi Milano 1946) terzo con 6.74. Tra le donne, la sorpresa del giorno è Gaya Bertello (Polisport. Novatletica Chieri), non tanto per il successo, quanto per il progresso cronometrico, da 7.48 all’interessante 7.36 della finale, dopo essersi già migliorata in batteria con 7.37. Podio anche per Camilla Duri (Studentesca Milardi Rieti) con 7.46 e Ilaria Contran (Safatletica Piemonte) con 7.53. Capitolo juniores. Alice Pagliarini (Fiamme Gialle) corre batteria e finale in fotocopia con il crono di 7.40 e si assicura il titolo davanti alla coppia di velociste della Studentesca Milardi Rieti, Ginevra Baglioni (7.52) e Virginia Capasso (7.59). La gara maschile ‘chiama’ Daniele Orlando (Atl. Agropoli) come re dello sprint U20 con il personale di 6.77 davanti a Matteo Bazzani (Athletic Club ’96 Alperia, 6.82) e Francesco Martino (Cus Pro Patria Milano, 6.89).
MARCIA – Soltanto la compianta Anna Rita Sidoti, di cui quest’anno a maggio ricorreranno i dieci anni dalla scomparsa, ha fatto meglio di Giulia Gabriele tra le under 23 italiane nei 3000 di marcia. La giovane romana delle Fiamme Gialle firma la seconda prestazione italiana con 12:27.95 (passaggi 4:13.2 ai 1000, 8:21.5 ai 2000) a poco più di due secondi dal 12:25.54 che la campionessa siciliana sfoggiò a Genova nel 1991. Primato personale anche per Michelle Cantò (Atl. Gran Sasso Teramo) seconda con 12:54.69 e Martina Sciannamea (Polisport. Tethys Chieti) terza con 13:13:38. Cresce, e sfiora il record, anche Giuseppe Disabato (Fiamme Gialle) nei 5000 maschili juniores, a un soffio dal 19:26.51 di Giorgio Rubino del 2005: il pugliese bronzo mondiale U20 scende a 19:26.70 (passaggi: 4:00.1, 7:54.4, 11:45.1, 15:36.6) e conferma la maglia tricolore. Sul podio c’è pure l’oro europeo U18 Alessio Coppola (Trieste Atletica) con 20:23.92, Omar Moretti (Atl. Livorno) terzo con 20:51.89. Nessun problema tra le juniores (3000 metri) per la campionessa europea U18 Serena Di Fabio (Polisport. Tethys Chieti) che lancia l’assalto al suo primato U20 con un primo chilometro da 4:11.5, ritmo che però non riesce a mantenere costante fino al termine, pur chiudendo sotto i tredici minuti in 12:59.24, davanti ad Elisa Marini (Cus Macerata, 13:41.39) e Francesca Buselli (La Fratellanza 1874 Modena, 13:47.00). Al maschile, cambia la distanza ma non il verdetto tricolore: nei 5000 di marcia Diego Giampaolo (Fiamme Gialle) è ancora campione italiano U23 a sei giorni dal titolo conquistato nella 35 km di Acquaviva delle Fonti. Oggi primeggia con il personale di 19:36.72 dopo un duello con Nicola Lomuscio (Avis Barletta) in parte vanificato, per il pugliese, dalla sosta di trenta secondi in penalty zone. Lomuscio è comunque secondo (20:07.55), terzo Andrea Di Carlo (Studentesca Milardi Rieti) con 20:43.01.
SALTI – Great Nnachi (Carabinieri) a segno nell’asta U23: per la piemontese un incoraggiante 4,40 alla prima prova, un salto che lascia intravedere la possibilità di oltrepassare anche 4,50, misura che almeno per oggi resta tabù (tre errori). Le fanno compagnia nella foto-ricordo Vittoria Radaelli (Osa Saronno, 3,90) e Maria Vittoria Ripamonti (Atl. Vigevano, 3,80). Tutto come da copione nell’alto: l’argento mondiale U20 Matteo Sioli (Euroatletica 2002), al primo anno nella categoria promesse, indossa subito la maglia più ambita, quella con il verde, il bianco e il rosso. Al lombardo basta un 2,20 alla prima prova per chiudere i conti, poi però non riesce a superare il 2,23 trovato invece due sabati fa sulla stessa pedana. Bravo Federico Celebrin (Trevisatletica) a 2,18 per la seconda piazza, terzo Andrea Magnano (Milone Siracusa) con 2,12. Nel lungo U20 atterra oltre i sei metri e si migliora di due centimetri Elisa Valenti (Atl. Siracusa), bel prospetto dei salti che già nella scorsa stagione è salita sul podio agli Europei U18 ma nel triplo (è iscritta domani nell’hop-step-jump): 6,06 per la siciliana che precede Mah Seye (Francesco Francia, 5,90) e Jackline Ugboma (Atl. San Bonifacio-Valdalpone, 5,74). Il maggiore dei fratelli Inzoli è il nuovo campione italiano U23 del lungo: Francesco, portacolori delle Fiamme Gialle, incrementa il personal best fino a 7,69, dieci centimetri in più di David Gauze (Ga Aristide Coin, 7,59) e undici di vantaggio su Samuele Baldi (Libertas Unicusano Livorno, 7,58). Il lungo promesse femminile sorride invece a Giulia Riccardi (Gs Trilacum): cinque centimetri di miglioramento fino a 6,27 e primo posto davanti a Stella Agostini (Assindustria Sport) e Federica Palazzo (Giovani Atleti Bari 1969) rispettivamente con 6,13 e 6,06. Lungo junior uomini a Giacomo Rottin (Atl-etica San Vendemiano, 7,42), precedendo Rocco Martinelli (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 7,33) e Nicholas Gavagni (Atl. Firenze Marathon, 7,26). È di Eleonora Viti (Polisport. Triveneto Trieste) il titolo dell’alto juniores con il progresso a 1,74, due centimetri più in su di Francesca Leccis (Atl. Mineraria Carbonia) e Lucia Mazzer (Atl-etica San Vendemiano) entrambe a 1,72. Nell’asta juniores è determinante un errore a misure ‘basse’ di Leonardo Bigotto (Trevisatletica) che lascia una ‘x’ a 4,62: il resto del percorso è identico a quello di Leonardo Scalon (Battaglio Cus Torino), entrambi a 4,82 e 4,92 alla prima, entrambi con tre nulli a 5,02, ed è proprio Scalon a festeggiare. Terzo Jacopo Libertino (Atl. Canavesana, 4,72).
1500 – Simone Valduga (Aeronautica) lancia la volata sulla campana dell’ultimo giro e diventa imprendibile per tutti: è la ‘chiave’ della gara under 23 dei 1500 metri, dominata dal trentino in 3:53.01. In zona medaglie anche Kevin Lodi (Ga Bassano 1948) secondo con 3:53.55, terzo Matteo Bardea (Atl. Valle Brembana, 3:53.78). Sorpasso nella curva finale per i 1500 promesse al femminile, decisamente tattici: la neo campionessa italiana Valeria Minati (Quercia Dao Conad, 4:45.74) riprende Melissa Fracassini (Atl. Arcs Cus Perugia, 4:46.46), superata sul traguardo anche da Giorgia Prazza (Cus Catania) seconda in 4:46.45. Tra le junior, il cambio di passo di Lorenza De Noni (Atl. Silca Conegliano, 4:29.84) nel giro conclusivo è determinante per indirizzare la gara verso il Veneto: è doppietta per la Silca Conegliano grazie al secondo posto di Melania Rebuli (4:32.08), terza Sofia Sidenius (Bracco Atletica) con 4:32.08. Al maschile Alessandro Casoni (Calcestruzzi Corradini Excelsior) apre il gas nel rettilineo finale (3:56.63) e si libera di Riccardo Andreatta (Atl. Rotaliana, 3:57.73) e Riccardo Ambrosio (Varese Atletica, 3:58.67).
PESO – Come nel 2024, i campioni promesse del peso sono Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano) e Anna Musci (Alteratletica Locorotondo). Il lombardo si impone con 16,39 su Andrea Crestani (Atl. Vicentina, 15,62) e Gianmarco Difilippo (Studentesca Rieti Milardi, 15,07), la pugliese si ripete con 15,27 meglio del 14,05 di Vivian Osagie (Self Atl. Montanari Gruzza) e del 13,99 di Benedetta Benedetti (Esercito).
DIRETTA STREAMING – I Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor saranno trasmessi in diretta streaming sabato 1° e domenica 2 febbraio su www.atleticaitaliana.tv dalle ore 9 e sull’app Sportface TV disponibile in tutti gli store digitali.
naz.orl.
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