Allegrini, Felluga e Talosa, avanzano le nuove generazioni delle dinastie di viticoltori, eredi e custodi di gemme enologiche di famiglia – Foto 1 di 3

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Avanzano le nuove generazioni delle dinastie di viticoltori, eredi e custodi di gemme enologiche di famiglia ma anche innovatori, votati ad ottenere il meglio dell’eccellenza nel mondo del vino contemporaneo, appassionati sia della parte tecnica sia spesso virtuosi su tematiche di sostenibilità e di salvaguardia ambientale.

Certo, l’obiettivo è sempre quello di ampliare la propria offerta di vini o quantomeno produrre e valorizzare i prodotti alla loro massima espressione.

Nel percorrere l’affascinante viaggio, si comincia dalle peculiarità del territorio e da quel rapporto speciale che è da sempre esistito tra uomo, uva e ambiente, un savoir-faire che, specialmente oggi, è indispensabile tutelare.

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Il processo graduale del prendere le redini dell’azienda di famiglia e di adottare cambiamenti e tecniche reattive e di precisione passa attraverso una profonda immersione – e un innamoramento – nella cultura e coltura del vino, nella sua storia locale e nelle tradizioni.

Ed ecco che anche tra i giovanissimi regna coerenza, perché ogni realtà ha le proprie caratteristiche da raccontare, così come una peculiarità di suoli e di climi, di piante e di grappoli, una specifica complessità negli interi processi, dalla vigna alla bottiglia.

I nuovi attori del panorama enologico sono attenti alle ricerche scientifiche e alle ultime avanguardie tecnologiche, spesso utili o addirittura cruciali nell’affrontare le diverse sfide di qualità e resilienza.

La combinazione del vino con l’ospitalità e la gastronomia sono un’altra importante scelta a completare un’offerta entusiasta e solida che accompagna gli appassionati di etichette da ognuna di queste realtà imprenditoriali.

Le diverse realtà vitivinicole della famiglia Allegrini, attualmente di proprietà dei fratelli Francesco, Giovanni, Matteo e della cugina Silvia, eredi di una tradizione centenaria, fanno capo ad Allegrini Wine Distribution, nata nel 2024, ramo d’azienda di AW Allegrini Wines dedicato alla distribuzione in Italia di realtà vitivinicole affini per filosofia e rispetto della tradizione, sia italiane che straniere.

In portfolio uno spazio di rilievo è occupato da Corte Giara, la linea creata nel 1989 dalla famiglia Allegrini e dedicata ai vini che interpretano territorio e trend di consumo con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Dopo il debutto a Vinitaly 2024, il ramo d’azienda di Allegrini Wines dedicato alla distribuzione amplia la propria offerta con delle piccole gemme dell’enologia francese, segmento sviluppato da Matteo Allegrini che, studente di enologia in Francia, entra in contatto con piccoli vigneron francesi che sposano i valori di Allegrini, quali la famiglia e l’attenzione alle nuove generazioni, portatrici di innovazione nelle aziende.

Questi rapporti di stima e amicizia sono sfociati poi in rapporti commerciali che oggi permettono di avere in Italia piccoli, ma interessanti brand dalle più importanti zone francesi.

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A esempio, David Moret, griffe nota per la produzione di bianchi di pregio in Borgogna, è un nuovo brand distribuito per la prima volta in Italia dalla fine del 2024, insieme ad altri (Jacques Picard, Domaine du Couvent, Domaine La Meulière) e nomi di zone d’eccellenza della regione, dal Meursault al Puligny-Montrachet cru Les Folatières, dallo Chassagne-Montrachet fino all’iconico Corton-Charlemagne.

Il lavoro di scouting e crescita della distribuzione viene portato avanti con l’obiettivo di creare un portfolio in cui dominano il concetto di terroir e la ricerca della massima espressività di quel rapporto tra uomo e nataura che è sempre stato centrale per la produzione dei vini Allegrini doc di Valpolicella.

“Siamo fieri di potere essere i primi in Italia – dichiara Oscar Lanciani, direttore vendite Italia di Allegrini Wines – a rappresentare queste piccole maison, ognuna con le proprie caratteristiche da raccontare. Le sorprese non sono finite: andremo ad ampliare il nostro portfolio con altre collaborazioni importanti per dare alla nostra rete vendita e ai nostri clienti il meglio dell’eccellenza enologica europea”.

Ilaria Felluga, sesta generazione della omonima etichetta con il Leone, un rimando al millennio della Repubblica di Venezia, studia enologia dopo esperienze all’estero ed è ora sueppur giovanissima a capo di Russiz Superiore, nome di cantina e di luogo (significa terra alta), in collaborazione con il Gruppo Tommasi, pionieri nella Valpolicella e viticultori dal 1902, a supporto della distribuzione, fiere, eventi e marketing.

Il primo mercato è l’Italia di questi vini freschi e verticali che possiedono però anche un discreto potere di invecchiamento, fra i quali Co Visore, una ribolla gialla friulana frutto di passione, esperienza e lungimiranza, poiché la dinastia Felluga risale a più di 150 anni fa.

DaMichele Felluga che, nella seconda metà del XIX secolo, iniziò a produrre vino, a suo figlio Marco che già diede prova di come l’enologia fosse parte del dna della famiglia, proseguito da suo figlio Giovanni, grazie anche all’acquisizione della Tenuta Russiz Superiore: Cru di Marco Felluga.

È seguendo i principi della famiglia che Roberto Felluga ha deciso di produrre vini bianchi che possano essere apprezzati sia da giovani che dopo alcuni anni di invecchiamento in bottiglia, quando hanno sviluppato inaspettate note di frutta matura bilanciate da un’interessantissima complessità minerale.

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Le due Tenute sono rinomate anche per i rossi equilibrati e di struttura unica, cosa che la figlia di Roberto, Ilaria Felluga, ha studiato nei dettagli del territorio, dei suoi svariati microclimi e numerose tipologie di viti, sia autoctone che internazionali.

In un terreno unico dalle origini ancenstrali (si parla di ben 100 milioni di anni fa), caratterizzato dalla presenza di strati alternati di marne ed arenarie che preservano alle piante di vite il giusto apporto idrico.

All’interno del Consorzio del Collio, una delle prime associazioni di produttori vitivinicoli a vedere la luce in Italia, l’azienda Marco Felluga e l’azienda Russiz Superiore si distinguono per le scelte virtuose in vigna ed in cantina, circondati anche da una eccellente produzione di olio extravergine di oliva.

Si organizzano visite guidate in cantina e degustazioni dei vini delle due realtà, abbinati alle delizie della gastronomia locale e tra i verdi filari si scorge inoltre il Relais Russiz Superiore, elegante dimora dove gli alloggi portano i nomi di alcuni dei vini più prestigiosi.

Dal 1972, Talosa è stata fra le prime aziende a produrre Vino Nobile di qualità nel cuore culturale di Montepulciano, in Toscana, portata a nuovo splendore da Edoardo Mottini Jacorossi e famiglia.

Le viti di Talosa si estendono lungo trentatrè ettari di vigneto, in una tra le più suggestive e scenografiche zone del Cru territoriale, in località Pietrose, a quattrocento metri sul livello del mare.

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I vini prodotti, la cui qualità rispecchia fedelmente il territorio d’origine, sono il Sangiovese, elegante, austero e inscalfibile al passare del tempo, il Guyot dai lunghi affinamenti, il Pietrose (con uve Merlot in purezza) e due vini blend, il Chianti Colli Senesi e il Rosso di Montepulciano (da uve Sangiovese, Merlot e Canaiolo), incluso un Vin Santo in blend di uve a bacca bianca (Trebbiano, Malvasia e Grechetto).

La maturazione è una fase delicata, che avviene nel rispetto delle peculiarità: le uve Merlot provenienti da terreni argillosi maturano due anni in tonneaux, mentre per le uve cresciute in aree sabbiose vengono preferite le barrique nuove, entrambe seguite, in ultimo, da un lungo affinamento in bottiglia.

Talosa lavora in biologico e con un impegno attivo sul benessere sociale e sulla protezione dell’ambiente, secondo i principi posti dal codice etico di Equalitas. I progressi in questa direzione si possono gustare dal vivo, grazie all’offerta enoturistica in via di potenziamento, un vero e proprio invito nelle terre toscane.

Ad accogliere gli ospiti, la cantina storica in un palazzo del 1500 con sala degustazione, custode di un patrimonio di inestimabile valore di origini etrusche e romane. Le gallerie, interamente costruite a mattoni, a quindici metri sottoterra, si alternano in susseguirsi di volte e nicchie dove trovano posto le botti e le preziose bottiglie.

In mezzo ai vigneti di Fattoria Talosa sorgono due residenze toscane, una recentemente ristrutturata Villa Talosa e l’altra in rifacimento, con piscina panoramica sulla vallata e sul borgo, respirando appieno il profumo della campagna toscana.

Michele Merola, enologo di Talosa, è l’uomo che risolve le sfide della mutevolezza climatica, il calore estremo e la siccità delle ultime estati, che hanno messo a dura prova i vigneti.

La tenacia e l’innovazione hanno giocato un ruolo cruciale anche sul controllo delle patologie monitorate dall’attento studio e approccio agronomico, essenziale per garantire che ogni annata rifletta la qualità e la complessità che ci si aspetta dal Vino Nobile di Montepulciano. 

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