Da mercoledì 12 febbraio, riprendono a Palazzo Spinola gli incontri dedicati al patrimonio grafico conservato nel museo, ancora poco noto ma estremamente ricco e variegato.
In particolare, questo nuovo ciclo permetterà di mettere in evidenza diversi disegni entrati a far parte della collezione della Galleria Nazionale della Liguria nel corso degli anni, preziose testimonianze per la conoscenza dell’arte e la storia del collezionismo a Genova e in Liguria.
Si partirà dal disegno di Carlo Maratti con Il Tempio della Virtù della fine del Seicento, fino ad arrivare agli studi progettuali di Carlo Scarpa per la Tomba Galli di Genova Nervi della metà del Novecento, passando dai bozzetti per affreschi e dipinti di Domenico Vaccaro, Francesco Campora e Sebastiano Galeotti.
Ingresso gratuito. Prenotazione fortemente consigliata scrivendo a: palazzospinola@cultura.gov.it
mercoledì 12 febbraio 2025 | ore 16.00
Le muse, il pittore e il marchese. Il Tempio della Virtù e altri disegni maratteschi per la Galleria Nazionale della Liguria.
a cura di Anna Manzitti, Matteo Moretti
Il disegno si riferisce a un noto dipinto, oggi conservato in Gran Bretagna, in cui Carlo Maratti, celebre esponente del barocco romano, si autoritrae nell’atto di eseguire l’effigie del nobile Nicolò Maria Pallavicino. Quest’ultimo, ricco banchiere genovese stabilitosi a Roma, è rappresentato mentre sta entrando in Arcadia, accolto da Apollo e atteso dalle personificazioni delle Virtù. In questo modo, il committente voleva celebrare la propria nomina ad Accademico d’onore nella prestigiosa Accademia di San Luca, storica istituzione artistica. Egli era il cugino dei Pallavicino proprietari del Palazzo alla fine del Seicento, ai quali il disegno apparteneva. Documentato dalle fonti in questo edificio, nell’Ottocento venne venduto, ma l’acquisto del foglio da parte dello Stato nel 2000 ha permesso di esporlo nuovamente nella dimora dove storicamente si trovava.
mercoledì 26 febbraio 2025 | ore 16.00
Un soffitto da dio! Disegni preparatori di Sebastiano Galeotti per un salotto di Palazzo Spinola.
a cura di Valentina Fiore, Farida Simonetti
Tra le acquisizioni grafiche per la Galleria Nazionale della Liguria, alcune presentano un legame fortissimo con la collezione storica. È il caso dei due disegni che Sebastiano Galeotti realizzò come studi preparatori per l’affresco con il Convito degli dei per le nozze di Amore e Psiche, che vivacizza e impreziosisce il soffitto di una dei salotti più scenografici del secondo piano nobile. L’incontro verterà da un lato sui due fogli e sul loro ruolo nell’ideazione della composizione, uno incentrato sulla singola figura di Pan, l’altro raffigurante una maggiore porzione della scena complessiva con il gruppo di Ercole ed Ebe, dall’altro sarà occasione per approfondire la straordinaria personalità della committente, Maddalena Doria Spinola. Figura chiave nella storia del palazzo e della quadreria, la nobildonna si rivolse al piacentino Galeotti per celebrare il matrimonio del figlio primogenito nell’ambito di un ampio restyling dell’intero piano, tra rispetto per il passato e proiezione verso la modernità. Dotata di buon gusto e di un patrimonio non indifferente, Maddalena riprogettò diversi ambienti della dimora conferendo il suo tocco personale dagli arredi, agli affreschi, alla disposizione dei dipinti.
mercoledì 12 marzo 2025, ore 16.00
Un restauro felice. Il disegno del Martirio di santa Caterina di Domenico Vaccaro.
a cura di Alice Ferroni, Marco Casamurata
Talvolta capita la rara fortuna di poter esporre sia il disegno preparatorio sia il bozzetto propedeutici a un’opera. Nella Galleria Nazionale della Liguria questo capita per il Martirio di santa Caterina del napoletano Domenico Vaccaro. Benché non sia ancora stato rintracciato il dipinto finale a cui entrambe le prove si riferiscono, è interessante immergersi nel lungo processo ideativo che porta un artista a studiare composizioni ampie e con molti personaggi, come avviene in questo caso. Sia il bozzetto sia il disegno sembrano da collocarsi alla fine di questo percorso per il grado di finitezza. La conversazione sarà mirata ad approfondire la personalità di questo pittore e a presentare gli esiti di un restauro che ha permesso di comprendere un po’ meglio il modus operandi di Vaccaro, intervento reso ancor più stimolante in quanto dell’artista partenopeo sono rimasti pochissimi disegni.
mercoledì 26 marzo 2025, ore 16.00
Il Tempo e la Fama tra le Allegorie delle Arti. Cultura ed eleganza nell’attività genovese di Francesco Campora.
a cura di Sara Rulli, Giorgio Dellacasa
Secondo Vasari il disegno è da considerarsi la prima arte, poiché da essa dipendono tutte le altre. Il disegno di Campora acquisito dalla Galleria Nazionale della Liguria ne è in parte la conferma poiché consiste nel progetto di decorazione di un soffitto, in parte dipinto e in parte ornato a stucco. Se da un lato il foglio documenta quindi la longevità della fortuna incontrata a Genova dalla grande decorazione architettonica, dall’altro si collega al tema delle ricostruzioni post-belliche, giacchè il palazzo che originariamente ospitava l’affresco di cui il disegno oggetto dell’approfondimento è preparatorio è stato ampiamente danneggiato durante l’ultimo conflitto mondiale. La decorazione con il Tempo e la Fama tra le Allegorie delle Arti, oggi nell’atrio di Palazzo Lauro, è quanto rimane del palazzo Grimaldi Lomellino di via San Luca, distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale. L’incontro offrirà l’occasione per riscoprire questa dimora oggi perduta, a due passi da Palazzo Spinola e nel cuore del quartiere in cui Spinola e Grimaldi si alternavano nelle proprietà immobiliari.
mercoledì 9 aprile 2025, ore 16.00
L’amore oltre la vita. I disegni progettuali di Carlo Scarpa per la tomba Galli.
a cura di Sara Rulli, Caterina Olcese Spingardi
Tra le più recenti acquisizioni grafiche della Galleria Nazionale della Liguria, resa possibile grazie a una generosa donazione, compare un nutrito nucleo di disegni che si riferiscono alla tomba progettata da Carlo Scarpa nel piccolo ma scenografico cimitero di Sant’Ilario come ultima dimora di Antonio Galli, scomparso prematuramente. I numerosi fogli sono una preziosa testimonianza delle varie fasi ideative che hanno portato il celebre architetto a realizzare una tomba molto essenziale nelle forme, ma ricca di significati e simbologie condivise drammaticamente con i genitori del defunto, Corrado Galli e Angela Dossena. L’incontro sarà incentrato anche su queste due sfortunate figure, sulla madre in particolare che si distinse nel panorama culturale italiano nella letteratura per l’infanzia. Sarà inoltre l’occasione per ribadire una volta di più il ruolo cruciale dei cimiteri genovesi nella storia della società, della scultura e dell’architettura, come luoghi che non solo custodiscono le spoglie dei cari perduti ma che sono anche intimi e suggestivi scrigni della memoria.
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