Il nuovo quartiere nel bosco degli studenti

GROSSETO. Un bosco urbano che renda verde la zona di via Alberto Sordi e che serva anche da barriera rispetto alla ferrovia. È uno degli aspetti valutati e previsti da Ricasoli Green Immobiliare srl di Grosseto, capitanata dal commercialista Federico Moscatelli che a novembre dell’anno scorso ha ottenuto il via libera dal Comune alla realizzazione di un nuovo quartiere in quella che diventerà la periferia elegante di Grosseto. 

Una periferia dov’è prevista appunto una fascia verde che corra lungo il lato sinistro, quello della ferrovia tirrenica e che faccia da barriera per il rumore. Oltre che da zona verde dove passare qualche ora all’aperto. Un quartiere chic, che potrebbe chiamarsi proprio BoscoRè, anche se per ora, su questo, le bocche restano cucite. 

Gli studenti dell’agrario, diversi anni fa, avevano piantumato varie essenze arboree in un terreno piuttosto esteso che si chiama Bosco d’Ubaldo, nel comune di Castiglione della Pescaia, a Macchiascandona. 

Piante che dopo molti anni sono cresciute ma che, essendo sotto alla linea elettrica della media tensione, hanno cominciato a costituire un serio pericolo. La Regione ha quindi invitato l’istituto a rimuoverle. Cosa fare, però, con quegli alberi?

«Dalla scuola ci hanno detto che nonostante i molti tentativi di coinvolgere vari operatori professionali, in particolare vivaisti spiega l’amministratore di Ricasoli green Federico Moscatelli – nessuno si è proposto per risolvere il problema. Si tratta infatti del classico caso in cui la spesa supera l’impresa».

I costi sono alti e il valore commerciale delle piante che saranno recuperate è inferiore. Inoltre, è anche difficile prevedere quante di queste piante potranno essere trasferite. «Le sughere ad esempio – spiega Moscatelli – sono molto fragili e poco inclini al trapianto». 

Un bosco urbano gestito dalla scuola

Mercoledì 29 gennaio, gli studenti dell’agrario, con la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Grosseto Riccardo Ginanneschi e l’amministratore delegato della Ricasoli Green Immobiliare Srl, hanno partecipato alla rimozione delle piante dal Bosco d’Ubaldo. 

Piante che ora saranno trasferite e piantumate nel bosco urbano di via Alberto Sordi che potrebbe davvero essere gestito dagli studenti dell’istituto agrario. 

«Sono diverse le cose che abbiamo già immaginato – dice Moscatelli – penso alla realizzazione di un percorso nel bosco urbano con la cartellonistica che segnala le diverse essenze presenti. Oppure lezioni all’aperto, lo studio delle essenze autoctone, eventi formativi». 

La società immobiliare già un anno fa aveva stipulato una convenzione con l’ex preside Cinzia Machetti. Convenzione che prevedeva appunto la sistemazione del Bosco d’Ubaldo attraverso la rimozione delle piante “pericolose” e sistemando a regola d’arte il terreno interessato.

Un’area al servizio di tutti i cittadini

Naturalmente l’area che costituisce il bosco periurbano è di proprietà pubblica, ceduta gratuitamente in perequazione al Comune dalla Ricasoli Green. «Per far decollare qualunque tipo di progetto – dice Moscatelli – abbiamo quindi bisogno del benestare degli uffici comunale. A noi interessa soprattutto il valore che un progetto come questo potrebbe restituire alla lottizzazione». L’attenzione agli spazi e al verde che connotano il nuovo quartiere saranno un valore non solo per chi acquisterà una delle ville che verranno realizzate in via Sordi ma anche per tutti i cittadini che potranno frequentare l’area boschiva.

La Ricasoli Green Immobiliare srl quindi, ha fatto una scommessa, investendo in un progetto che dovrà ora essere messo a punto in tutti i suoi aspetti. Un lavoro che sarà concluso al massimo entro l’estate e che è stato possibile realizzare grazie all’Azienda Favilli Rinaldo Srl. 

«Il titolare dell’azienda, Rinaldo Favilli, ha reso possibile l’iniziativa mettendo a sistema la comprovata esperienza vantata nella gestione del verde e tutte le moderne e specifiche tecnologie di cui dispone – dice Moscatelli – per eseguire lavori forestali di questa entità e con il livello di accuratezza richiesto dallo stato dei luoghi. Altrettando rilevante è il supporto dell’architetto Claudio Rosselli il quale, oltre a progettare il layout del verde pubblico del nuovo quartiere poi realizzato in comunione d’intenti con la Rinaldo Favilli Srl, rassicura non poco sul coerente posizionamento delle piante messe a dimora, animato da sincera passione e spirito di servizio».