Forum per la protezione ambientale e la salute: “Continueremo le iniziative contro gli assi viari”

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Umberto Franchi, in qualità di coordinatore del Forum per la tutela ambientale e salute dei cittadini, che raggruppa 12 comitati ed associazioni ambientaliste, era presente al consiglio comunale aperto sugli assi viari.

“Sarebbe stato sicuramente più utile convocare il consiglio straordinario prima della conferenza dei servizi tenutasi il 22 novembre – dice – come avevamo richiesto sia al Comune di Capannori sia a quello di Lucca all’inizio di ottobre 2024. Richiesta che, invece, entrambe le amministrazioni hanno archiviato. Tuttavia, se ci sono volontà politiche, è possibile intraprendere una nuova strada in grado di fermare il disastroso progetto degli assi viari e di procedere con le alternative che proponiamo. Sostenuti anche da una petizione che ha raccolto 5000 firme certificate, abbiamo ribadito come Forum, la necessità di fermare l’infrastruttura che dagli assi viari è divenuta semi-assiale da Ponte a Moriano ad Antraccoli, perché il muro di cemento e asfalto, alto fino a 10 metri, divide la Piana di Lucca, consuma il suolo agricolo e il poco verde rimasto, inquina le falde acquifere e terrestri, per cui si dovranno anche chiudere i pozzi con famiglie che, essendo senza acquedotto pubblico, non avranno più acqua in casa, rovina il sistema idrogeologico, devasta l’habitat dei laghetti di Lammari, rovina le case adiacenti, aumenta l’esposizione alle polveri sottili ed il traffico caotico su gomma”.

“Abbiamo sottolineato che chi sostiene che gli assi viari sono una struttura importante per ridurre il traffico caotico esistente nella periferia e Piana di Lucca mistifica, non dice la verità… ovvero il fatto che nella Piana di Lucca dal dopoguerra si è sviluppato un rete distorta, con imprese, centri commerciali, centri servizi, localizzati in ogni luogo del territorio e i lavoratori che devono recarsi nelle aziende, i cittadini che devono andare ai centri di servizio e ai centri commerciali, i camion che devono trasportare le merci… saranno sempre costretti a fare le stesse strade che fanno oggi, al massimo l’asse potrebbe spostare un po’ di traffico da viale Europa, con il dramma che tutto finirebbe alla rotonda di Antraccoli diventando un “suicidio” per gli abitanti di quella zona”.

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“Noi, come Forum – ricorda Franchi – abbiamo riproposto con forza la necessità di alternative percorribili attraverso una riduzione del traffico su gomma, attraverso una tramvia di superficie in grado di collegare la città di Lucca in tutte le direzioni (nord, est, sud, ovest), una tramvia di area vasta che colleghi Lucca all’aeroporto di Pisa e al porto di Livorno; un potenziamento delle tre ferrovie (Lucca-Firenze-Viareggio – Lucca-Pisa – Lucca-Aulla) anche con il doppio binario ferroviario; una rete di autobus elettrici, nuove piste ciclabili. Abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta Comunale di prendere una posizione netta contro il progetto degli assi viari, di lavorare per fare una nuova inchiesta pubblica, quella di 11 anni fa oltre ad essere superata non ha nemmeno preso in considerazione le raccomandazioni che ne erano scaturite; abbiamo chiesto una nuova valutazione d’impatto ambientale, una nuova indagine sui flussi del traffico, una nuova valutazione sul consumo del suolo e sulla rigenerazione dello stesso”.

È strano che le proposte fatte da noi siano state sostenute da un esponente della Lega e da quello di Forza Italia (con un acceso battibecco dei due esponenti con l’ex candidato sindaco del centrodestra, tutto allineato sulla realizzazione degli assi viari) – conclude Franchi – mentre purtroppo nel documento conclusivo non c’è nulla di tutto ciò che abbiamo proposto, ma si continua a seguire la strada dell’assenso a condizioni di mitigazioni come il boschetto ai Laghetti, la bretella da Antraccoli al casello dell’autostrada del Frizzone e l’abbassamento della muraglia di asfalto e cemento. Come Forum per la tutela ambientale e la salute dei cittadini, dopo la petizione con centinaia di firme che abbiamo presentato al Parlamento e alla Commissione dell’UE, continueremo con tutte le iniziative necessarie a livello di informazione, iniziative legali e lotta popolare per evitare il disastro ambientale e tutelare la salute dei cittadini”.



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