ecco quanto si risparmia con tre tagli fino a giugno. Il tasso fisso batte ancora il variabile

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Buone notizie per chi ha in programma di accendere un nuovo mutuo. Ma anche per chi ha già un mutuo a tasso variabile o sta pensando a una surroga sul tasso fisso in portafoglio. Già, perché dopo le quattro riduzioni dei tassi di interesse incassate nel 2024, è arrivato un nuovo taglio di 0,25 punti base. La riunione della Banca Centrale Europea c’è stata ieri, 30 gennaio, ed è stata la prima mossa nel 2025. Poi gli analisti prevedono un secondo ribasso anche nella riunione di marzo.

LE PREVISIONI

Il periodo difficile che sta attraversando l’industria tedesca rappresenta un campanello d’allarme per l’istituto guidato da Christine Lagarde, che si prepara è intervenuta per ridare vigore a una crescita economica che viaggia a rilento in tutta l’Eurozona. Per quanto riguarda l’inflazione, in risalita al 2,4% a dicembre spinta dai prezzi energetici, gli economisti rimangono fiduciosi per il raggiungimento del target di medio periodo del 2% tra il 2025 e il 2026. 

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La Bce ieri ha tagliato di 25 punti il tasso sui depositi, riducendolo al 2,75%. Un’altra bella boccata d’ossigeno per famiglie e imprese che vedono abbassarsi ancora il costo del denaro: una simulazione Fabi evidenzia un risparmio mensile di 133 euro su un mutuo di 100 mila euro in 20 anni. 
E’ la quinta volta nell’attuale fase di allentamento monetario, di un taglio che scende dal 3% (livello raggiunto il 18 dicembre 2024); il tasso di rifinanziamento dal 3,15 va al 2,90% e quello sui prestiti marginali dal 3,40 al 3,15% Dal 13 luglio scorso Francoforte ha ridotto i tassi dell’1% tondo.

I RISPARMI IMMEDIATI

Secondo i dati Fabi, il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a novembre 2024, a 425,1 miliardi (+10% rispetto a fine 2020). Circa un terzo è a tasso variabile, e il resto è a tasso fisso. Il taglio Bce di ieri interesserà solo i mutui esistenti a tasso variabile (nessun impatto sui mutui a tasso fisso), visto che influenzerà l’Euribor. Secondo i calcoli di Facile.it e Mutui.it la rata di un finanziamento variabile standard (da 126.000 euro in 25 anni) sottoscritto a gennaio 2022 per l’acquisto della casa potrebbe scendere di circa 17 euro nei prossimi mesi, passando dagli attuali 666 euro a 649 euro. Ma il risparmio può arrivare a 30 euro per un prestito 30ennale, dice il Codacons. Il risparmio complessivo raggiunge i 4.700 euro sugli interessi di un mutuo da 150.000 euro 20ennale. 

LA PROSPETTIVA

Quello di gennaio è il quinto taglio consecutivo, il primo di una serie di interventi previsti nell’anno (alcuni analisti ipotizzano una serie di interventi fino a raggiungere l’1,75% a luglio). Analizzando i Futures sugli Euribor si scopre che, secondo le previsioni, gli indici dovrebbero continuare a scendere almeno per tutto il primo semestre, per poi rallentare la corsa al ribasso nella seconda parte dell’anno.

Ipotizzando altri due tagli da 25 punti base decisi nelle prossime tre riunioni – in programma a marzo, aprile e giugno – il Tan medio dei mutui a tasso variabile potrebbe scendere al 3,18%, per rate mensili fino a 58 euro più leggere rispetto a oggi (845 euro) e un risparmio di 13.900 euro sugli interessi del mutuo. Fino ad allora, tuttavia, il tasso fisso continuerà a essere più conveniente, alla luce di tassi di interesse decisamente più bassi. Al momento su MutuiOnline.it la migliore offerta per un mutuo a tasso fisso con gli stessi parametri di quello preso in esame sopra ha infatti un Tan del 2,46% e una rata mensile di 792 euro. Se oggi il fisso rappresenta una scelta obbligata (il 99,5% dei clienti di MutuiOnline.it si è orientata proprio verso questo tipo di finanziamento nell’ultimo trimestre del 2024), la situazione potrebbe cambiare nel corso dei prossimi mesi. Entro la fine del 2025, qualora le previsioni di ulteriori tagli da parte degli analisti dovessero essere confermate, le due tipologie di finanziamento potrebbero avere tassi di interesse equivalenti, il tutto a vantaggio dei consumatori che avrebbero a disposizione una gamma ancora più ampia di soluzioni tra cui scegliere.

Dati alla mano, a giugno l’Euribor a 3 mesi dovrebbe arrivare al 2,22%, scendendo sotto la soglia del 2,10% entro fine 2025. Se queste previsioni fossero corrette, la rata del mutuo standard preso in esame calerebbe a 629 euro entro il primo semestre 2025, dice Facile.it arrivando a sfiorare i 620 euro a dicembre 2025, con un risparmio complessivo annuale sulla rata intorno ai 50 euro rispetto ad oggi. La Fabi calcola che i tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,23% a novembre, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare sotto il 3%. Una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito a 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 83.000 euro (-22,8%).

FISSO BATTE IL VARIABILE

Se i variabili continuano a calare, sul fronte dei tassi fissi le ultime settimane sono state caratterizzate da un aumento dell’Irs, l’indice di riferimento per questo tipo di offerta, che sta risentendo dell’aumento dei rendimenti dei titoli di stato Ue, sulla scia di quelli americani, e quindi dell’effetto Trump. La buona notizia, però, è che l’aumento dell’Irs si è trasmesso solo parzialmente alla clientela: molti istituti di credito hanno deciso di assorbire parte dei rincari riducendo gli spread applicati ai mutui fissi e questo ha consentito di mantenere l’offerta su livelli competitivi. Dati alla mano, nonostante questi movimenti, oggi i tassi fissi continuano a rimanere più convenienti sui variabili, anche se il gap si sta riducendo. Secondo le simulazioni su un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, guardando alle migliori offerte a tasso fisso disponibili online per un mutuo standard, i Tan partono dal 2,48%, con una rata di 564 euro. Per i variabili le migliori offerte partono da un Tan al 3,45%, con una rata di 620 euro.

LE OFFERTE

«L’allentamento della politica monetaria della Banca Centrale Europea sta rendendo i tassi dei mutui sempre più vantaggiosi e il mercato ne sta giovando», spiega Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it. Nel prossimo futuro sarà importante capire come si evolverà l’inflazione nell’Eurozona e quali saranno le decisioni di Bank of England e Federal Reserve, dal momento che divergenze in tema di politica monetaria potrebbero indebolire l’euro rispetto a dollaro e sterlina. «In attesa dell’ufficialità di ulteriori tagli, le previsioni indicano che già a metà 2025 le migliori offerte dei mutui a tasso variabile potrebbero avere un Tan simile a quello attuale medio dei mutui a tasso fisso. In questa prospettiva, per i consumatori sarà fondamentale avere a disposizione strumenti di comparazione come MutuiOnline.it, in modo da poter individuare le offerte più convenienti e risparmiare».

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QUANDO CONVIENE LA SURROGA

Chi ha già un mutuo a tasso fisso può considerare l’ipotesi di una surroga senza spese, cioè di approfittare di un’offerta più conveniente presso un’altra banca, che può avere interesse ad acquisire un nuovo cliente. Meno margini potrebbe avere la rinegoziazione del mutuo presso la propria banca. Attualmente, il tasso fisso è predominante sul mercato, ma nella seconda metà del 2025 un riequilibrio con il variabile può offrire una gamma più ampia di opzioni.

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