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di Daniele Bovi
«Tre punti fermi della nostra agenda che intendiamo condividere con tutti, a cominciare dalla nuova giunta regionale, e sui quali lavoreremo a testa bassa». Così il presidente di Legacoop Umbria, Danilo Valenti, presentando giovedì alla Camera di commercio dell’Umbria le priorità dell’associazione per quanto riguarda l’anno che è appena iniziato. Priorità che ruotano intorno a tre concetti chiave: «Sviluppo, sostenibilità e cooperazione». Un mondo, quello cooperativo, che per quanto riguarda Legacoop vale 320 mila soci, quasi 14mila occupati e un valore aggregato della produzione di 6 miliardi di euro; numeri ai quali vanno aggiunti i 15 workers buyout, ovvero le aziende salvate dai lavoratori stessi per un totale di oltre 400 dipendenti e 80 milioni di fatturato.
I cambiamenti In generale Valenti ha parlato di realtà, quelle delle coop umbre, in grado di dimostrare «straordinarie capacità di resilienza» nonostante un contesto economico spesso difficile; «questo successo – ha sottolineato Valenti – non è un caso, ma il frutto di un modello che è in grado di rispondere ai cambiamenti del mercato e di innovarsi pur mantenendo le proprie radici nel territorio». In primis per Legacoop la priorità è costruire uno «sviluppo integrato che vada oltre i confini regionali e si sviluppi attraverso reti intersettoriali e sinergie con altre aree dell’Italia di Centro». Regioni – in difficoltà dal punto di vista economico – schiacciate tra le esigenze del Nord e Sud e che devono creare «una visione comune», per affrontare in primis il capitolo infrastrutture. Un contesto partendo dal quale la nuova giunta dovrà assicurare «un reale e costante confronto con le rappresentanze del mondo imprenditoriale».
Sviluppo In generale lo sviluppo andrà stimolato attraverso «incentivi mirati e risorse pubbliche adeguate, con un quadro normativo chiaro e trasparente». Più nel concreto, Legacoop chiede un monitoraggio sull’attuazione della legge 2 del 2024, quella che mira a superare la logica del massimo ribasso nel welfare e che, per l’associazione, va estesa anche ad appalti e altri servizi. A proposito di sostenibilità l’approccio dovrà essere «integrato», capace cioè di tenere insieme «gli aspetti economici, ambientali e sociali». La priorità viene data a quella ambientale e in particolare alle Cer, le comunità energetiche sulle quali Legacoop è già attiva con alcuni progetti. Qui l’invito alla Regione è di incentivarne la creazione e di dare vita quanto prima al nuovo Piano energetico-ambientale, in grado di dare certezze a tutti anche perché il precedente, ormai, è vecchio di 20 anni e sul territorio – vedi l’eolico ma anche gli impianti fotovoltaici – serve chiarezza.
Energia e welfare E sempre sul fronte energia, Valenti rispondendo alle domande ha definito «un progetto straordinario» quello – avviato dalla giunta – che potrebbe portare alla creazione di una società mista pubblico-privata per la gestione dell’idroelettrico. La sostenibilità viene declinata anche sul piano sociale, con la richiesta di un piano regionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e il sostegno a progetti collaborativi. Spazio c’è anche per lo sviluppo di strumenti dell’amministrazione condivisa e per il partenariato speciale pubblico-privato per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione die beni culturali. Un modello partecipativo poi viene proposto anche per la filiera agroalimentare, coinvolgendo agricoltori, cooperative, trasformatori e consumatori, creando una rete per progetti pilota.
Un modello Sul fronte della cooperazione, l’obiettivo è quello di riconoscere il modello come risorsa sociale ed economica, che pone al centro le persone e la comunità, e lo sviluppo di politiche che sostengano la crescita delle imprese cooperative attraverso incentivi e risorse dedicate. E dunque tra le proposte c’è anche quella di favorire le cooperative di comunità e i workers buyout. Il 2025 sarà poi per Legacoop un anno speciale dato che l’Onu lo ha proclamato l’anno internazionale delle cooperative. Per ottobre in Umbria è quindi prevista la Biennale itinerante dell’economia cooperative, un evento nazionale che avrà al centro il tema della pace.
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