Chiamarlo giro di valzer è un eufemismo: l’ultimo anno della moda è stato piuttosto un contest di rock acrobatico, tra uscite a sorpresa, rocamboleschi cambi di direzione, entrate in scena non sempre prevedibili. Da qualche tempo i cambi di poltrone caratterizzano il panorama fashion, all’interno del quale serpeggia una costante necessità di rinnovamento, funzionale ad affrontare la crisi dei consumi. Da gennaio 2024 ad oggi sono stati molti gli avvicendamenti alla direzione artistica delle più importanti maison del mondo: dall’arrivo di Alessandro Michele alla guida di Valentino, al recente addio di Kim Jones a Dior Men, passando per il congedo di Alberta Ferretti dalla casa di moda che porta il suo nome, ecco quali stilisti sono entrati e usciti dallo scacchiere fashion negli ultimi dodici mesi.
Kim Jones via da Dior Men e Fendi
È fresca di giornata la notizia dell’addio di Kim Jones a Dior Men. Alla guida della linea maschile della maison parte del gruppo LVMH dal 2018, il designer inglese ha presentato solo pochi giorni fa la sua ultima collezione per il brand, ed è appena stato insignito della Legion d’Onore francese per il supporto dato alla moda. Lo scorso autunno Jones si era congedato anche dal womenswear di Fendi, che aveva guidato per quattro anni (succedendo a Karl Lagerfeld): ancora non si conoscono i suoi progetti futuri, ma i rumors ipotizzano l’approdo da Burberry.
John Galliano, addio a Margiela
Lo scorso dicembre John Galliano ha salutato Maison Margiela, griffe che ha guidato per un decennio. Un addio non del tutto inaspettato – le voci si susseguivano da qualche tempo – che arriva pochi mesi dopo quella che probabilmente è stata una delle più indimenticabili sfilate del 2024, l’Artisanal Show svoltosi alla settimana della moda Couture di Parigi. “Invitandomi ad assumere il ruolo di direttore artistico della maison costruita da Martin, Renzo (Rosso, patron di OTB, gruppo proprietario della griffe, ndr) mi ha fatto il regalo più prezioso: mi ha dato la possibilità di ritrovare la mia voce creativa quando l’avevo persa”, ha commentato il designer congedandosi, con ovvio riferimento alla vicenda degli insulti razzisti che gli erano costati la carriera nel 2011. Al momento non sono noti i suoi futuri progetti.
Glenn Martens arriva da Margiela
Belga, 41enne, amato per la sua capacità di coniugare streetwear e couture: già apprezzato direttore creativo Diesel, Glenn Martens subentra a John Galliano nella direzione creativa di Maison Margiela. Scriverà “il nuovo capitolo del marchio, costruendo sui suoi codici unici e i suoi valori”, afferma la maison. Nel contempo, viene annunciata la chiusura di Y/Project, marchio francese indipendente guidato per più di dieci anni dallo stilista.
Alessandro Michele, il ritorno è da Valentino
Probabilmente questo recap non è del tutto necessario, perché la fama di Alessandro Michele lo precede. Dopo nove anni alla guida di Gucci, griffe a cui ha letteralmente cambiato pelle portando in passerella il suo immaginario genderless, gentile, inclusivo e ricco di riferimenti artistici e culturali, la scorsa primavera Michele è stato nominato direttore creativo di Maison Valentino, succedendo al suo ormai storico designer Pierpaolo Piccioli. Di recente ha presentato la prima collezione couture, realizzando la sua ambizione di cimentarsi nell’alta moda. Lo ha fatto rielaborando attraverso i suoi codici l’eredità stilistica di Valentino Garavani.
Pierpaolo Piccioli, i rumor impazzano
Lo scorso marzo la notizia ha lasciato molti a bocca aperta: Pierpaolo Piccioli e Maison Valentino hanno comunicato la decisione di interrompere la loro collaborazione dopo 25 anni. Padre del PP Pink, la sfumatura di rosa diventata un colore Pantone che tutte le celebrità hanno indossato negli ultimi anni, Piccioli era riuscito a rimanere fedele all’eredità di Valentino Garavani pur dando vita una moda più inclusiva e diversificata. Non si sa ancora se lo stilista abbia qualche approdo all’orizzonte, ma qualche rumor punterebbe in direzione di Fendi. Ma il suo nome viene fatto ogni per la direzione di tutte le case più importanti. Restiamo in attesa.
Alberta Ferretti lascia il suo brand
Dopo quarant’anni di onorata carriera, la stilista si è congedata dalla guida della maison da lei fondata, pur mantenendo il ruolo di Vicepresidente del Gruppo Aeffe. Lo ha fatto pochi giorni dopo la sua ultima sfilata, avvenuta lo scorso settembre: “È tempo di lasciare spazio ad un nuovo capitolo per il mio brand” ha fatto sapere Alberta Ferretti, le cui creazioni, già ampiamente apprezzate dallo star system, hanno letteralmente fatto il giro del mondo grazie a Taylor Swift che le ha scelte per il suo epocale Eras Tour.
Lorenzo Serafini arriva da Ferretti
È Lorenzo Serafini il successore di Alberta Ferretti: già direttore creativo decennale della linea Philosophy che porta il suo nome (proprietà del gruppo Aeffe), era l’erede ‘naturale’ più ovvio della stilista. “In un momento di grandi cambiamenti nel mondo della moda, credo fortemente che Lorenzo abbia tutte le caratteristiche necessarie per accogliere questa sfida: creatività, uno spiccato senso estetico, professionalità, competenza”, ha commentato Alberta Ferretti.
Matthieu Blazy si prende Chanel
Voci di corridoio si susseguivano già da qualche tempo, e a metà dicembre è arrivata la conferma: Matthieu Blazy è il nuovo direttore creativo Chanel. Dall’uscita di scena di Virginie Viard, avvenuta la scorsa estate, il toto-scommesse per chi avrebbe governato il timone della maison francese più iconica era impazzito, ma i ben informati già sapevano di dover puntare su Blazy, che a sua volta aveva da poco lasciato Bottega Veneta maison che ha contribuito a rendere tra le più desiderabili al mondo.
Louise Trotter lascia Carven per Bottega
A ricoprire il ruolo di Blazy presso Bottega Veneta arriva la stilista inglese Louise Trotter, che ha lasciato a sua volta la guida di Carven. Tutti questi annunci (Blazy che saluta Bottega Veneta e va da Chanel, Trotter che lascia Carven e va da Bottega Veneta) sono stati dati nel giro di poche ore, in uno dei cambi di poltrone più al cardiopalma dell’ultimo anno.
Sarah Burton entra da Givenchy
Da tempo si attendeva di sapere dove si sarebbe collocata Sarah Burton, talento della moda britannica nota ai più per aver disegnato l’abito da sposa di Kate Middleton nel giorno delle nozze con il Principe William, nonché erede di Alexander McQueen e per diversi anni alla guida della maison fondata dal compianto stilista. Lo scorso settembre è stato annunciato il suo arrivo da Givenchy, la cui direzione era vacante sin dall’addio di Matthew M. Williams, avvenuto oltre un anno fa.
Hedi Slimane dopo Celine si sposta a Milano
All’indomani della chiusura della fashion week di Parigi dello scorso ottobre Celine ha diramato un comunicato nel quale rendeva pubblica la decisione di separarsi dal proprio direttore artistico Hedi Slimane. Alla guida del brand che fa parte gruppo LVMH dal 2018, lo stilista ha portato la casa di couture francese a sperimentare “una crescita eccezionale”, e sono in molti a chiedersi al servizio di quale maison metterà ora il suo talento. Si vociferava Chanel, ma il posto è già occupato da Matthieu Blazy. Si dice abbia comprato casa a Milano, che potrebbe indicare un nuovo ruolo importante in qualche celebre azienda di moda italiana.
Michael Rider torna da Celine
Al posto di Slimane, alla guida di Celine è arrivato l’americano Michael Rider, che a sua volta lascia la direzione di Polo Ralph Lauren. Per Rider si tratta in un certo senso di un ritorno a casa, visto che dal 2008 al 2018 è stato il direttore di studio di Phoebe Philo proprio quando era la direttrice creativa di Celine.
David Koma per Blumarine
La scorsa estate David Koma è subentrato a Walter Chiapponi nelle vesti di nuovo direttore creativo di Blumarine. Amato dalle star per le sue riconoscibili silhouette scultoree e d’impatto, Koma ha appena lanciato la sua prima collezione per la maison italiana, la pre-fall 2025, ispirata allo street-style milanese.
Dries Van Noten, l’addio più sofferto
Lo scorso marzo lo stilista belga Dries Van Noten ha lasciato la direzione artistica della casa di moda da lui fondata trentotto anni prima. Al suo posto è stato nominato Julian Klausner, già operativo nell’azienda dal 2018.
Peter Copping entra nella famiglia Lanvin
Dopo una lunga esperienza presso Balenciaga, dove ha lavorato dietro le quinte nel settore couture, lo stilista britannico Peter Copping è entrato a far parte della famiglia Lanvin (maison da cui si era congedato Bruno Sialelli nel 2023) nelle vesti di nuovo direttore creativo.
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