Le isole di traffico sono elementi fondamentali della viabilità urbana ed extraurbana, progettati per regolare il flusso dei veicoli e garantire la sicurezza di automobilisti, motociclisti e pedoni. Spesso presenti in prossimità di incroci, rotatorie o svincoli, queste aree svolgono un ruolo cruciale nella gestione della circolazione, contribuendo a ridurre il rischio di incidenti e a migliorare la fluidità del traffico. Nonostante la loro importanza, molti automobilisti non ne conoscono esattamente la funzione e, soprattutto, le regole da rispettare per evitare sanzioni.
Cosa è un’isola di traffico?
Un’isola di traffico, nota anche come isola di canalizzazione, è una porzione della carreggiata stradale opportunamente segnalata e delimitata, sulla quale i veicoli non possono transitare o sostare. La sua funzione principale è quella di incanalare il traffico in modo ordinato, separando le corsie di marcia e impedendo manovre pericolose.
Le isole di traffico possono essere realizzate in due modi: a raso o rialzate. Quelle a raso sono costituite da segnaletica orizzontale, con strisce bianche oblique dipinte sull’asfalto, mentre quelle rialzate sono costruite con cordoli, barriere fisiche o paletti catarifrangenti, che rendono ancora più evidente la loro presenza e impediscono il transito dei veicoli. La scelta tra i due tipi dipende dalla conformazione della strada e dall’intensità del traffico.
A cosa serve un’isola di traffico
L’isola di traffico è progettata per svolgere diverse funzioni, tutte finalizzate a migliorare la sicurezza e l’efficienza della viabilità . Una delle sue principali funzioni è quella di separare i flussi di traffico, impedendo che i veicoli si trovino in situazioni di conflitto, come accade nelle svolte a sinistra in corrispondenza di incroci complessi. In queste situazioni, le isole di traffico obbligano gli automobilisti a seguire un percorso preciso, evitando attraversamenti pericolosi.
Un’altra funzione importante è quella di agevolare l’attraversamento pedonale. In alcuni casi, infatti, le isole di traffico sono posizionate nei pressi delle strisce pedonali e fungono da punto di sosta intermedio per i pedoni che attraversano la carreggiata. Questo sistema è particolarmente utile su strade a più corsie, dove l’attraversamento può richiedere più tempo e il rischio di incidenti è maggiore.
Le isole di traffico possono anche contribuire a proteggere i veicoli in transito, soprattutto in prossimità di curve, svincoli o immissioni da strade secondarie. In queste circostanze, la loro presenza aiuta a evitare il rischio di collisioni frontali o laterali, guidando i conducenti lungo un tracciato più sicuro e prevedibile.
Cosa dice il Codice della Strada
Le isole di traffico sono regolamentate dall’articolo 176 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada. Questa normativa stabilisce chiaramente che le isole di traffico devono essere rispettate e che è assolutamente vietato transitarvi sopra con qualsiasi tipo di veicolo. Il divieto si applica a tutte le categorie di utenti della strada, compresi taxi e mezzi pubblici, che non possono attraversarle o utilizzarle come corsie preferenziali.
Un altro aspetto fondamentale è il divieto di sosta e fermata. Anche una sosta temporanea su un’isola di traffico è considerata un’infrazione, indipendentemente dalla durata o dalla motivazione. Questo significa che gli automobilisti non possono fermarsi nemmeno per pochi secondi, ad esempio per rispondere al telefono o per attendere un passeggero.
I pedoni, invece, possono utilizzare le isole di traffico solo se sono predisposte come punti di attraversamento sicuri, con segnaletica dedicata. In assenza di strisce pedonali o di segnali specifici, l’isola di traffico non deve essere utilizzata come area di sosta per i pedoni.
Un errore comune tra gli automobilisti è confondere l’isola di traffico con un’isola pedonale. Mentre quest’ultima è una zona riservata esclusivamente ai pedoni, l’isola di traffico è progettata per regolare la circolazione dei veicoli e non deve essere attraversata o utilizzata per manovre non consentite.
Multe previste per chi viola le regole
Il mancato rispetto delle norme sulle isole di traffico può comportare sanzioni amministrative piuttosto severe. Chiunque venga sorpreso a transitare, sostare o fermarsi su un’isola di traffico rischia una multa che può variare in base alla gravità dell’infrazione e alla zona in cui viene commessa.
Le sanzioni per il transito abusivo su un’isola di traffico possono partire da circa 42 euro e arrivare fino a 173 euro, come previsto dal Codice della Strada. Se l’infrazione viene commessa in un’area con traffico intenso o in prossimità di un incrocio, la multa può essere accompagnata anche dalla decurtazione di punti dalla patente.
Nel caso di sosta o fermata vietata su un’isola di traffico, l’importo della sanzione può variare tra 87 e 345 euro, con la possibilità di rimozione forzata del veicolo se intralcia il traffico o crea pericolo per gli altri utenti della strada.
Un aspetto da considerare è che le multe possono essere maggiorate nel caso in cui la violazione venga commessa in una zona a traffico limitato (ZTL) o in un’area soggetta a controlli particolari, come quelle nei pressi di scuole o ospedali.
Consigli utili per evitare sanzioni
Per evitare multe e guidare in sicurezza, è importante conoscere e rispettare le regole sulle isole di traffico. Il primo consiglio è prestare sempre attenzione alla segnaletica orizzontale e verticale. Le isole di traffico sono chiaramente indicate sulla carreggiata e spesso sono accompagnate da cartelli stradali che ne segnalano la presenza.
In prossimità di incroci o svincoli, è fondamentale anticipare le manovre di svolta senza tagliare le isole di traffico, anche quando la strada sembra libera. Molti automobilisti commettono l’errore di oltrepassare le strisce bianche per guadagnare tempo, rischiando non solo sanzioni, ma anche incidenti.
Se si è in coda nel traffico e si teme di restare bloccati su un’isola di traffico, è meglio attendere qualche istante prima di avanzare, evitando di occupare l’area vietata. Questo accorgimento è particolarmente utile nelle ore di punta e nelle zone con traffico intenso.
Nel caso di percorsi poco conosciuti, affidarsi a un navigatore con aggiornamenti sul traffico può aiutare a evitare situazioni in cui si rischia di imboccare strade con isole di traffico non segnalate in anticipo. Inoltre, se si guida in città con frequenti attraversamenti pedonali, è importante essere consapevoli che le isole di traffico potrebbero essere utilizzate dai pedoni come punti di sosta intermedia, rendendo necessaria un’attenzione ancora maggiore.
Seguire queste semplici regole non solo aiuta a evitare multe e penalizzazioni, ma contribuisce anche a garantire una circolazione più sicura e ordinata per tutti gli utenti della strada.
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