Firmato il protocollo d’intesa con cui Arpal Puglia aderisce al progetto “INPS in rete per l’inclusione”, a sostegno delle vittime di violenza. Sarà operativo sui territori di Lecce, Brindisi e Taranto
Per il tramite dei centri per l’impiego, le vittime di violenza potranno avere un accesso agevolato a consulenze e prestazioni dell’INPS.
ARPAL Puglia allarga la rete di collaborazioni e aderisce al progetto “INPS in rete per l’inclusione – Linea di azione a favore delle donne vittime di violenza”.
Il protocollo d’intesa è stato illustrato nella mattinata di oggi, venerdì 31 gennaio, presso la sala conferenze della Regione Puglia, in viale Aldo Moro, a Lecce.
A sottoscriverlo sono stati Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto di Arpal Puglia; il direttore provinciale INPS di Lecce, Giuseppe Garrisi; il direttore provinciale INPS di Brindisi, Salvatore Saracino, e la direttora provinciale INPS di Taranto, Rosanna Levari.
«Il protocollo firmato con INPS – spiega Beniamino Di Cagno, presidente del Cda di ARPAL Puglia – aggiunge un tassello fondamentale al cammino che abbiamo intrapreso a sostegno del lavoro delle donne, leva insostituibile per realizzare nel concreto la parità di genere. Il giogo della violenza, come anche le fragilità sociali, possono essere superati liberando il potenziale delle donne e supportandole nel recuperare la propria indipendenza economica, attraverso percorsi mirati e tutelati di accompagnamento al lavoro pensati in rete con altri enti e parti sociali».
Per il direttore regionale INPS, Vincenzo Tedesco, «E’ necessario che la pubblica amministrazione intervenga per la rimozione di ogni forma di discriminazione e in favore della valorizzazione della persona nella sua interezza, tanto più in ambiti che richiedono particolare sensibilità verso l’utenza. Attraverso il protocollo sottoscritto oggi, si realizza una sinergia tra Amministrazioni tesa a supportare le donne vittime di violenza per facilitare l’accesso a servizi e prestazioni riconosciute dal legislatore».
«Salutiamo con favore questo protocollo – rimarca il direttore di Arpal Puglia, Gianluca Budano – poiché è concepito in ottica di collaborazione, sempre più necessaria, tra istituzioni. Il rapporto con INPS è particolarmente importante, per integrare le prestazioni e renderle sempre più appropriate. L’auspicio, anche in vista delle nuove competenze di INPS in materia di disabilità, è che possano essere creati luoghi di azione congiunta con l’Istituto, per costruire insieme servizi efficaci per l’utenza comune ad entrambi gli enti».
I CONTENUTI E LE DESTINATARIE DEL PROTOCOLLO
Il protocollo d’intesa, della durata di un anno, avrà validità per i territori delle tre province della Puglia meridionale. Destinatarie degli interventi sono le donne italiane e straniere, con o senza figli minori, vittime di violenza e in particolare di violenza di genere e i minori vittime di violenza assistita, che trovano supporto presso i Centri Antiviolenza.
ARPAL Puglia e INPS si impegnano, dunque, ad avviare una collaborazione strutturata, finalizzata ad agevolare l’accesso alle informazioni ed ai servizi dell’INPS da parte di tali donne e minori. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, si renderà disponibile a incontri dedicati, online o in presenza, anche in luoghi protetti, per erogare le consulenze e le prestazioni assistenziali richieste per il tramite dei centri per l’impiego.
«Metteremo in campo – commenta Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego degli Ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto – tutti gli strumenti per una programmazione e gestione integrata e coordinata volta a formalizzare il nodo di rete con i Centri Antiviolenza che manifestino il proprio interesse. Il protocollo è aperto a ulteriori contributi che nel tempo potranno essere forniti da altre Istituzioni, Enti e Associazioni operanti sul territorio sul medesimo tema».
L’accordo con INPS integra i progetti avviati dall’Agenzia regionale negli ultimi due anni a favore delle donne, vale a dire “Capitane d’Impresa” dedicato all’imprenditoria femminile, “Ri.Vi.Vi.” incentrato sulle vittime di violenza e “Li.DiA.” destinato alle utenti fragili.
PRESENTI CAV E CONSIGLIERE DI PARITÀ.D’ANTINI: “AUTONOMIA FINANZIARIA PER RENDERE LE DONNE LIBERE DI DENUNCIARE”
A valorizzare la firma del protocollo è stata anche la presenza delle referenti di diversi Centri antiviolenza; della Consigliera nazionale di Parità, Filomena D’Antini; delle consigliere di parità provinciali, Antonella Pappadà per Lecce, Maria Elisabetta Caputo per Brindisi, Sabrina Pontrelli per Taranto; della presidente della Commissione Pari Opportunità della Città di Lecce, Lara Cataldo.
«Promuovere l’inclusione sociale e ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro – ha commentato D’Antini – rappresenta un utile strumento di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. L’autonomia finanziaria e l’inclusione rendono le donne libere di denunciare e di non tornare indietro. Tutto ciò oggi è stimolato dalla misura 5 del PNRR che sostiene le pari opportunità come un obiettivo trasversale, ma anche dalla certificazione di genere e dai rapporti biennali sul personale maschile e femminile rilasciati dalle aziende con più di 50 dipendenti.
In questo ambito e non solo, sono chiamate ad agire le consigliere di parità con funzioni di controllo e promozione affinché gli enti pubblici e privati rispettino gli indicatori di perfomance chiesti dal governo e dall’Europa, con i quali si punta a sostenere la maternità delle donne lavoratrici, la parità salariale, l’occupazione femminile e il benessere aziendale».
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