AGI – Collisione in volo sui cieli di Washington tra un aereo passeggeri American Airlines con a bordo 64 persone e un elicottero Black Hawk dell’esercito americano con tre soldati a bordo. Lo scontro è avvenuto alle 21 locali, le 3 di notte in Italia, nei pressi dell’aeroporto nazionale Ronald Reagan. Il volo 5342 dell’American Airlines, operato da PSA Airlines, era in volo da Wichita, Kansas, e si preparava alla fase di atterraggio all’aeroporto Reagan. L’elicottero Black Hawk, secondo quanto è stato possibile ricostruire, era in volo di addestramento al momento dell’incidente. Dopo l’impatto i due velivoli si sono schiantati nel fiume Potomac. Sono almeno 30 i corpi recuperati dalle gelide acque del fiume.
Le cause non sono ancora chiare, ma dalle immagini registrate da una webcam e messe in rete si vede chiaramente l’elicottero procedere lateralmente in modo spedito e finire addosso all’aereo. Un bagliore, poi i due mezzi sono finiti in acqua. L’audio tra l’elicottero e il controllo del traffico aereo rivela che le comunicazioni sono state trasmesse pochi secondi prima dell’incidente. Le ricerche su vasta scala di possibili sopravvissuti continuano (attualmente sono circa 300 i soccorritori impegnati nell’operazione sul fiume Potomac, ha detto il capo dei vigili del fuoco e del servizio di emergenza sanitaria di Washington John A. Donnelly) malgrado le condizioni meteo siano avverse a causa del vento e del fiume gelato.
L’aereo passeggeri sarebbe a pezzi in acqua, con l’elicottero nelle vicinanze. A bordo dell’aereo erano presenti pattinatori artistici in partenza da Wichita, che aveva ospitato i campionati nazionali di pattinaggio artistico. Tra i passeggeri, hanno confermato il Cremlino e le agenzie di stampa russe, anche due pattinatori artistici russi campioni del mondo nel 1994.
All’aeroporto, i familiari delle probabili vittime sono riuniti in una sala d’attesa. La Farnesina ha fatto sapere che non ci sono italiani coinvolti nell’incidente. Il ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha fatto sapere di essere “vicino al Governo e al popolo americano per il terribile incidente avvenuto a Washington. L’Italia si stringe alle famiglie delle vittime. Le nostre preghiere sono per voi”, ha scritto in un post.
Sull’incidente è intervenuto anche il presidente Usa Donald Trump, secondo cui si è trattato di “una brutta situazione che sembra avrebbe dovuto essere evitata”. Pete Hegseth, segretario alla difesa Usa, ha dichiarato sui social media che l’esercito e il dipartimento della difesa stanno indagando sull’incidente, ma le autorità Usa escludono che si tratti di un attentato terroristico. Le cause non sono ancora chiare, ma dalle immagini registrate da una webcam e messe in rete si vede chiaramente l’elicottero procedere lateralmente in modo spedito e finire addosso all’aereo. Un bagliore, poi i due mezzi sono finiti in acqua.
Il filmato di EarthCam mostra lo scontro tra l’aereo e l’elicottero
Sull’elicottero c’erano tre militari ma nessun ufficiale di alto rango. Dalla registrazione delle comunicazioni della torre di controllo emerge che i controllori di volo avevano tentato di avvertire l’elicottero che si stava avvicinando pericolosamente all’aereo. “Path 25 – si sente dire – avete il jet in vista”. Poi la collisione. Al momento della tragedia la visibilità era buona. L’agenzia federale dei trasporti ha avviato subito un’indagine. Quattro superstiti sono stati recuperati dal Potomac, ma non si in quali condizioni. Degli altri non si hanno notizie. L’Fbi ha escluso l’ipotesi del terrorismo. Trump ha inviato una preghiera alle vittime. “Che Dio – ha scritto – benedica le loro anime”.
La temperatura del fiume è di meno di zero gradi. Sui social sono cominciate subito le polemiche. Alcuni rappresentanti Democratici del Congresso avevano denunciato la settimana scorsa i tagli decisi da Trump all’agenzia federale dei trasporti. Il personale era già considerato insufficiente. Quarantatre anni fa l’ultimo incidente aereo a Washington: un aereo di Air Florida si era schiantato in fase di decollo contro un ponte. Nell’incidente morirono 74 delle 79 persone a bordo, più quattro che erano nelle auto sul ponte. Anche allora era gennaio, il 13 gennaio dell’82.
Le condizioni sul luogo dell’incidente aereo tra un aereo di linea e un elicottero sul fiume gelato Potomac sono “estremamente difficili” per i circa 300 soccorritori coinvolti, ha invece riferito il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly, in una conferenza stampa al Reagan National Airport, sottolineando che è buio, fa molto freddo e c’è vento.
Nell’incidente coinvolta anche una squadra di giovani pattinatori
I pattinatori su ghiaccio russi Yevgenia Shishkova e Vadim Naumov sono morti nell’incidente aereo, insieme al figlio Maxim (quarto ai recenti campionati nazionali americani a Wichita). La coppia, campioni del mondo nel 1994, era in viaggio con un gruppo di giovani pattinatori dopo gli U.S. Figure Skating Championships quando il loro aereo si è scontrato con un elicottero Black Hawk. Maxim aveva recentemente gareggiato agli U.S. Figure Skating Championships in Kansas. Lo ha confermato la Federazione di pattinaggio statunitense. Nell’aereo c’era anche l’ex pattinatrice artistica sovietica, dal 2017 allenatrice all’Ashburn Ice House in Virginia, Inna Volyanskaya, 59 anni, che ha gareggiato nelle coppie per l’Urss con Valery Spiridonov. Secondo l’agente sportivo Ari Zakaryan, che ha parlato con la televisione sportiva russa Match TV, sul volo viaggiavano diversi atleti e allenatori provenienti dalla scuola russa di pattinaggio di figura.
Il pattinatore americano Jon Maravilla, citato da Ria Novosti, ha affermato che a bordo c’erano “circa 14 pattinatori, senza contare i genitori e gli allenatori”. Intanto, il numero uno del pattinaggio di figura americano Ilya Malinin ha già dedicato un post alle vittime scrivendo “prego per tutti coloro che erano a bordo”. Lo stesso Maravilla è scampato al disastro aereo grazie al suo cane. Lo sportivo ha detto all’agenzia russa che non gli è stato permesso di imbarcarsi sul volo da Wichita – dove dal 21 al 26 gennaio si sono svolti i campionati statunitensi di pattinaggio di figura – a Washington perché viaggiava con il suo cane: “L’addetto al check-in mi ha detto che il mio cane era troppo grande per portarlo a bordo, quindi abbiamo deciso di fare un viaggio in macchina”.
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