Le nuove misure del MIMIT per il 2025

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato oltre un miliardo di euro per tre misure MIMIT 2025 a supporto delle imprese italiane: sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, fondo per il sostegno alla transizione industriale e investimenti sostenibili 4.0. Al momento, per due di queste misure si attende ancora la pubblicazione ufficiale dei provvedimenti attuativi.

Autoproduzione energetica da fonti rinnovabili

Con il decreto ministeriale del 13 novembre 2024, il MIMIT ha introdotto la misura volta a supportare le PMI all’autoproduzione di energia elettrica, attraverso l’installazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini eolici.

L’agevolazione prevede una dotazione finanziaria pari a 320.000.000€ destinati per il 40% alle imprese aventi sede nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

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La misura intende finanziare i programmi di investimento, economicamente sostenibili, in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio di impresa e in correlate tecnologie digitali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Possono essere finanziati anche programmi di investimento integrati e combinati con impianti e sistemi di stoccaggio dietro il contatore (behind-the-meter) dell’energia prodotta, purché la componente di stoccaggio assorba almeno il 75% della sua energia dall’impianto fotovoltaico o mini eolico.

È necessario che i programmi di investimento siano supportati da una diagnosi energetica ex-ante che definisca il profilo di consumo energetico dell’unità produttiva.

A tal fine, sono ammissibili le spese collegabili e funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento e che riguardino l’acquisto, anche tramite leasing finanziario, di:

  • Impianti solari fotovoltaici o mini impianti eolici, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  • Apparecchiature e tecnologie digitali funzionali all’operatività degli impianti installati;
  • Eventuali sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
  • Diagnosi energetica ex-ante.

L’agevolazione viene concessa sotto forma di contributo in conto impianti nella misura massima:

  • Del 30% per le medie imprese, ovvero del 40% per le piccole imprese, delle spese ammissibili al finanziamento;
  • Del 30% delle spese ammissibili per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento.

I termini per la partecipazione saranno resi noti con un successivo decreto attuativo, mentre l’istruttoria prevede una procedura valutativa a graduatoria.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Con il decreto direttoriale del 23 dicembre 2024 il MIMIT ha approvato il fondo per favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Il Ministero ha stanziato 400.000.000€ a favore delle imprese di tutte le dimensioni, di cui il 40% è destinato a progetti realizzati nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, e il 50% è riservato alle imprese energivore.

Le aziende che presentano domanda possono essere di qualsiasi dimensione e devono operare prevalentemente nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche Ateco.

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I programmi di investimento agevolabili devono essere volti a perseguire, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell’unità produttiva oggetto di intervento:

  • Una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività di impresa; e/o
  • Un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

I programmi di investimento possono essere accompagnati da progetti per la formazione del personale strettamente connessi all’utilizzo delle tecnologie delle quali è prevista l’implementazione e devono prevedere spese di importo non superiore al 10% di quelle previste per la realizzazione di programmi di investimento.

I programmi di investimento devono prevedere spese complessive non inferiori a 3.000.000€ e non superiori a 20.000.000€.

Le imprese possono presentare domanda a partire dal 5 febbraio 2025 e fino all’8 aprile 2025 e saranno valutate secondo una procedura valutativa a graduatoria.

Investimenti sostenibili 4.0

Attraverso il decreto direttoriale del 22 novembre 2024, il MIMIT ha attivato un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI nei territori delle regioni meno sviluppate.

Le risorse disponibili sono pari a 300.488.426,61€, di cui una quota pari al 25% è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Sono ammissibili all’agevolazione i programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e che presentano contenuto tecnologico elevato e coerente con il Piano Transizione 4.0, in grado di aumentare il livello di efficienza e flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa

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Al fine di incentivare programmi di investimento a particolare contenuto di sostenibilità, sono valorizzati quelli volti:

  • A sostenere i processi di produzione rispettosi dell’ambiente e l’utilizzo efficiente delle risorse;
  • Alla promozione dell’efficienza energetica delle imprese, con il conseguimento di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata, non inferiore al 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

Inoltre, i programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:

  • Attività manifatturiere;
  • Attività di servizi alle imprese.

Le spese ammissibili  devono essere relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino:

  • Macchinari, impianti e attrezzature;
  • Opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • Acquisizione di certificazioni ambientali.

Le spese sostenute per la realizzazione dei programmi di investimento devono essere comprese tra i a 750.000€ e i 5.000.000€ e comunque al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.

L’agevolazione viene concessa nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato a copertura di una percentuale nominale massima pari al 75% di cui:

  • Il 35% dell’ammontare complessivo in forma di contributo in conto impianti;
  • Il 40% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato, restituito all’impresa beneficiaria senza interessi secondo un piano di ammortamento a rate semestrali.

È importante che le imprese beneficiarie garantiscano la copertura finanziaria del programma di investimento ammesso alle agevolazioni attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, in misura almeno pari al 25% delle spese ammissibili complessive.

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I termini per la partecipazione saranno resi noti con un successivo decreto attuativo, mentre l’istruttoria prevede una procedura valutativa a sportello.



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