Investimenti sui territori e «inquinamento» delle attività aziendali: così le mafie agiscono in Veneto

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Ha preso il via stamattina all’Auditorium Cesare De Michelis dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre, la seconda edizione della rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”, organizzata dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali con Unioncamere Veneto, LIBERA: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S. e Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Venezia Rovigo. L’iniziativa, promossa nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia, ha il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, con la media partnership di NEM – Nord Est Multimedia.

La sessione inaugurale, aperta dai saluti della Presidente della Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali e del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Vallì Zillio, del Presidente di Unioncamere Veneto Antonio Santocono, del Prefetto di Venezia Darco Pellos e di Roberto Bet della Cabina di Regia del Protocollo Legalità della Regione Veneto, ha messo al centro del dibattito la domanda “Si avverte la presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio?”

“Anche in Veneto – è la risposta sostenuta della Professoressa Ordinaria dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Monica Billio – alcuni territori, negli ultimi anni, hanno subito un maggior tasso di penetrazione mafiosa attraverso investimenti e fenomeni di inquinamento delle attività aziendali. Le organizzazioni criminali reimmettono oltre il 75% delle risorse ottenute tramite traffici illeciti nell’economia legale. Per raggiungere questo obiettivo, le mafie cercano di infiltrarsi nel sistema politico e nel tessuto imprenditoriale del nostro Paese, creando danni e distorsioni non solo per le aziende coinvolte ma anche per i settori e le aree colpiti. Di contro, le azioni di contrasto apportano evidenti benefici. Nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose portano un miglioramento della qualità politica, una crescita del 17% dell’occupazione e un aumento del 9% di imprese. Nei settori economici dove si rimuovono le connessioni con la criminalità, aumentano i profitti e gli investimenti”. L’analisi di Ca’ Foscari ha permesso così di comprendere la potenziale estensione delle infiltrazioni, soprattutto in termini di impatto sul tessuto economico.

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“Nel periodo pandemico i criminali hanno approfittato del virus per rafforzarsi e potenziare i propri affari illegali” aggiunge Marco Lombardo di Libera sulla scorta degli ultimi dati raccolti dall’Associazione.

“Complessivamente nel biennio 2022-2023 in Veneto i reati spia come usura, estorsione e riciclaggio di denaro, truffe e frodi informatiche, emersi grazie anche alle frequenti iniziative di controllo del territorio a cura delle Forze dell’Ordine, sono raddoppiati rispetto al biennio pre-pandemico 2018/2019. Aumentano interdittive antimafia e segnalazioni sospette. Questi dati fotografano una situazione che richiede grande attenzione, dovuta non solo alla diffusione di numerose e distinte consorterie mafiose nel nostro territorio, ma anche dalla loro penetrazione in parte del tessuto sia economico che sociale del Veneto”.

La tavola rotonda moderata dal giornalista Ugo Dinello ha lasciato spazio al confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico, con i contributi del Prefetto di Venezia Darco Pellos, dell’ex Procuratore della Repubblica Bruno Cherchi, del Presidente di ANCI Veneto Mario Conte e di Roberto Bet della Cabina di Regia del Protocollo Legalità della Regione Veneto.

Nel corso della mattinata sono stati premiati per il loro impegno gli studenti degli Istituti che lo scorso anno scolastico hanno partecipato al percorso formativo promosso dall’Albo Gestori Ambientali del Veneto e LIBERA e dedicato al tema “L’altra economia: legalità, impresa e ambiente”.

Sono state premiate, al primo posto, la classe 4^ CLSU dell’ISS “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo con il podcast “Silence is Mafia” e al secondo posto, a pari merito, la classe 4^ AEI dell’ISS “Enrico De Nicola” di Piove di Sacco con il filmato “Il nostro percorso di legalità” e la classe 4^ AE del Liceo Statale “Don Giuseppe Fogazzaro” di Vicenza con la pubblicazione “Il nuovo volto di Casal di Principe”. Gli studenti sono stati premiati dalla Dott.ssa Angela Riggio, Dirigente dell’Ufficio II dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, e dalla Prof.ssa Giorgia Menditto, referente regionale PTCO.

La rassegna prosegue giovedì 30 gennaio, con la seconda giornata interamente dedicata all’imprenditoria femminile ed alle tematiche di genere. La sessione del mattino alle ore 9:30 sul tema “Donna è Impresa – Attività economiche in presenza di mafia” è incentrata sulle sfide che le donne affrontano in contesti economici influenzati dalla criminalità organizzata: si presenteranno i dati del sistema bancario su usura ed estorsioni con l’economista del Research Department Intesa San Paolo Anna Maria Moressa, ci saranno le testimonianze di Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso imprenditore assassinato dalla ‘ndrangheta, e della giornalista e scrittrice messicana Annabel Hernandez, e l’analisi di Antonella Baretton, del Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, con le conclusioni della Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Francesca Zottis.

Alle 15:30, nella sessione pomeridiana moderata da Don Giorgio De Checchi di Libera, il focus si sposterà sulle Donne che dicono No alle mafie, con la Senatrice Enza Rando e la presentazione delle esperienze del progetto Liberi di scegliere, che aiuta giovani e donne ad affrancarsi dalla vita criminale e con una riflessione sulle violenze in Messico con l’antropologa e ricercatrice Sandra Odeth Gerardo Pérez.

Concluderà la giornata la rappresentazione teatrale “Ti racconto le mafie” messo in scena dal Teatro Bresci, per fare luce sulle peculiarità di ogni mafia e raccontare quando nascono, come sono organizzate, dove e come si infiltrano, come uccidono e l’intervento della Presidente CIF della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Vallì Zillio.

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L’ultima sessione di venerdì 31 gennaio alle 10 approfondirà il fenomeno delle ecomafie con un panel sul tema “Legalità e Ambiente: bonifiche e territori”.

La seconda edizione della rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” è organizzata dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali assieme ad Unioncamere del Veneto, LIBERA: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S. e il Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Venezia Rovigo, con il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia e con la media partnership di NEM – Nord Est Multimedia.



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