Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
di Antonella Amodio
È un dato di fatto che si possa essere proiettati nella cultura, nelle tradizioni e nelle innovazioni di un popolo e di un territorio attraverso il vino. Abbiamo frequentemente raccontato in che modo le uve riflettano le diverse aree geografiche, le regioni e le nazioni del pianeta. In questo contesto, la biodiversità della natura e dei vitigni riveste un ruolo fondamentale, con l’Italia che ne rappresenta l’esempio più significativo. Il Bel paese vanta un record straordinario per quanto riguarda le varietà di uva: ben 600 su un totale di 1.300 a livello globale, uno più, uno meno. La Calabria si distingue come una delle regioni italiane con il maggior numero di genotipi e vitigni autoctoni registrati. Un dato straordinario dato dalle particolari caratteristiche morfo-geografiche della regione. Stando al Registro Nazionale delle Varietà di Vite, ogni anno vengono registrati un numero significativo di vitigni riscoperti, biotipi locali di cui si era smarrita la memoria. Si tratta di un evento bello e affascinante, specialmente in un contesto di recupero. Immersa tra i mari Tirreno e Ionio, la Calabria vanta un patrimonio ampelografico ricco e variegato, che si estende dalle coste frastagliate alle montagne, attraversando valli, colline, altopiani e pianure. La superficie vitata si avvicina ai 10.000 ettari, principalmente nella zona centro-settentrionale della regione, con molti produttori che si dedicano alla sostenibilità e alla salvaguardia della biodiversità. Alcune di queste aziende hanno partecipato con i loro vini alla degustazione organizzata da Rosella Ruggiero, vicepresidente di Saturnalia, associazione di promozione di arte e cultura, al Gioja’s, a Gioia Tauro, dove le loro produzioni sono state abbinate alle pizze. Un’esperienza straordinaria, in cui il disco di pizza ha esaltato le caratteristiche delle uve, dei vitigni e dello stile delle cantine, sempre più orientate a produrre vini eleganti e rappresentativi.. È stata un’esperienza immersiva nella regione dei due mari attorno a una tavola imbandita con le creazioni di Francesco Loiacono e Bruno Bagalà, in affiancamento ai vini di cantine storiche, portabandiera dell’eccellenza vitivinicola della Calabria.
Pecorello IGT Calabria Bianco 2023 Cantine Ippolito 1845
Alla conduzione della cantina c’è la quinta generazione, concentrata su una produzione che guarda esclusivamente ai vitigni autoctoni. Alla famiglia Ippolito si deve la riscoperta del “pecorello”, un biotipo di uva completamente dimenticato, che oggi vive la sua seconda vita. La delicatezza dell’olfatto del vino ricorda i profumi floreali e la buccia di agrumi, mentre al gusto è slanciato e appagante, con un perfetto equilibrio tra freschezza e sapidità.
Via Tirone, 118 Cirò Marina (KR) [email protected]
Greco IGT Calabria Bianco 2023 Cantine Statti 1784
La famiglia dei Baroni Statti produce vino dal 1700 in ben 100 ettari di vigneto, ponendo attenzione alla biodiversità locale e tracciando un profilo preciso delle caratteristiche dei vitigni calabresi attraverso il vino. Il Greco si riconosce nel bicchiere per l’ampio olfatto di frutta bianca ed erba medica, mentre il sorso ha una traccia sapida che evidenzia la struttura solida del vino. Avvolgente e dall’eleganza aristocratica.
Contrada Lenti I Statti, Lamezia Terme (CZ) [email protected]
Vorea IGT Calabria Rosso 2023 Azienda Vinicola Tramontana dal 1890
Una passione per il vino tramandata da padre in figlio, la cantina Tramontana dal 1890 è un faro per la tutela delle antiche tradizioni. Ne è esempio il nome del vino Vorea, che rende omaggio al vento freddo nell’antica lingua grecanica. Il Nerello Calabrese si mostra in una versione meno austera, giocando di snellezza e freschezza. Il timbro olfattivo svela frutti neri e un accenno di macchia mediterranea. Il sorso è vigoroso e i tannini sono integrati. Un esempio di un vino rosso da bere leggermente fresco.
Via Casa Savoia, 156 Gallico (RC) [email protected]
Rosso Viola IGT Calabria Rosso 2015 Cantine Viola
Il nome della cantina è associato al Moscato di Saracena, un’eccellenza della terra calabrese. Luigi Viola nel 1999 produce le prime bottiglie di questo vino, recuperando e valorizzando il moscato passito a rischio di estinzione. L’azienda produce anche altri vini sui terreni fertili di Saracena, come il Rosso Viola da uve Magliocco Dolce. Complesso e fine all’olfatto, con note di tabacco, liquirizia e spezie scure. Al palato palesa struttura e ampiezza, e il tannino ancora in fase di integrazione, è aggraziato e bilanciato, regalando al palato un finale lunghissimo e persistente.
Via Roma, 18 Saracena (CS) [email protected]
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link