fatto grave – La Discussione

Dal un lato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sfodera la sua grinta politica e istituzionale: “Il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni”; dall’altra la magistratura che si trincera nell’”Atto dovuto”, e attacca con il segretario dell’Anm, Salvatore Casciaro: “I magistrati fanno il loro dovere quotidianamente con rigore, professionalità e imparzialità”.

Camera e Senato, lavori rinviati

Il tutto sul crinale scivoloso del caso del ricercato libico Almasri, rimpatriato, e sull’avviso di garanzia recapitato ai vertici di Governo. Nel mirino del procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, sono inquadrati, il Premier, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Ieri, 24 ore dopo la notizia resa nota dalla stessa Premier, i lavori delle Aule di Camera e Senato sono stati sospesi fino a martedì. La decisione è arrivata dalla Conferenze dei capigruppo su richiesta delle opposizioni, dopo le mancate informative dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri e l’inchiesta in cui è stata coinvolta il presidente del Consiglio.

Premier-Associazione magistrati, la sfida

La giornata è stata aperta da un botta e risposta tra il Premier che puntualizza: “Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani, non esiste spazio per passi indietro. Dritti per la nostra strada”. Poco dopo la lunga nota del segretario dell’Associazione nazionale magistrati, Salvatore Casciaro che spazia su più argomenti e alza il tono dello scontro. “Mettere in relazione le critiche della magistratura associata alla riforma con quanto accaduto è semplicemente assurdo. I magistrati”, racconta il capo dell’Associazione, “fanno il loro dovere quotidianamente con rigore, professionalità e imparzialità. Il fatto che ci possa essere una valutazione critica sulle iniziative di riforma costituzionale non ha alcuna attinenza con altro. Mi sembra disinformazione anche solo adombrare simili scenari e mi rincresce che dichiarazioni di questo tipo, non improntate a rispetto fra istituzioni, provengano da chi ricopre cariche istituzionali”, sottolinea Salvatore Casciaro che in merito all’avviso ai vertici di Governo, rilancia la versione dell’Atto dovuto, “La comunicazione di avvenuta trasmissione degli atti al tribunale dei ministri è un atto dovuto, contemplato da una legge costituzionale che prevede che l’attività di indagine venga svolta dal tribunale dei ministri e non dalla procura della Repubblica. Solo in caso di denunce manifestamente infondate e fantasiose ci potrebbe forse essere un margine ridottissimo di valutazione ed evidentemente non è stato ritenuto un caso rientrante in quella tipologia”.

Il Governo, martedì in parlamento

Sul piano politico istituzionale il contraccolpo è stata la sospensione dei lavori delle Aule di Camera e Senato, fatto che ha suscitato uno scontro tra maggioranza e opposizione.
“Il Governo non scappa da nessun confronto con il Parlamento”, spiega il ministro ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, “oggi eravamo pronti a riferire, c’è però una questione nuova, eclatante, credo senza precedenti. Un’informazione di garanzia”, un evento che per il ministro impone, “la necessità da parte del governo di riflettere un attimo su cosa e quando riferire al Parlamento. Appena possibile comunicheremo al presidente della Camera chi e quando riferirà”. Luca Ciriani rassicura e annuncia che sarà necessario: “solo differire qualche giorno”. Inoltre non è detto che a riferire siano i diretti interessati dell’Avviso di garanzia: “Si sta valutando se è opportuno o no che siano Nordio e Piantedosi e questo vale a maggior ragione per la premier”.

Centrosinistra: fatto grave

Sulle barricate il centrosinistra che passa all’attacco. “Non andremo avanti con i lavori”, scandisce il capogruppo del Pd, Francesco Boccia, al termine della riunione e parlando insieme ai colleghi del M5s. Avs e Italia viva, “finché il Governo non chiarirà i contorni della vicenda, che non è solo giudiziaria ma essenzialmente politica e molto grave”.

Giulia Bongiorno, avvocato di premier e ministri

Ieri sera poi la notizia che sarà l’avvocato Giulia Bongiorno nominata come unico legame del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Giustizia, Carlo Nordio, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano. Scelta che “sottolinea la compattezza del governo anche nell’esercizio dei propri diritti di difesa”.