Donne imprenditrici: numeri da primato ma anche difficolta e subdole discriminazioni | TgPadova

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L‘imprenditoria declinata “al femminile” non è facile da decifrare in Italia.
Non tanto perché, “sotto lo stesso tetto” convivono il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa e, in termini assoluti, il numero più elevato di lavoratrici indipendenti, ma anche perché, come ha documentato recentemente la CGIA di Mestre, il milione e 600mila donne italiane in possesso di partita Iva che lavorano come commercianti, esercenti, libere professioniste o artigiane, sono più del milione e 400mila presenti in Francia e del milione e 300mila occupate in Germania. 

“E’ un record europeo – commenta Elena Morello, presidente di Terziario Donna di Confcommercio Ascom Padova – che conferma la propensione degli italiani, sia maschi che femmine, all’imprenditorialità e che assume una rilevanza ancor più significativa se consideriamo che la popolazione femminile italiana in età lavorativa, compresa tra i 20 e i 64 anni, è costituita da qualcosa come un po’ più di 17 milioni di persone, mentre la Francia ne vanta 19 milioni e la Germania addirittura 24,5.milioni. In provincia di Padova sono poco meno di 18mila le imprese gestite da donne, il che equivale ad una percentuale a ridosso del 21% del totale delle imprese. Dominano parrucchiere, estetiste, tatuatrici, massaggiatrici, lavanderie a secco, ma ci sono anche interessanti presenze tra le titolari o le socie di agenzie di viaggio, agenzie immobiliari, imprese di pulizie, noleggio di veicoli, agenzie pubblicitarie, fotografe, video maker, studi di commercialisti e consulenti del lavoro”. 

“Per quanto ci riguarda come organizzazione di Confcommercio – continua Morello – va detto che all’incirca una donna imprenditrice su cinque opera nel commercio, mentre una su dieci è attiva in quella che viene definita l’”horeca”, ovvero i settori dell’hotellerie, della ristorazione e del catering”.

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Più in generale, il basso tasso di occupazione femminile in Italia (non solo dunque imprenditrici, ma lavoratrici nel complesso) è principalmente attribuibile all’elevato carico di lavoro domestico che grava sulle spalle delle donne. “Che il nostro Paese – aggiunge la presidente di Terziario Donna Confcommercio Ascom Padova – necessiti di potenziare gli investimenti sui servizi sociali e su quelli della prima infanzia, non è un mistero. Come non è un mistero che queste scelte abbiano finito per penalizzare le donne due volte: primo perché non sono stati creati nuovi posti di lavoro e secondo perché quei posti avrebbero potuto essere occupati prevalentemente da donne”.

Ma c’è di più. Nonostante le donne optino per l’imprenditorialità o per necessità o perché possono gestire con maggiore flessibilità gli impegni lavorativi insieme a quelli familiari, ci sono altri fattori, meno evidenti ma non per questo meno significativi, che ne condizionano la crescita.
Uno di questi è la “disparità” tra i generi. Disparità che, talvolta, si nasconde dietro abitudini e comportamenti apparentemente “neutri” ma che, in verità, possono celare subdole discriminazioni.

Di queste difficoltà si parlerà martedì prossimo, 4 febbraio, nel corso convegno organizzato da Terziario Donna di Confcommercio Ascom Padova, in programma dalle 14 nella sede dell’associazione in piazza Bardella. “Parità di genere: donne e prevenzione negli ambienti di lavoro” è il titolo di un’iniziativa che viene proposta nel quadro degli interventi del programma FSE+ PR VENETO 2021-2027 – P.A.R.I. (Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la Parità e l’Equilibrio di Genere).
Ad animare un pomeriggio che si aprirà con i saluti del presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin e di Elena Morello, presidente di Terziario Donna Confcommercio Ascom Padova, gli interventi di Silvia Zanellato, consulente Certificazione di Parità di Genere di Ascom Servizi Padova; di Lucia Basso, esperta in politiche per le pari opportunità; di Marta Coltro, psicologa del lavoro; di Liana Doro, avvocata esperta in diritto di famiglia e di Laura Mitaritonna, biologa dietista, professionista della LILT di Padova.
Sarà la stessa presidente Morello a moderare il pomeriggio che si concluderà con un aperitivo di networking.



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