atti di altruismo durante il genocidio in Ruanda” – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

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Qualche sprazzo di luce nella grande oscurità: atti di altruismo durante il genocidio in Ruanda

Tra il 7 aprile e il 15 luglio del 1994, ebbe luogo uno degli eventi più tragici della storia del XX secolo: il genocidio in Ruanda.

In occasione del trentesimo anniversario, l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha deciso di organizzare, con la documentazione disponibile nei propri fondi, una mostra finalizzata a ricordare gli accadimenti di quel periodo che devastarono il Paese centrafricano, ma soprattutto a riproporre le azioni di altruismo e umanità che individui e istituzioni riuscirono a realizzare, nonostante il pericolo estremo.

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I telegrammi, le lettere e gli altri documenti proposti nella mostra, accendono un faro sugli spiragli di solidarietà che si aprirono grazie al coraggio e alla volontà di tanti. In primis, di cittadini italiani che si spesero in modo esemplare e altruistico per salvare decine di persone da un genocidio che provocò quasi un milione di vittime.

Una figura che sicuramente si distinse fu il console onorario d’Italia a Kigali, Pierantonio Costa. Come attestato anche nei documenti rinvenuti, tra l’aprile e il luglio 1994, dopo aver salvato alcuni italiani e occidentali, usò il proprio status, la propria rete di conoscenze e amicizie, nonché il proprio denaro per trasportare molti ruandesi in salvo nei paesi limitrofi. Ciò gli valse la medaglia d’oro al valore civile e riconoscimenti in Ruanda e in alcuni Paesi europei.

Numerosi furono anche gli operatori umanitari, i medici e i religiosi italiani che diedero prova di grande coraggio e capacità di iniziativa in quei frangenti. È il caso di Amelia Barbieri (all’epoca settantaseienne), un’ex-infermiera che, a rischio della propria incolumità, rifiutò di essere evacuata dalle forze speciali pur di rimanere a proteggere i bambini dell’orfanotrofio di Muhurura di cui si occupava e condurli, infine, in salvo in Uganda. Ed è anche il caso di Maria Pia Tavazzini, già dirigente della Croce Rossa Internazionale, che si occupò di organizzare operazioni di recupero di cittadini ruandesi, tra i quali molti minori. Ma, come si evince dai documenti di archivio, molti altri furono i protagonisti di atti di eroismo.

Scorrendo questi documenti, si potranno anche apprezzare gli sforzi del Ministero degli Affari Esteri, sia autonomamente sia in sinergia con le istituzioni di altri Paesi e le organizzazioni internazionali, per portare aiuti alimentari, sanitari e di altro tipo, nonché per evacuare non solo connazionali o europei che si trovavano in Ruanda ma anche molti cittadini ruandesi.

Già pochi giorni dopo l’inizio del genocidio, come testimoniato da varie lettere, anche amministrazioni locali e associazioni della società civile italiana si attivarono, inviando aiuti, accogliendo profughi nelle loro comunità sparse per la penisola e spronando ulteriormente il governo italiano e la comunità internazionale a compiere azioni concrete e incisive per arrestare lo sterminio.

Infine, nella mostra trovano spazio anche alcune interessanti descrizioni degli avvenimenti e riflessioni svolte “a caldo”. Dai rapporti e dalle lettere redatti in quei giorni da diplomatici, politici e militari emerge l’impegno ad una reazione immediata, ma anche la consapevolezza di essere testimoni di un evento epocale. La riflessione sui fatti del Rwanda, come su quelli della guerra civile in Somalia e delle guerre jugoslave, stimolò importanti innovazioni a livello di Nazioni Unite e organismi internazionali sulla prevenzione e l’assistenza in caso di crisi: dal coordinamento delle risposte umanitarie allo sviluppo del peacekeeping di terza e quarta generazione, dall’evoluzione del peacebuilding e degli interventi umanitari armati alla dottrina
della “Responsabilità di Proteggere”.

La successione tematica dei documenti proposti è la seguente:

  • Attività umanitarie del console onorario Costa (7 documenti)
  • Attività umanitarie in loco di altri italiani (3 documenti)
  • Aiuti da parte delle istituzioni italiane (6 documenti)
  • Descrizioni e commenti sulla situazione (4 documenti)
  • Scambi tra capi di governo (3 documenti)

Cura, selezione e testi di accompagnamento: Antonio Freddi

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  • Telegramma dell’Ambasciatore in Uganda (responsabile anche per il Ruanda), Min. Plen. Ricoveri, alla Direzione Generale Affari Politici, Kampala, 9 aprile 1994.
    Il Console Onorario Costa si adopera per porre in salvo alcuni connazionali. Operazioni per la messa in sicurezza di altri connazionali e religiosi. Resoconto delle attività dei caschi blu, dei parà belgi e francesi.
    In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1 2 55 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Telegramma dell’Ambasciatore in Belgio, Amb. Scammacca, alla Direzione Generale dell’Emigrazione, Bruxelles, 13 aprile 1994.Il Console Onorario Costa è elogiato dal quotidiano belga “Le Soir” per aver tratto in salvo un gruppo di religiosi belgi. In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
Vittorio emanuele III
  • Appunto della Direzione generale dell’Emigrazione per il Gabinetto del Ministro (e altri uffici), Roma, 15 aprile 1994.Proposta di concessione di onorificenza (Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica) al Console Onorario Costa per la sua opera umanitaria in Ruanda.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.

telegramma del console Costa

  • Telegramma del Rappresentante presso l’ONU a Ginevra, Amb. Baldocci, alla Direzione Generale dell’Emigrazione, Ginevra, 27 aprile 1994.Costa organizza evacuazioni nella regione di Butare dopo aver già salvato decine di ruandesi; si conclude felicemente l’operazione di salvataggio dei bambini dell’orfanotrofio di Amelia Barbieri (e di altri ruandesi) anche grazie all’intervento di Maria Pia Tavazzini e del Console Costa.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Telegramma della Direzione Generale dell’Emigrazione all’Ambasciata in Uganda (responsabile anche per il Ruanda), Roma, 3 maggio 1994.Comunicazione della decisione di conferire la medaglia d’oro al valore civile al console onorario Costa per le sue azioni di salvataggio in Ruanda.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
Vittorio emanuele III
  • Appunto della Direzione Generale dell’Emigrazione a Gabinetto-Segreteria Generale e altri Uffici, Roma, 13 maggio 1994.Il console Costa e il ministero organizzano l’evacuazione di due numerosi gruppi di minori ruandesi.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Telegramma della Direzione Generale dell’Emigrazione all’Ambasciata in Uganda (responsabile anche per il Ruanda), Roma, 19 maggio 1994.Il console Costa in azione attraverso il Ruanda per organizzare l’evacuazione di due gruppi di minori ruandesi ospitati negli orfanotrofi di Nyamata e Nyanza da alcuni religiosi italiani.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.

telegramma del console Costa

  • Telegramma della Direzione Generale dell’Emigrazione alle Rappresentanze Permanenti presso l’ONU a New York e Ginevra, Roma, 19 aprile 1994.Amelia Barbieri (insieme con altri 3 italiani) rifiuta di essere evacuata senza aver prima posto in salvo i 42 bambini dell’orfanotrofio che gestisce a Muhura. Monitoraggio della situazione dei connazionali da parte dell’Unità di Crisi del ministero.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Telegramma del Rappresentante Permanente presso l’ONU a Ginevra, Amb. Baldocci, alla Direzione Generale dell’Emigrazione, Ginevra, 22 aprile 1994.Il rappresentante permanente a Ginevra riporta i contatti avvenuti con il Comitato Internazionale della Croce Rossa per assistere Amelia Barbieri e alcuni religiosi italiani impegnati nella gestione di orfanotrofi in zone rurali del Ruanda. La situazione generale è descritta come “spaventosa”.In: ASMAECI, DGAP ufficio VIII, b. Ruanda-Somalia 11 1994.
Vittorio emanuele III
  • Appunto della Direzione Generale dell’Emigrazione a Gabinetto-Segreteria Generale e altri uffici, Roma, 26 aprile 1994.Grazie all’intervento di Maria Pia Tavazzini, sotto la supervisione della Presidenza del Consiglio e dell’Ambasciata in Uganda nonché grazie all’assistenza del Ministero dell’Interno, il gruppo di orfani ruandesi, adulti ruandesi e italiani guidato da Amelia Barbieri, lascia Muhura e incomincia il viaggio che lo condurrà prima in Uganda, da lì a Milano e infine a Verona.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.

telegramma del console Costa

  • Appunto del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Min. Plen. Aloisi De Larderel, inviato alla Direzione Generale Affari Politici, Roma, 19 maggio 1994.Iniziativa della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri per realizzare un intervento umanitario d’emergenza in Ruanda con la Caritas italiana dal valore di un miliardo di lire. In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Telegramma della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri inviato alla Rappresentanza Permanente all’ONU a Ginevra e all’Ambasciata in Uganda (responsabile anche per il Ruanda), Roma, 16 giugno 1994.Collaborazione tra Ministero, Comitato Internazionale della Croce Rossa e padri Rogazionisti per salvaguardare gli orfani e il crescente numero di sfollati che si stavano concentrando presso l’orfanotrofio di Nyanza. Stanziamento di 500 milioni di lire al Comitato da parte della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
Vittorio emanuele III
  • Telegramma della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri inviato alla Rappresentanza Permanente all’ONU a Ginevra, Roma, 17 giugno 1994.Contributo di 1,5 miliardi di lire alla Croce Rossa italiana da parte della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri per realizzare un programma di emergenza per i rifugiati ruandesi alla frontiera col Burundi.In: ASMAECI, DGAP ufficio VIII, b. Ruanda-Somalia 11 1994.

telegramma del console Costa

  • Lettera del Vicepresidente della Giunta Regionale del Trentino Alto-Adige, dott. Peterlini, al Ministro degli Affari Esteri, On. Martino, Bolzano, 17 giugno 1994.Raccolta fondi e contributo finanziario della Regione Trentino Alto-Adige in favore dei profughi. Accorato invito al ministro, in nome dei principi umanitari, affinché promuova gli interventi a livello internazionale atti a ripristinare la pace in Ruanda.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
fondo denominato Ufficio ONU
  • Fax della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Roma, 27 luglio 1994.Elenco di iniziative umanitarie italiane coordinate dal Ministero degli Affari Esteri in favore del Ruanda: contributi finanziari a varie organizzazioni internazionali, aiuti alimentari e sanitari, voli umanitari, etc.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1 2 55 1994.
Vittorio emanuele III
  • Comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 29 luglio 1994.Elenco di iniziative del governo italiano a favore del Ruanda: contributi finanziari a varie organizzazioni internazionali, accoglienza di profughi minori in Italia, forniture di mezzi e materiali alle forze di peacekeeping dell’ONU (UNAMIR).In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
18 Situazione - Gen Dallaire - telegramma 1259 del 20 aprile 1994 - busta dgap X Ruanda CPE 1 2 55 1994
  • Telegramma del Rappresentante Permanente presso l’ONU a New York, Amb. Fulci, alla Direzione Generale Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri, New York, 20 aprile 1994.Il rappresentante permanente trasmette a Roma la descrizione della situazione in Ruanda fornita dal comandante dell’UNAMIR, generale Dallaire. Aggiunge anche varie informazioni sui connazionali presenti nel paese.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1-2 55 1994.
18 Situazione - Gen Dallaire - telegramma 1259 del 20 aprile 1994 - busta dgap X Ruanda CPE 1 2 55 1994
  • Telegramma del Rappresentante Permanente presso l’ONU a New York, Amb. Fulci, alla Direzione Generale Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri, New York, 20 aprile 1994.Il rappresentante permanente trasmette a Roma la descrizione della situazione in Ruanda fornita dal comandante dell’UNAMIR, generale Dallaire. Aggiunge anche varie informazioni sui connazionali presenti nel paese.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1-2 55 1994.
19 Cadaveri lungo le strade - telegramma del 29aprile1994 - busta dgap X Ruanda CPE 1 2 55 1994
  • Telegramma del Rappresentante Permanente presso l’ONU a Ginevra, Amb. Baldocci, alla Direzione Generale dell’Emigrazione del Ministero degli Affari Esteri, Ginevra, 29 aprile 1994.“Decine e decine di cadaveri giacciono lungo le strade. Si tratta di massacri sistematici…”: scioccante aggiornamento sulla situazione in Ruanda. Organizzazione di convogli umanitari: ruolo centrale svolto dal Comitato della Croce Rossa.In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1-2 55 1994.
20 Orrore dei corpi trasportati dai fiumi - telegramma 10maggio1994 - busta dgap X Ruanda CPE 1 2 55 1994
  • Telespresso dell’Ambasciatore in Uganda (responsabile anche per il Ruanda), Min. Plen. Ricoveri, a varie Direzioni Generali del Ministero degli Affari Esteri, Kampala, 16 maggio 1994.Rapporto sugli “orrori della guerra civile in Ruanda“. “Da circa tre settimane il fiume Kagera sta trasportando dal Ruanda al suo sbocco nel lago Vittoria […] una innumerevole quantità di corpi umani orrendamente mutilati. [..] sono state superate le 2000 unità giornaliere”. Allarme per rischio epidemie. Sono allegati rapporto del Norwegian Refugee Council, alcune foto e un articolo di “the New Vision”. In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda CPE 1-2 55 1994.
21 Riflessione capo missione Ginevra - lezione -fax28luglio1994 - busta dgap X Ruanda 3 4 5 6 57 1994 width=
  • Rapporto del Rappresentante Permanente all’ONU a Ginevra, Amb. Baldocci, al Ministero degli Affari Esteri, Ginevra, 28 luglio 1994.Lunga riflessione sulla risposta che la comunità internazionale ha saputo o non saputo dare alla drammatica vicenda del genocidio in Ruanda. Interessanti rilievi: impreparazione delle organizzazioni internazionali, mancanza di risorse finanziarie, mancanza di coordinamento e necessità di una struttura centralizzata internazionale di gestione delle crisi, consapevolezza della necessità di cambiamenti radicali, accostamento della vicenda ruandese a quelle somala e bosniaca…In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
22 lettera Clinton a Berlusconi - 23luglio1994 - busta dgap X Ruanda 3 4 5 6 57 1994
  • Lettera del Presidente degli Stati Uniti, Clinton, al Presidente del Consiglio, On. Berlusconi, 23 luglio 1994.Il presidente statunitense sollecita il presidente del Consiglio italiano a offrire aiuti alle forze di pace dell’ONU operanti in Ruanda. Il tono della lettera è particolarmente intenso, a testimonianza della percezione anche ai massimi livelli dell’unicità dell’evento.  In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
23 lettera del primo ministro Ruanda a Berlusconi - 10 agosto 1994 - busta dgap X Ruanda 3 4 5 6 57 1994
  • Lettera del Primo Ministro del Ruanda, S.E. Twagiramungu, al Presidente del Consiglio, On. Berlusconi, Kigali, 10 agosto 1994.Il Primo Ministro del Ruanda ringrazia il Presidente del Consiglio per gli aiuti e la cooperazione offerti dall’Italia, con particolare riferimento all’attività di Maria Pia Tavazzini (in Fanfani) e della ONG “Together for Peace Foundation”.  In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.
24 Messaggio Berlusconi a primo ministro Ruanda 20settembre1994 - busta dgap X Ruanda 3 4 5 6 57 1994
  • Telegramma recante la lettera del Presidente del Consiglio, On. Berlusconi, al Primo Ministro del Ruanda, S.E. Twagiramungu, Roma, 20 settembre 1994.Il Presidente del Consiglio ringrazia il Primo Ministro del Ruanda per la precedente lettera e comunica un ulteriore impegno finanziario e materiale dell’Italia in favore degli sfollati ruandesi e per interventi socio-sanitari nel paese. In: ASMAECI, DGAP ufficio X, b. Ruanda 3 4 5 6 57 1994.



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