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“L’abbassamento dei laghi Albano e di Nemi è solo la punta di un problema che colpisce ormai in maniera inesorabile il territorio dei Castelli Romani e che riguarda il depauperamento della falda idrica, la sempre maggiora difficoltà di reperire acqua potabile, la perdita di biodiversità e l’impoverimento dei terreni”.
Così la Consigliera regionale Alessandra Zeppieri (Polo Progressista), a margine della conferenza ‘Salviamo i laghi’, che si è tenuta ad Albano Laziale.
Albano – ‘Salviamo i laghi’, la consigliera Zeppieri: “L’acqua è un bene fondamentale da tutelare contro ogni speculazione”
Dopo aver ringraziato il comitato #perlefuturegenerazioni per aver riunito attorno al tavolo esperti, e quella parte di mondo politico sensibile e attivo sul tema (“e ringrazio FabricAlbano per l’ospitalità e la capacità di fare rete su tematiche così importanti”), la consigliera ha riassunto che “È stato un momento di confronto fondamentale che ha portato alla luce le reali cause dell’abbassamento del livello dell’acqua: una continua captazione delle acque, abusiva o legale che sia; un consumo del suolo indiscriminato; la mancanza di sostegno istituzionale a una progettazione realmente sostenibile; nessuna infrastruttura per recuperare l’acqua e soprattutto una perdita in rete di più del 50%”.
Ma non solo, ha poi aggiunto la Zeppieri, “Il tutto aggravato dal progetto dell’inceneritore che incombe e che porterebbe a un ulteriore utilizzo massiccio della falda acquifera dei Castelli romani. E visto che giustizia ambientale e giustizia sociale non possono che andare di pari passo, è fondamentale intervenire con urgenza. Come Consigliera regionale – ha quindi concluso – ho già presentato un’interrogazione per conoscere le concessioni di prelievo dal lago Albano e una richiesta di audizione delle associazioni e dei comitati interessati alla Commissione regionale per la tutela del territorio”.
Albano – ‘Salviamo i laghi’, “La regione ed Acea sono responsabili del crimine ambientale che si compie ai castelli romani!”
Dal canto suo, come è giusto che sia per chi certe problematiche le vive sulla propria pelle quotidianamente, incisiva la dichiarazione del direttivo di #perlefuturegenerazioni, che ha pubblicamente invocato “L’interruzione immediata di ogni captazione dai laghi Albano e di Nemi, consumo suolo zero e una seria politica di salvaguardia ambientale intesa come protezione di ecosistemi, di biodiversità e ovviamente di acqua. La deriva pericolosa, e ormai visibile a occhio nudo, dei laghi dei Castelli Romani – hanno quindi proseguito – non ha altre soluzioni che un’inversione drastica di prospettiva, dove si smetta di speculare sull’acqua e sui territori e si inizi un percorso virtuoso di ripristino della tutela del bene pubblico come investimento necessario per il futuro.
Albano – #perlefuturegenerazioni denuncia: “Il continuo depauperamento della falda acquifera, e dell’acqua potabile e per l’agricoltura”
Nella partecipata assemblea, #perlefuturegenerazioni ha inoltre presentato il proprio esposto alla magistratura sulla situazione dei laghi che, è stato finemente spiegato, rappresenta soltanto la punta di un iceberg, “che è fatto da un continuo depauperamento della falda acquifera e con essa di acqua potabile, di acqua necessaria all’agricoltura e ai bisogni primari delle persone, alla perdita di zone umide e di biodiversità”.
Nel ‘mirino’, la Regione Lazio ed ACEA Ato2 le quali, è stato denunciato, “Assieme a una politica locale che continua a consumare suolo e togliere così anche la possibilità all’acqua di penetrare nel terreno, sono le dirette responsabili perché da una parte non tutelano un bene come l’acqua che è sotto la loro diretta responsabilità e dall’altra speculano su un bisogno primario e necessario per ognuno. Il dato inequivocabile non è solo di un abbassamento continuo della falda e dei laghi ma di una perdita di oltre il 50% lungo la rete, come la stessa ACEA dichiara, e di una serie di interventi previsti dalla Regione che andrebbero ad aggravare ulteriormente la situazione perché non centrati sul problema. Perché se è vero che il cambiamento climatico incide e inciderà inevitabilmente sui laghi, oggi la situazione che scontiamo è quella di una politica edilizia scellerata, che non si preoccupa del recupero dell’esistente contribuendo così al depauperamento dei centri storici, e di un’assenza totale di controlli che affonda le sue radici ad almeno trent’anni fa”.
Albano – ‘Salviamo i laghi’, il Comitato: “È il tempo di pretendere rispetto per questi luoghi, per chi li abita e per le sue peculiarità naturali”
Ma non solo, è stato inoltre argomentato nella pubblica riunione, “A questo quadro già nefasto si aggiunge il progetto dell’inceneritore dei Castelli Romani che aumenterebbe in maniera esponenziale il consumo di acqua. E in una schizofrenia totale, dovrebbe essere la stessa ACEA che d’estate raccomanda ai sindaci del territorio di emettere ordinanze per non far sprecare acqua a costruirlo”.
Dunque, ha infine concluso il direttivo di #perlefuturegenerazioni , “Questo è il tempo di agire, come singoli e come comunità. È il tempo di pretendere rispetto per questi luoghi, per chi li abita e per le sue peculiarità naturali. Agire assieme affinché si ponga fine a scelte che vanno contro ogni evidenza di sviluppo sostenibile, per le generazioni future”.
Max
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