Il 27 gennaio presso la Casa nel Parco in via Vicovaro si è svolto l’incontro pubblico “Coltiviamo il futuro insieme“, durante il quale è stato illustrato il nuovo regolamento degli orti urbani comunitari in aree verdi sul territorio di Roma Capitale. La presentazione ha costituito l’ultimo dei 4 incontri territoriali previsti nei 4 quadranti della città (gli altri tre si sono svolti l’11 gennaio in VIII municipio, il 17 gennaio in XIV ed il 24 gennaio nell’XI).
Il documento illustrato è stato approvato il 25 ottobre 2024 dall’Aula Giulio Cesare con la Deliberazione dell’Assemblea Capitolina (DAC) n. 117. Con l’approvazione di questo provvedimento, gli orti urbani diventano una realtà comunitaria, gestita cioè collettivamente.
Durante l’incontro sono stati illustrati i vari aspetti salienti della nuova normativa.
Innanzitutto, le proposte progettuali di gestione delle aree saranno presentate da Associazioni iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
La proposta progettuale dovrà includere il raggiungimento di almeno due tra i tre obiettivi previsti: Promozione di una comunità resiliente e responsabile, recupero e valorizzazione del paesaggio e tutela delle specie autoctone e del paesaggio.
Le proposte, oltre che da associazioni già costituite, potranno essere presentate anche da un gruppo di cittadini ancora non costituito come associazione, purché con la sottoscrizione dell’impegno a costituirla prima della stipula del patto di collaborazione col Comune di Roma.
Una volta assegnata l’area, l’Associazione Gestore, attraverso la formazione di una propria graduatoria, gestirà l’assegnazione dei singoli lotti di terreno ai cittadini richiedenti.
Durante il periodo di concessione, il monitoraggio e il controllo delle aree affidate saranno effettuate da tecnici dell’Ufficio Orti Urbani, in coordinamento con gli Uffici “Servizio Giardini” municipali.
Presenti all’incontro per le istituzioni il Presidente della Commissione Ambiente del Comune Giammarco Palmieri e l’Assessora all’ambiente del IV municipio Federica Desideri, che hanno organizzato l’incontro assieme all’Assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi, che ha invece curato in prima persona l’appuntamento conclusivo degli Stati Generali previsto per il prossimo 1° febbraio.
E’ stata un’occasione in cui poter illustrare, oltre a tutte le modalità operative di partecipazione previste dal regolamento, l’iter del percorso partecipato che ha portato alla sua approvazione all’unanimità in Assemblea Capitolina.
Giammarco Palmieri, presidente della Commissione ambiente del Comune, intervenendo ha dichiarato che “Il nuovo regolamento è stato un risultato importantissimo raggiunto dall’amministrazione, sia per il percorso che è stato scelto sia per i suoi contenuti. Il percorso è stato importante perché è nato dal basso, dagli ortisti, cioè da quelli che ogni giorno si prendono cura di pezzi di città, uniti nel forum Orti in Comune, e che hanno loro stessi elaborato una bozza di regolamento che l’amministrazione ha verificato e recepito, portandola a diventare una delibera.
Delibera che ha fatto un percorso molto ampio, passando in tutte le commissioni municipali competenti che hanno apportato integrazioni, e che ha visto il voto unanime dell’assemblea capitolina. Va sottolineata anche l’importanza dei contenuti, perché oggi viene riconosciuto l’orto urbano comunitario come bene comune.
Lo strumento principe con cui viene trattato è il patto di collaborazione, proprio come avviene già per la gestione dei beni comuni. Viene messo al centro l’elemento comunitario: non c’è più la concessione di un’area a cittadini che se ne prendono cura ma c’è un’assunzione reciproca di responsabilità tra cittadini e amministrazione per fare un lavoro che sia di sviluppo della comunità e delle reti sociali.”
Andrea Messori, portavoce del Forum Orti in Comune, ha dichiarato ai nostri microfoni che “il regolamento approvato è il documento che si è reso necessario per sistemare al meglio i contenuti della normativa precedente, ossia la Delibera 38 del 2015. La normativa del 2015 aveva già messo mano al tema degli orti, accogliendo il concetto di autoregolamentazione degli ortisti, che fino ad allora – con la normativa precedente – risultavano degli abusivi.
Con quell’atto il Comune di Roma riconosceva gli orti come recupero degli spazi abbandonati e lasciava libera attività agli ortisti, non riconoscendoli però come veri e propri attori nella gestione del territorio.
L’approvazione della nuova Delibera fa un ulteriore passo in avanti nella modalità di riconoscimento di tali spazi, poiché il Comune in questo modo non investe semplicemente negli orti ma in azioni sociali di condivisione e, quindi, nello sviluppo di vere e proprie comunità. In questo senso, possiamo definire il nuovo Regolamento come la naturale, logica e necessaria evoluzione della Delibera 38, come testimoniato anche dall’approvazione unanime da parte dell’assemblea capitolina. Così facendo, il Comune prende la storia degli orti, la attualizza e apre molteplici sviluppi per il futuro della città“.
Per Federica Desideri, assessora all’ambiente del IV municipio “in due anni e mezzo si è raggiunto un traguardo importante che rafforza un percorso già intrapreso nel nostro territorio, dove abbiamo diverse realtà che si occupano degli orti urbani comunitari.
Il regolamento ci aiuterà ad aumentare questo tipo di attività che rappresenta una buona pratica e uno strumento importante anche per preservare il territorio.
L’esperienza dell’area ortifera della Valle dell’Aniene o del Parco di Aguzzano sono esperienze consolidate di buone pratiche e di collaborazione tra amministrazione e associazione dei cittadini.
Il nuovo regolamento dà strumenti in più anche a chi, sotto forma di volontariato, vuole avviare queste attività“.
Il percorso si concluderà il 1° febbraio con gli “Stati generali degli orti urbani” presso il centro “La Vaccheria” in IX Municipio, durante il quale sarà possibile partecipare ai 5 panel di discussione previsti e confrontarsi coi soggetti istituzionali coinvolti, tra cui il Sindaco Gualtieri, l’Assessora all’Ambiente Alfonsi ed il presidente di Commissione Ambiente Palmieri.
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