Lettere a Iacchite’: “Casali del Manco, scene di ordinario degrado urbano”



La civiltà di un Paese si misura anche dalle sue strade? Allora il nostro è un Paese incivile.
“Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”, diceva Voltaire. Ma sono in molti – soprattutto tra architetti, ingegneri civili e tecnici del settore – a pensare che ci siano anche altri parametri per valutarlo. Per esempio le condizioni delle sue strade: da quelle che crollano “assassinando” degli innocenti, a quelle che si trasformano in trappole capaci di tenere bloccati, “prigionieri” per ore, centinaia di persone in transito, a quelle occupate abusivamente da venditori ambulanti.

È proprio su quest’ultimo aspetto che voglio porre maggiormente l’attenzione. In modo particolare, mi riferisco al venditore ambulante di frutta e verdura che, ormai da circa due anni, ha creato dimora fissa all’ingresso del paese di Casali del Manco, rompendo incivilmente il marciapiede (che era stato costruito durante i cinque anni di amministrazione Martire), occupando abusivamente il suolo pubblico senza alcuna licenza ed autorizzazione.

Ovviamente, un simile scempio e degrado urbano non si presta ad un bel “benvenuto” a chi entra – anche per la prima volta – nel nostro territorio comunale; le autorità preposte, nonostante bene informate sui fatti, ad oggi non hanno preso alcun provvedimento concreto di sgombero e sanzione, infatti l’amministrazione Pisani e Celestino non sono stati in grado (oppure, ancora più grave, non hanno voluto) prendere seri provvedimenti nei confronti del soggetto in questione.

L’attuale comandante della polizia municipale che da pochi mesi ha vinto il concorso, purtroppo anche se volesse porre soluzione a tale situazione non potrebbe farlo poiché è in dovere verso chi lo ha favorito nel buon esito del concorso – ovvero, l’attuale sindaco – quindi di fronte ad ogni problema al quale bisognerebbe intervenire, il “rappresentante della Legge”, da buon burattino, mettendosi a 90 gradi e con grande strascico di lingua, abilmente e schifosamente sa mettere sotto i piedi la propria dignità perché esegue i comandi e le intenzioni del suo burattinaio Sindaco, in quanto in dovere eterno per avergli concesso il tanto ambito “posto fisso”.

Il venditore ambulante, oltre ad aver devastato un nuovo marciapiede pubblico in località Morelli impedendone il libero accesso a pedoni, passeggini e disabili, ha anche creato una sorta di discarica a cielo aperto impattando fortemente sul decoro urbano e favorendo così l’inquinamento ambientale. Questa baraccopoli – emblema distintivo dell’attuale degrado ed incapacità amministrativa in cui versa il Comune di Casali del Manco – è chiusa da circa un mese, sotto gli occhi di tutti i passanti quindi anche di chi amministra il paese e delle forze dell’ordine. L’occupazione indebita di suolo pubblico è ben disciplinata e sanzionata dal Legislatore, con particolare riferimento alla configurazione dei reati penali connessi. Ancor di più, costituisce reato ed aggravante la mancanza di intervento dei pubblici ufficiali, lanciando un messaggio esplicito che il “paese è di chi si sveglia prima al mattino”.
Regnano sovrani l’incuria e l’abbandono più totali del territorio – diventato “Terra di nessuno” – nonostante qualche lavoro è stato fatto da ditte le quali, però, non sono state ancora pagate.

Basti pensare, a titolo di esempio, ai lavori eseguiti dal 2021 in poi da parte delle ditte che lavorano per lo sgombero neve le quali, ad oggi, ancora vantano credito da parte del Comune. Tali ditte hanno lavorato costantemente sul territorio, nonostante le avverse condizioni climatiche, infatti grazie al loro brillante operato è stata possibile l’apertura degli impianti di Lorica.

Durante tale evento erano presenti il presidente della Regione e tutti gli amministratori di Casali del Manco, e preventivamente il Comune si era adoperato per la pulizia di tutto il piazzale e delle strade vicine per il passaggio ovviamente per fare bella figura e “nascondere la povere momentaneamente sotto il tappeto”. Per l’occasione ci sono state innumerevoli foto e selfie degli amministratori per fare bella figura, però adesso non si vuole retribuire l’operato correttamente espletato dalle predette ditte grazie alle quali è stato possibile il buon esito dell’apertura degli impianti.

Con i soldi e l’operato altrui, siamo tutti bravi a metterci in prima fila per fare bella figura e fregiarci di meriti non nostri.
Gli stessi che c’erano anche nella precedente amministrazione e l’attuale Sindaco era assessore con delega al bilancio, adesso non riconoscono i debiti con le ditte dello sgombero neve, forse perché il Sindaco vero (Celestino Ferruccio) deve utilizzare e destinare questi soldi per altri lavori per amici per impinguare le loro tasche.
Quando l’ignoranza urla, l’intelligenza tace, e sorride in silenzio. È questione di stile: signori si nasce e buoni amministratori anche…

Lettera firmata



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