Sono bastate 24 ore a DeepSeek per mandare in tilt i mercati azionari e intensificare la competizione tra Stati Uniti e Cina sull’intelligenza artificiale. Ma se aziende come Nvidia hanno pagato a caro prezzo il debutto del ‘ChatGPT cinesè, aumentano le critiche per le sue politiche sulla privacy e il suo modo di affrontare i temi sensibili.
La versione R-1 di DeepSeek ha superato la popolare ChatGPT, dell’americana OpenAI, nella lista dei download gratuiti nell’Apple store, sia in Cina che negli USA. Mentre gli esperti si domandano se l’impatto del modello V3 – creato in soli due mesi per 6 milioni di dollari – sarà duraturo i test mostrano la sua natura selettiva e obsoleta quando si tratta di rispondere a determinate domande.
Risposte estese sulla sua origine
DeepSeek non ha problemi a spiegare come è stato creato il suo modello, che, afferma, «come molti modelli di intelligenza artificiale avanzati, deriva da una combinazione di ricerca all’avanguardia, elaborazione di dati su larga scala e tecniche di apprendimento automatico», e poi offre una spiegazione dettagliata del processo che solitamente viene seguito per il suo sviluppo.
Silente su Xi, obsoleto su Trump
DeepSeek suggerisce di «parlare di qualcos’altro» quando gli viene chiesto chi sia Xi Jinping, presidente cinese dal 2013. Tuttavia, se si chiede della sua controparte americana, Donald Trump, la risposta è prolissa, anche se non molto aggiornata. «Uomo d’affari, personaggio televisivo e politico statunitense, presidente degli Stati Uniti da gennaio 2017 a gennaio 2021.”Poi racconta nel dettaglio i suoi inizi come imprenditore, la sua carriera televisiva, la sua vita personale, la sua campagna presidenziale del 2015 e la sua prima presidenza. Niente a che vedere con quello attuale. Afferma addirittura di essere ancora una «figura di spicco del Partito Repubblicano» e che «ha lasciato intendere che in futuro si candiderà di nuovo alla presidenza».
Trump è amico della Cina?
Inizialmente l’app risponde a questa domanda evidenziando che le due superpotenze mondiali hanno un complesso rapporto di cooperazione e competizione salvo poi virare sulla risposta standard quando a entrare in ballo sono i valori socialisti: perchè non scegliamo altri argomenti?
La Cina raggiungerà la supremazia mondiale nell’IA?
Non ci sono obiezioni a questa domanda. DeepSeek sottolinea i «significativi risultati» della Cina nel campo dell’IA, sottolineando che il suo governo ha dato priorità all’intelligenza artificiale nella sua strategia nazionale con l’obiettivo di diventare un «leader globale entro il 2030», cosa che Pechhino ha già reso pubblica. «Mentre la Cina è ben posizionata per essere un leader globale nel settore dell’intelligenza artificiale, deve affrontare numerose sfide e concorrenza», ammette, riconoscendo agli Stati Uniti il ruolo di”forte rivale» nel settore
Privacy dell’utente
Il governo australiano è stato uno dei primi a esprimere oggi preoccupazione per la «gestione della privacy» di DeepSeek, tracciando parallelismi tra la sua rapida ascesa e quella di TikTok, di proprietà della cinese ByteDance. Alla domanda su quale sia la politica di DeepSeek in materia di protezione dei dati, la risposta è ampia, afferma che la raccolta di informazioni «viene effettuata in modo trasparente», informa gli utenti su cosa viene archiviato e con quale obiettivo. Precisa inoltre che non verranno condivise con terze parti, salvo quando richiesto dalla legge. Nel 2023, Pechino ha regolamentato i servizi di intelligenza artificiale per rispettare i «valori socialisti fondamentali», proibendo loro di «generare contenuti che minacciano la sicurezza nazionale, l’unità territoriale e la stabilità sociale». Allo stesso modo, nel luglio 2024, la Cina ha approvato regolamenti provvisori per regolamentare i servizi di intelligenza artificiale generativa, in modo che siano soggetti alle «normative vigenti in materia di sicurezza delle informazioni, protezione dei dati personali, proprietà intellettuale e progresso scientifico e tecnologico».
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