Caso Almasri, indagati Meloni Nordio Piantedosi e Mantovano

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano sono indagati per il caso Almasri. Lo ha annunciato la stessa premier in un video sui social, passando immediatamente al contrattacco. “Avanti a testa alta”, dice la premier. Ma intanto il governo cancella l’informativa del ministro Piantedosi in programma per mercoledì, suscitando l’ira delle opposizioni. 

L’annuncio della premier

“La notizia di oggi è questa – annuncia la premier Giorgia Meloni in un video – Il procuratore della Repubblica Francesco Lovoi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino Almasri avviso di garanzia inviato anche al ministro Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano presumo al seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti ex politico di sinistra molto vicino a Romano Prodi conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”. 

Meloni: “Non sono ricattabile” 

Sulla vicenda Almasri, “io penso che valga oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. È possibile che per questo io sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore, ma anche e soprattutto per questo io intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione. A testa alta e senza paura”. Lo afferma in un video su Facebook la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

 

La denuncia alla premier e ministri 

 

Nella denuncia, trasmessa il 23 gennaio scorso, Li Gotti, citando i reati, ricorda che, secondo il reato di favoreggiamento personale, “chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte Penale Internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti, è punito con la reclusione fino a quattro anni“.

Il penalista denuncia la premier e i ministri in relazione “alla liberazione di Osama Almasri, catturato su mandato della Corte Penale Internazionale con l’accusa di tortura, assassinio, violenza sessuale, minaccia, lavori forzati e lesioni in danno di un numero imprecisato di vittime detenute in centri di detenzione libici”.

 

Le parole di Li Gotti

 

Interpellato dall’Ansa, l’avvocato Li Gotti conferma di aver presentato denuncia: “Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati e ora, come atto dovuto – non è certo un fatto anomalo – la Procura di Roma ha iscritto nel registro la premier e i ministri – ha spiegato – Ora la Procura dovrà fare le sue valutazioni e decidere come proseguire: se individuare altre fattispecie o inviare tutto al Tribunale dei Ministri. Io mi sono limitato a presentare una denuncia“.

 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Le reazioni 

“Solidarietà a Meloni e ai ministri – dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani – Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia”. 

“Giorgia Meloni indagata per il rimpatrio del libico Almasri, avvisi di garanzia per il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Vergogna, vergogna, vergogna –  A scriverlo su X è il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini – Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra. Riforma della Giustizia, subito“.

Opposizioni all’attacco, con sfumature diverse 

Dopo le polemiche delle ultime settimane, le opposizioni vanno all’attacco contro l’Esecutivo. “La scelta di rimpatriare il criminale libico è una scelta politicamente sbagliata – dice il leader di Iv, Matteo Renzi – Sul punto di vista giudiziario, invece, non mi esprimo. Non tocca a me giudicare e sono sinceramente garantista. Ho l’impressione che Giorgia Meloni voglia cavalcare questo avviso di garanzia – che è un atto dovuto – per alimentare il suo naturale vittimismo. La gestione della vicenda Almasri per noi non è un crimine: è peggio, è un errore“. 

M5S e AVS hanno chiesto che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riferisca in Aula: “Si deve prendere una responsabilità. Non può dare la colpa ad altri, venga in Aula a rispondere su questo scandalo inaudito”, ha dichiarato Riccardo Ricciardi, capogruppo pentastellato. “Non spetta a noi valutare se ci sono ipotesi di reato ma le responsabilità politiche del governo e della Presidente del Consiglio sono evidenti”, così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del Pd.

“Su Almasri il governo italiano ha combinato un disastro, raccontando un mare di balle agli italiani – osserva Carlo Calenda – Dopodiché, che un Presidente del Consiglio venga indagato per un atto che risponde evidentemente a una ‘ragione di Stato’, mai ammessa, è surreale e non accadrebbe in nessun altro Paese occidentale“.





Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link